Artverona2019. Suggerimenti per 10 stand da non perdere in fiera

Si svolge fino a domenica 13 ottobre Artverona. Abbiamo selezionato per voi 10 stand da non perdere in fiera. Ecco la lisat

Le prime impressioni ve le abbiamo già consegnate a poche ore dalla apertura per operatori e stampa della fiera. Ora come di consueto andiamo a stilare la nostra classifica dei migliori stand. Abbiamo setacciato i corridoi dei due padiglioni di cui è composta la fiera, che culminerà nella giornata di domenica 13 ottobre, e le sezioni in cui è divisa: ecco il risultato delle nostre riflessioni.

Santa Nastro

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1. STUDIO G7 – BOLOGNA

Studio G7 ph.Skymind Images

È ammirevole il lavoro svolto qui in fiera dalla galleria Studio G7 di Bologna, ad un mese circa dalla scomparsa della fondatrice Ginevra Grigolo. Il team non si è perso d’animo ed ha creato un bello stand ampio e organico nel quale spiccano gli alabastri e le carte di riso di Gregorio Botta.

2. MONITOR – ROMA, LISBONA, PERETO

Monitor ph.Skymind Images

Tre pittrici di diversa generazione per la galleria di Paola Capata: Paola Angelini, Aryan Ozmaei ed Elisa Montessori, con lavori inediti (tranne uno) pensati apposta per la fiera. Le tre artiste sembrano aver intrapreso un dialogo intimo che crea una minimostra all’interno dello stand. Tutto da sfogliare il libro sul clima della Montessori.

3. MATÈRIA – ROMA

Materia, ph.Skymind Images

Molto bello anche questo stand della galleria romana che nasce un po’ nel segno e nella continuità del lavoro di Mario Cresci. Il fotografo naturalmente è tra i protagonisti dello stand in fitta corrispondenza con Giulia Marchi e Stefano Canto. Quest’ultimo spiazza con delle belle sculture quasi informali che da cose morte tirano fuori la vita.

4. VILLA – MONZA

Villa, ph.Skymind Images

Interessante, un po’ sporca e intensa l’opera di Saba Masoumian, artista di origine iraniana presentata nella sezione Raw Zone della fiera. Le sue teche raccontano un mondo privato, intimo, piccole sezioni di interne che scrivono una storia (a noi il compito di completarla). Opere inedite (tranne il video che è del 2016): ci piace suggerire un dialogo con i teatrini di Pino Diodato, classe 1952, in mostra sempre in fiera da Claudio Poleschi.

5. TOAST – FIRENZE

Toast, ph.Skymind Images

Qui più che uno stand è un progetto, ma siamo nella sezione degli Indipendenti. Toast, lo spazio all’interno della ex Manifattura Tabacchi di Firenze, si presenta con  La Scuola di Santa Rosa al gran completo, fondata sul Lungarno da Luigi Presicce e Francesco Lauretta nel 2018. Tutti intenti a disegnare creando un’isola di felicità all’interno della fiera.

6. NEVAN CONTEMPO – PRAGA

Nevan Contempo, ph.Skymind Images

La personale di Krištof Kintera è inserita dentro la sezione Focus On, dedicata quest’anno a Repubblica Ceca e Slovacchia, ed è uno dei pochi stand in fiera a distinguersi con interventi di grandi dimensioni. Accompagnate da scritte e motti politici le sue sculture fanno però anche divertire: soprattutto il grande legno posto al contrario che ad un certo punto prende vita trasformando le proprie ramificazioni in zampette.

7. CORRAINI – MANTOVA

Corraini, ph.Skymind Images

Onore al merito dell’editore che presenta qui l’artista russo Protey Temen (1984) che ad un certo punto della sua vita cambia totalmente registro e passa da una grafica pop ad una esplorazione in bianco e nero sul mondo costruendo un sistema complesso di costellazioni, che corre come un lungo fregio per tutto il perimetro dello stand, sul senso del tempo, sul valore di un attimo.

8. BIASUTTI & BIASUTTI – TORINO

Biasutti e Biasutti, ph.Skymind Images

È veramente uno standone questo di Biasutti&Biasutti a Verona. Spicca su tutti la grande collezione di opere di Baruchello, ma anche il bel Nigro del 1956, la Sedia Gestatoria di Mario Ceroli del 1967, Salvo, ma anche le tempere di Aldo Mondino del 1984 fuori dallo stand.

9. FERRARINARTE – LEGNAGO

FerrarinArte, Legnago

Qui a colpirci in realtà è il ministand nello stand dedicato a Pino Pinelli, quasi sacrale con tutte opere del 2010 al 2011 che spaziano dal bianco al rosso e al giallo. Preziose le piccolissime carte che raccontano il processo creativo dell’artista

10. MASSIMODELUCA – VENEZIA

Biasutti e Biasutti, ph.Skymind Images

Si fa guardare, e offre una bella svolta progettuale nella Main Section della fiera, questo stand che ricorda un ricco interno veneziano, una sorta di wunderkammer contemporanea dove scoprire le opere degli artisti della galleria: Margherita Mezzetti, Maria Giovanna Zanella, Nicola Facchini, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Giovanni Sartori Braido, Penzo+Fiore.

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Santa Nastro
Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è caporedattore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione Modena Arti Visive e della Fondazione Pino Pascali. Collabora con Fondazione Pianoterra Onlus a Roma. È stata inoltre autore per il progetto arTVision – a live art channel, ha collaborato con l’American Academy in Rome. Dal 2011 al 2021 ha collaborato con Demanio Marittimo.KM-278 diretto da Pippo Ciorra e Cristiana Colli. Dal 2006 al 2011 è stata Segreteria Scientifica del Festival dell'Arte Contemporanea di Faenza, diretto da Angela Vettese, Carlos Basualdo e Pier Luigi Sacco. Dal 2005 al 2011 ha collaborato con la testata Exibart nelle sue versioni online e onpaper. Ha pubblicato per Maxim e Fashion Trend, mentre dal 2005 ad oggi ha pubblicato su Il Corriere della Sera, Arte, Alfabeta2, Il Giornale dell'Arte, minima et moralia e saggi testi critici su numerosi cataloghi e pubblicazioni. È autore del saggio Come vivono gli artisti? edito da Castelvecchi (2022) nella collana Fuoriuscita.