Pina Inferrera – Calligrammi

Informazioni Evento

Luogo
PALACULTURA ANTONELLO
Viale Boccetta, 373 , Messina, Italia
Date
Dal al
Vernissage
29/10/2016
Artisti
Pina Inferrera
Generi
arte contemporanea, personale
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Una grande mostra retrospettiva, un lungo articolato racconto all’indietro quello di Pina Inferrera, artista siciliana che torna a Messina, sua città natale, con un’antologica a “stanze”.

Comunicato stampa

Messina – Una grande mostra retrospettiva, un lungo articolato racconto all’indietro quello di Pina Inferrera, artista siciliana che torna a Messina, sua città natale, con un’antologica a “stanze”. Dagli ultimi cicli fotografici: Calligrammi, Echi Normandia, Dalla Luce Nell’Acqua, La poetica della Luce, Aura Aurea, Nel Silenzio, Rerum Natura, passando per Somnia e Mutae Mutabilis fino ai video e alla installazioni degli anni ’90.
Novanta opere per rappresentare una creatività eclettica e inaspettata, densa dello spirito femmineo e ironico di una riflessione mai terminata intorno al rapporto tra uomo e natura. Sculture realizzate con materiali plastici riciclati, inquietanti “sedie” dai capelli plastici sgargianti e attraenti, una luminosa casetta chiodata, simbolo gentilmente atroce del calore familiare. L’antologica messinese riconcilia Pina Inferrera con la città da cui partì alla fine degli anni ’70, riassumendo, al contempo, la produzione di un’artista da diverso tempo al centro dell’attenzione di critica e pubblico. Oggi Pina Inferrera si dedica prevalentemente alla fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale ed obiettiva, per evidenziare e segnalare, ma non per questo rinunciare alla poeticità della visione. Ha focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat, le sue immagini si muovono fra reale e surreale, in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale
La mostra, che anche in questo caso ha l’obiettivo di proporre artisti messinesi di grande prestigio ma poco conosciuti alla loro città d’origine, è stata voluta da Giovanni Lucentini ed è curata da Mosè Previti per il progetto de “Le Scalinate dell’arte”, progetto pluriennale dedicato all’arte e agli artisti contemporanei, che vede il Comune di Messina come capofila e la società Team Project come partner. Finanziato nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2007-2013, “Le Scalinate dell’Arte” ha già realizzato, tra l’altro, la collettiva fotografica “Visioni del Mito”, le antologiche “Bruno Samperi, apprendista artigiano” e “Messina X Messina. Il viaggio infinito di Lillo Messina”, la mostra “Inediti grafici di Felice Canonico”, l’installazione-evento “Caronte” di Santo Arizzi esposta alla Dogana della città.

Di seguito biografia dell’artista.

