Un Lago Maggiore inedito: a Baveno e Feriolo fontane luminose sull’acqua e laser sulla montagna 

Sulla sponda piemontese del Lago Maggiore sono da scoprire l’incantevole borgo di Baveno, un tempo terra di scalpellini di granito rosa, e la vicina Feriolo: qui ogni sera vanno in scena una spettacolare danza di luci e musica sull’acqua e proiezioni laser sulla montagna alle loro spalle

Incastonato tra Stresa e Verbania, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, l’incantevole borgo di Baveno gode di una vista invidiabile e centrale sulle Isole Borromee, nel cui circuito Terre Borromee sono entrati da poco i restaurati Castelli di Cannero: è sul suo lungolago che va in scena, tutte le sere fino al 31 agosto, Baveno e Feriolo d’Incanto – Luci, Colori, Emozioni, spettacolo di monumentali fontane luminose sincronizzate al ritmo della musica. L’evento, dopo il successo del weekend inaugurale con oltre 2mila persone assiepate lungo le sponde del lago, vuole diventare l’appuntamento di punta dell’estate di questa cittadina lacustre, con le sue architetture romaniche e il piccolo museo del granito rosa. Un evento che da quest’anno coinvolge anche la vicina Feriolo, con uno spettacolo laser proiettato sulla cava della montagna alle sue spalle. Ma qui solo fino al 24 agosto.

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Baveno e Feriolo d’Incanto, courtesy Ufficio Turismo e Cultura Comune di Baveno

L’ideatore dell’evento: il sindaco di Baveno Alessandro Monti

L’idea dell’evento – alla sua seconda edizione – arriva dal giovane sindaco di Baveno, Alessandro Monti, che con i proventi della manifestazione storica Un salto nel passato, che ogni due anni rievoca la storia degli scalpellini e altri artigiani di Baveno, ne ha ristrutturato il centro storico. Un dinamismo che gli deriva anche dal sostegno degli albergatori e ristoratori del territorio, altrettanto illuminati e attenti alla promozione culturale della loro terra: 100mila euro dei 150 mila del budget di Baveno e Feriolo d’Incanto arrivano dai privati. Main sponsor è poi Zacchera che vanta una lunga tradizione alberghiera di famiglia, cominciata proprio qui a Baveno nel 1873: Zacchera Hotels, con le sue 5 strutture, è, non a caso, il primo gruppo alberghiero sul lago Maggiore. 

Il Golfo Borromeo e il nuovo 5 stelle di lusso Bosco Palace Hotel

Forte di questi numeri, Monti ha già lanciato un’altra idea: creare il marchio Golfo Borromeo, riunendo a un tavolo il prossimo ottobre la famiglia Borromeo, gli imprenditori turistici, i sindaci dei Comuni limitrofi, il Distretto Turistico dei Laghi, la Provincia del Verbano Cusio Ossola e soprattutto gli albergatori, in vista di una nuova e importante apertura. “Nel maggio 2026 aprirà il nuovo cinque stelle di lusso Bosco Palace Hotel”, ci annuncia il sindaco, “ospitato all’interno di una storica dimora del 1881, dopo un accurato restauro, darà una svolta forte al turismo sul Lago Maggiore”. A dare ulteriore impulso all’apertura internazionale di tutta la zona, ci penserà anche lo storico brand di design della nautica Riva: accanto al nuovo albergo sorgeranno il Riva Beach Club e il Riva Lounge, ristorante affacciato sull’acqua, presente solo in località esclusive come Venezia, Porto Cervo, Montecarlo, Formentera, Mykonos e Palm Beach. 

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Baveno, foto Claudia Giraud

Lo spettacolo “Baveno e Feriolo d’Incanto”

Guarda a questo scenario futuro, lo spettacolo Baveno e Feriolo d’Incanto – Luci, Colori, Emozioni: quest’anno le fontane luminose si estendono sul lago per 40 metri, superando di ben 10 metri la lunghezza della scorsa edizione, animando ogni sera il lungolago con tre performance di getti d’acqua (21.30-22-22.30) che danzano al ritmo della musica. A 3 km da Baveno si trova, invece, il caratteristico borgo di Feriolo, un tempo importante luogo di lavorazione e di imbarco dei graniti della zona. Qui, fasci di luce creano sulla montagna figure e immagini sui temi della natura, della sostenibilità ambientale e dell’amore universale. Il 10 agosto, l’evento raggiungerà il suo culmine con una serata speciale dedicata alla Notte di San Lorenzo, durante la quale ci sarà l’esibizione di un violino e di un pianoforte su una piattaforma galleggiante. Ad arricchire di nuove suggestioni la magia del lago.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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