Birthmarks / Voglie (Touched by an angel / Toccati da un angelo)

Informazioni Evento

Luogo
THE FLAT - MASSIMO CARASI
Via Paolo Frisi 3, Milano, Italia
Date
Dal al

dal Martedì al Sabato 14.30 >19.30 o su appuntamento

Vernissage
08/02/2018

ore 18

Artisti
Paolo Cavinato, Jonathan Vivacqua, Andrea Carpita, Inma Femenia, Sali Muller
Generi
arte contemporanea, collettiva
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È il titolo di una mostra collettiva che accomuna 5 artisti estrapolati da differenti contesti e che riportano nelle loro opere i segni di una decisa volontà autobiografica.

Comunicato stampa

Birthmarks / Voglie (Touched by an angel / Toccati da un angelo)

È il titolo di una mostra collettiva che accomuna 5 artisti estrapolati da differenti contesti e che riportano nelle loro opere i segni di una decisa volontà autobiografica.
Per ognuno sembra infatti formalizzarsi uno o più elementi particolari, che li connota “sulla pelle”, identificandone il lavoro con un determinato tratto caratteristico.
Essi inducono ad una osservazione delle forme e dei loro significati elaborando un punto d’osservazione circoscritto che tradisce il desiderio di renderci partecipi di una circostanza particolare.
Oggetti e superfici si imprimono profondamente della loro narrazione riportandoci ad uno stadio di consapevolezza primitiva e conducendoci verso l’ esplorazione della materia.

Birthmarks / Voglie (Touched by an angel / Toccati da un angelo)

The title of this group show encompasses the diverse vision of 5 artists from very different contexts, whose work is composed of undeniably autobiographical signs.
In fact, singular elements appear in the production of each artist, distinguishing their works one from anotherwith distinctive artist’s marks similar to birthmarks that identify their characteristic traits.
These marks lead us to observe forms and their meanings, elaborating on a limited point of observation that reveals their desire to render us a part of a particular set of circumstances.
Objects and surfaces are deeply imprinted into the artist’s narrative, drawing us back to the perception of a “primeval consciousness” and leading us toward an exploration of the matter itself.