La prima mostra in Italia di Pedro Almodóvar in versione artista 

Il regista spagnolo è l’ospite d’eccezione dell’edizione 2025 di Grenze Arsenali Fotografici, il festival di fotografia contemporanea che anima Verona con progetti inediti e sguardi trasversali sul visuale

Pedro Almodóvar — Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia del 2019 — arriva con una proposta del tutto personale: Vida detenida, una mostra fotografica che segna la sua prima esposizione italiana da autore di immagini. Dopo la presentazione a New York, Vida detenida debutta in esclusiva a Verona, nell’ambito di Grenze Arsenali Fotografici, con una selezione di fotografie scattate in un contesto domestico e privato. Non si tratta di fotografia di scena né di backstage cinematografici: è Almodóvar che apre uno spazio sospeso della propria intimità. Bicchieri, fiori, piatti, utensili da cucina: oggetti comuni diventano i protagonisti di composizioni silenziose, attente, in cui l’occhio si posa su dettagli altrimenti invisibili. 

Pedro Almodovar Sin tiÌ__tulo, 2017
Pedro Almodovar Sin tiÌ__tulo, 2017

Almodóvar: da un momento di isolamento, un progetto vitale 

Il progetto nasce in un momento di isolamento, come gesto spontaneo di osservazione e contemplazione. “Ciò che mi interessa è l’estasi del momento, essere vigile e catturare l’emozione dell’istante“, scrive lo stesso autore. Nessuna post-produzione, nessun intervento tecnico a posteriori. Le immagini di Vida detenida conservano l’immediatezza e la fragilità del tempo reale: ogni scatto è un frammento, ogni oggetto trattiene un’emozione. Almodóvar definisce le sue foto “still life”, non semplicemente nature morte: si tratta di composizioni in cui gli oggetti non sono cristallizzati, ma sembrano trattenere un’eco vitale. La luce, elemento centrale in ogni scatto, crea relazioni sottili tra le cose, disegna atmosfere che richiamano la pittura — non a caso, la prima immagine della serie è ispirata a un’opera dell’artista spagnola Isabel Quintanilla. Ma sono presenti anche suggestioni letterarie, come i versi di Wordsworth citati nella postfazione critica di Simone Azzoni

Le opere e gli oggetti di Almodóvar 

Il risultato è una serie compatta e coerente, in cui la sensibilità visiva del regista si traduce in fotografia con rigore e autenticità. Lontano dai riflettori, Almodóvar costruisce una narrazione per immagini inedita ma perfettamente riconoscibile, attraversata da quella tensione emotiva che da sempre caratterizza il suo cinema. Con Vida detenida, ci invita a compiere un altro viaggio — più raccolto, forse più silenzioso — ma non meno profondo. Un viaggio dentro lo sguardo, dove ogni dettaglio è un frammento di mondo e ogni oggetto diventa interrogazione. Nelle sue mani anche un bicchiere dimenticato sul tavolo può trasformarsi in una reliquia del quotidiano, un enigma emotivo, una promessa non detta. 

Ad accompagnare la mostra il catalogo di Lazy Dog 

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Lazy Dog Press, casa editrice milanese indipendente specializzata in grafica, tipografia e arti visive. Attiva dal 2012, Lazy Dog si distingue per la cura formale e contenutistica dei suoi libri, rivolgendosi a un pubblico di professionisti e appassionati del progetto visivo. Il catalogo di Vida detenida è già disponibile in preorder sul sito della casa editrice. Per i visitatori di Grenze, Vida detenida rappresenta un’occasione unica per esplorare una dimensione meno nota, ma altrettanto intensa, dell’universo almodovariano. Non il set, non il cinema: ma la casa, la luce, l’attesa. Una fotografia che non cerca la perfezione, ma la verità emotiva dell’istante. 

Margherita Bordino 

Libri consigliati:

(Grazie all’affiliazione Amazon riconosce una piccola percentuale ad Artribune sui vostri acquisti)

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più