Biografia
L’indagine di Pina Inferrera è rivolta all’esplorazione della realtà circostante, spazia dall’osservazione della natura, l’ambiente e l’uomo, all’analisi di reperti.
Usa la fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale ed obiettiva, per evidenziare e segnalare, ma non per questo rinunciare alla poeticità della visione.
Parallelamente ha esplorato altre possibilità espressive come video e installazioni, utilizzando reperti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti, capaci di ridisegnare lo spazio. Ha focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat, le sue immagini si muovono fra reale e surreale, in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale.
La sua ricerca ha l’obiettivo di condividere un percorso dell’uomo contemporaneo analizzando e mettendo a fuoco problematiche ambientali e lo stato d’animo esistenziale, riconducibile allo Stimmung descritto da Heidegger.
L’interesse verso la natura altro non è che una visione dell'uomo come parte intrinseca della natura stessa, una visione panteistica che immagina la spiritualità come la diretta conoscenza ed esperienza dell'universo.
Le sue opere sono pubblicate su cataloghi, libri d’arte, riviste, quotidiani, siti.
Collabora con la galleria Sabrina Raffaghello di Milano, Maria Cilena di Milano, SpazioFarini6 di Milano, Cart di Monza, ha collaborato con Nellimya light art exhibition di Lugano, Manzoni di Bergamo, Soletti di Milano, De Chirico di Torino, etc.; è stata invitata ad esporre in musei d‘ arte moderna e contemporanea, fiere d’arte, biennale di Venezia, biennale Italia-Cina, etc. E’ stata direttore artistico dell’associazione culturale IdeaVita per cui ha curato mostre in Italia ed all’estero, ha promosso eventi d’arte in collaborazione con critici, gallerie e artisti sia giovani che affermati. Ha realizzato eventi d’arte per Assocomaplast. Collabora con la rivista Juliet.
Nata a Messina, vive e lavora a Mozzo (Bg). Laureata a pieni voti all’Accademia di Brera, ha esposto in Italia ed all’estero in molte città, fra le quali: Francoforte, Istanbul, Locarno, Londra, Lugano, New York, Parigi, Tournai, Vilnius. Hanno scritto del suo lavoro: A. Appiani, R. Bellini, J. Blanchaert, R. Borghi, M. Campitelli, C. Canali, L. Caramel, M. Cilena Sanguini, G. Ciusa , V. Conti, D. Curti, F. D’Amico, E. De Paoli, P. Emanuele, V. Falcioni, S. Di Giacomo, M. Galbiati, F. Gallo, G. Gellini, M.F. Giubilei, L. Giudici, C. Guerra, M. Hajek, A. Madesani, M. Mander, G. Marziani, C. Massini, R. Moratto, R. Mutti, S. Orlandi, R. Ridolfi, M. Romeo, M. Rosci, A. Scanzi, G. Scardi, A. Schwarz, G. Seveso, M. Tagliafierro, T. Trini.
Short biography
Pina Inferrera’s research is focused on the exploration of her surroundings, from the observation of nature, the environment and man, to analysing objects.
She uses photography as a privileged way of viewing reality objectively, to highlight and pinpoint but not, because of this, renouncing the poetry of observation.
In parallel she has explored other expressive possibilities such as videos and installations; using industrial artefacts she has created site-specific works of imposing dimensions, capable of redefining an entire space.
She has focused her attention on the art of photography with the intent of investigating man and his habitat. Her images move between the real and the surreal in an uncontaminated nature, where her singular use of light evokes a spiritual environment.
Her research sets out to share a journey of contemporary man by analysing and focusing on environmental problems and the existential state of mind, which can be ascribed to Stimmung as described by Heidegger.
Her interest in nature is simply a vision of man as intrinsic part of nature itself, a pantheistic view that imagines spirituality as the direct knowledge and experience of the universe; through nature she looks for the human.
Her work has been published in catalogues, art books, magazines, newspapers and websites.
She works with the Sabrina Raffaghello in Milan, the Maria Cilena gallery in Milan, SpaizioFarini6 in Milan, Cart in Monza, she has also collaborated with Nellimya light art exhibition in Lugano, Manzoni in Bergamo, Soletti in Milan, De Chirico in Turin, as well as others; she has been invited to exhibit in modern and contemporary art museums, art fairs, the Biennale in Venice, the Italy-China Biennial of Contemporary Art etc. She has been creative director of the IdeaVita cultural association for whom she curated exhibitions in Italy and abroad. She has promoted art events in collaboration with critics, galleries, emerging and established artists. She has created art events for Assocomaplast. She collaborates with the art magazine Juliet.
Born in Messina, she lives and works in Mozzo (Bergamo). She graduated with top marks from the Accademia di Brera, she has exhibited in Italy and abroad in a number of cities including: Frankfurt, Istanbul, Locarno, London, Lugano, New York, Paris, Tournai, and Vilnius.
Her work has been written about by: A. Appiani, R. Bellini, J. Blanchaert, R. Borghi, M. Campitelli, C. Canali, L. Caramel, M. Cilena Sanguini, G. Ciusa , V. Conti, D. Curti, F. D’Amico, E. De Paoli, S. Di Giacomo, P. Emanuele, V. Falcioni, M. Galbiati, F. Gallo, G. Gellini, M.F. Giubilei, L. Giudici, C. Guerra, M. Hajek, A. Madesani, M. Mander, G. Marziani, C. Massini, R. Moratto, R. Mutti, S. Orlandi, R. Ridolfi, M. Romeo, M. Rosci, A. Scanzi, G. Scardi, A. Schwarz, G. Seveso, M. Tagliafierro, T. Trini.