Parte degli archivi della famiglia del fisico Aleksander Prus Caneira è stata scelta da Eva Frapiccini (Recanati, 1978; vive a Rotterdam e Torino) per riportare in luce l’importanza storica di una figura negletta. La collezione è presentata in teche e vetrine. Dai ciondoli contenenti fotografie definite “porte dell’inconscio” a diari, riviste e video, è ricostruito un percorso tra l’invisibile e l’inconscio junghiano.
Meta-realtà e meta-fiction si fondono sulla stessa linea di continuità: nella “meta-dimensione” non è chiaro dove finisca il sogno e cominci la realtà. Intimamente collegata al ricordo, la lotta di Frapiccini è allora contro l’oblio. Per questo, durante Artissima, una Time Capsule raccoglierà racconti di sogni e, sigillata per dieci anni, restituirà forse uno spaccato del nostro tempo un po’ buio.
Claudio Cravero
Torino // fino al 12 novembre 2011
Eva Frapiccini – Museo Caneira. La Fisica del possibile
a cura di Elisa Tosoniwww.albertopeola.com
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