Il Baracchino: la serie animata italiana dedicata alla stand up comedy

Pilar Fogliati, Lillo Petrolo, Pietro Sermonti, Frank Matano e molti altri ancora sono i comici che hanno aderito a questo progetto meravigliosamente irriverente e nostalgico in cui l’animazione c’è in più modi e forme. Qui il trailer

Grandi novità per l’animazione italiana. Dal 3 giugno è disponibile su Prime Video la serie Il Baracchino creata da Nicolò Cuccì e Salvo Di Paola, che ne firmano anche la regia. Sei puntate in cui l’animazione è grande protagonista visiva per la sua diversità e per il suo uso senza limiti di più modi e generi.

Per Il Baracchino infatti, attraverso il software Blender, il team dello studio palermitano Megadrago ha saputo coniugare in modo unico e insolito appunto il 3D, la stop-motion, l’animazione 2D tradizionale e perfino tecniche con pupazzi e marionette. E forse facendo eco a grandi successi americani, a muovere tutta la storia c’è la grande comicità quella però della stand up comedy che nel nostro Paese ha una notevole e fresca tradizione.

Il Baracchino: un cast di voci “note”

Satira, surrealismo e personaggi fuori dal comune de Il Baracchino passano dalle voci di Pilar Fogliati, Lillo Petrolo, Pietro Sermonti, Frank Matano, Edoardo Ferrario, Stefano Rapone, Luca Ravenna, Daniele Tinti, Michela Giraud, Yoko Yamada e dello stesso Salvo Di Paola.

Questa serie, presentata in anteprima al Comicon di Napoli lo scorso 3 maggio e prodotta da Lucky Red in collaborazione con la piattaforma Amazon, dimostra come animazione e stravaganza insieme sono carte vincenti, e amplifica la bravura e il talento delle produzioni italiani di questo tipo purtroppo troppo rare.

Una serie tv per tutti

Il Baracchino è una serie dissacrante e nostalgica in cui convivono perfettamente persone normali, animali, oggetti ed entità parlanti. In essa, un progetto assolutamente libero e per questo eccellente, una serie di comici dilettanti si riuniscono perché chiamati a ridare vita allo storico locale.

Il Baracchino abbraccia tutti i pubblici, anche quelli di nicchia, che non avranno difficoltà a riconoscere il meme Hide the pain Harold già nel primo episodio (Andras Arató, ex ingegnere ungherese che da un giorno all’altro si è ritrovato famoso e oggi viaggia tra convention e ferie incontrando i suoi fan!).

La trama ufficiale della serie

Il Baracchino, un ex tempio della comicità e mecca di ogni aspirante comico, ora è in rovina. Maurizio (Lillo Petrolo), il proprietario stanco e disilluso, è pronto a chiudere, ma Claudia (Pilar Fogliati) un’aspirante art-director idealista, non si arrende. Con una visione audace, organizza una serata Open Mic per rilanciare il locale, reclutando un gruppo di comici stravaganti e umorismo caustico, Leonardo Da Vinci (Edoardo Ferrario), il genio boomer, John Lumano (Daniele Tinti), un umano assolutamente normale, Marco (Stefano Rapone) il tristo mietitore in persona, Noemi Ciambell (Michela Giraud), un dolcetto dalla glassa amara, e Tricerita (Yoko Yamada), una triceratopo punk con eco-ansia.

Insieme a loro, e con l’aiuto di Gerri il tuttofare (Salvo Di Paola), dell’ex comico sornione Larry Tucano (Pietro Sermonti) e di Donato (Frank Matano), una ciambella con un vuoto dentro, Claudia si lancia nell’impresa impossibile di riportare il Baracchino ai giorni di gloria.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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