I Love Lucca Comics and Games. In un film si racconta la “cattedrale dell’immaginario”
Il documentario, presentato nella sezione Freestyle Arts alla Festa del Cinema di Roma, è un viaggio dentro la comunità che abita il festival, il luogo e il sogno
C’è un momento dell’anno, a Lucca, in cui il confine tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere si dissolve. È quando si indossa una maschera, non per nascondersi ma per rivelarsi. È da questa intuizione – oltre che da molta esperienza nel settore letterario e cinematografico – che nasce I Love Lucca Comics and Games, il documentario diretto da Manlio Castagna, presentato nella sezione Freestyle Arts della Festa del Cinema di Roma e prodotto con Andrea Romeo, tra i più vivaci distributori ed esperti di cinema del nostro Paese.
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Il nuovo film “I Love Lucca Comics and Games”
Distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e prodotto da All At Once, in collaborazione con Lucca Crea, I Love Lucca Comics and Games è un film che non racconta un evento ma una forma di vita collettiva. “È un ribaltamento del concetto di maschera”, spiega Manlio Castagna. “Nella vita civile ci travestiamo ogni giorno per adattarci. A Lucca, invece, indossi una maschera per mostrare chi sei davvero”. L’universo di Lucca Comics & Games è una grande cattedrale dell’immaginario: fumetti, cinema, videogiochi, musica, cosplay, ma soprattutto persone. E il film sceglie di mettere al centro non le star, bensì la comunità che ogni anno costruisce e abita questo spazio sospeso tra finzione e verità. “Un evento di comunità va raccontato attraverso la comunità stessa”, ricorda il regista, citando le parole del direttore della manifestazione Emanuele Vietina. “Volevamo mostrare i mattoni che tengono in piedi quell’edificio fatto di passione e creatività”.

Tra fan e celebrità, la stessa lingua dell’immaginazione a Lucca
Anche quando compaiono volti noti, il confine si dissolve. Le celebrità diventano parte della folla, parlano la stessa lingua. “Licia Troisi è arrivata vestita da cosplayer, non gliel’ho chiesto io”, racconta Castagna. “E i creatori di Tetris parlavano dei videogame con gli occhi di chi ancora gioca. R.L. Stine, autore di Piccoli Brividi, si emozionava nella casa di Puccini: un nerd dell’opera classica”. Dentro questo intreccio di mondi, il documentario cattura la dimensione più autentica del festival: un luogo in cui la creatività diventa identità condivisa, e la diversità si trasforma in appartenenza.

Girare durante il Lucca Comics and Games
Dietro la magia, la fatica. “Girare a Lucca è un’impresa”, ammette Castagna. “Muoversi con telecamere e carrelli tra le strade affollate è quasi impossibile. Bastava un giorno di pioggia e tutto sarebbe saltato. Nei giorni precedenti al festival consultavo il meteo più del cinema”. Eppure, quel miracolo si è compiuto. “Quando ho chiuso il film, ho provato stupore. Ho pensato: com’è possibile che ci sia riuscito? Ma sì, questo è il film che volevo fare”.

Un vero viaggio nell’immaginario di Lucca Comics & Games
Il documentario segue un percorso circolare: si arriva a Lucca e si riparte da Lucca. In mezzo, una moltitudine di volti, costumi, entusiasmi, timidezze. Manlio Castagna filma con tenerezza e precisione la geografia umana di un rito contemporaneo: un pellegrinaggio rivolto all’immaginario in generale in cui la fantasia non è fuga ma linguaggio comune. E adesso, dal 10 al 12 novembre, nel buio della sala, la città “dalle mura incantate” torna a vibrare tra maschere, fumetti e occhi che brillano. Perché, in fondo, I Love Lucca Comics and Games non è solo un titolo, ma una vera dichiarazione di intenti.
Margherita Bordino
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