Conversazione sul Collezionismo – Andy Warhol sul comò

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI - LINGOTTO
Via Nizza 230, Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
10/06/2015

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Artisti
Maurizio Rolando
Uffici stampa
SILVIA MACCHETTO
Generi
incontro - conferenza
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Maurizio Rolando racconta come la Collezione di sua madre Rosetta Barabino, una straordinaria collezione genovese mai presentata prima al pubblico, si sia costruita negli anni seguendo il lavoro di un grande gallerista come Gian Enzo Sperone, costruendo una visione personale e lucida degli sviluppi artistici internazionali.

Comunicato stampa

Fino al 5 luglio 2015 il museo di arte contemporanea Villa Croce a Genova ospita la mostra Andy Warhol sul comò. Dalla collezione Rosetta Barabino.
Maurizio Rolando racconta come la Collezione di sua madre Rosetta Barabino, una straordinaria collezione genovese mai presentata prima al pubblico, si sia costruita negli anni seguendo il lavoro di un grande gallerista come Gian Enzo Sperone, costruendo una visione personale e lucida degli sviluppi artistici internazionali.
In collezione opere di artisti italiani e internazionali da Andy Warhol a Carl Andrè, da Donald Judd ad Cy Twombly, da Dan Flavin a Robert Morris, oltre a Bruce Nauman, Joseph Beuys, Olafur Eliasson, Cindy Sherman, Takashi Murakami, Ettore Spalletti, Ai Wei Wei, Dan Voh e Micol Assael, che sono sempre state comprate dalle gallerie degli artisti negli anni della loro creazione.
 Questi lavori raccontano la storia dell’arte contemporanea, dimostrando come l’arte contemporanea possa diventare ispirazione quotidiana per immaginare il futuro.
La mostra della Collezione Barabino evidenzia come già dagli anni ‘
60 la città di Genova fosse il centro di un collezionismo illuminato e d’avanguardia che trovava nelle ricerche del Minimalismo americano il fulcro della contemporaneità.
Nelle parole di Gian Enzo Sperone, storico gallerista internazionale, e mentore della collezione: “La Signora Barabino, appartiene a quella ristretta élite di visionari che nell’ambito del collezionismo d’avanguardia, dava a noi giovani mercanti l’attenzione che era in tutti i sensi, l’ossigeno per stare in vita.”