Tutte le mostre da vedere in Puglia durante questo inverno (anche durante le festività)
Anche in inverno moltiplicano le proposte culturali in Puglia. Artribune ha selezionato per voi le mostre più interessanti da visitare in tutta la regione
Non è vero che l’offerta culturale pugliese si concentra nella stagione estiva. E lo dimostra questo ricco calendario di appuntamenti culturali e mostre, da Lecce a Foggia, da Taranto a Bari. A Lecce sono da visitare la mostra di Driant Zeneli, l’esposizione dedicata a Pistoletto al Museo Castromediano e quella di Giovanni Lamorgese a Parabita, oltre al nuovo progetto del Must e all’omaggio a Vincenzo Ciardo in corso ad Artpoetry.
Le mostre in Puglia
Da non perdere anche Optimis Omnia, la collettiva a Trani a cura di Dario Agrimi o la mostra dedicata a Pascali alla Fondazione di Polignano a Mare, la prima esposizione di Pietro Fortuna al Crac di Taranto, la personale di Piero Di Terlizzi alla galleria Nuova Era di Bari, fino al progetto immersivo e multisensoriale su Federico II ad Andria. Da non perdere anche le grandi mostre sull’Impressionismo a Mesagne e quella dedicata ai Macchiaioli a Barletta, così come la personale di Pietro Capogrosso al Faro di San Cataldo di Bari e l’ampia rassegna sulla Pop Art a Foggia.
Il calendario di mostre invernali in Puglia
Le favole perturbanti di Driant Zeneli in mostra a Lecce
L’atto del cadere, concepito in relazione al viaggio esistenziale individuale, ma anche ai sistemi di potere; la riflessione sul perturbante, concetto che caratterizza la psicanalisi lacaniana; l’opera d’arte, intesa come progetto collettivo aperto, in divenire; la favola, scelta come strumento narrativo. Sono queste alcune caratteristiche fondamentali della poetica di Driant Zeneli, (Scutari, Albania, 1983), protagonista della mostra Falling, in corso a Lecce, nel complesso dell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa. Al centro dell’esposizione, curata da Laura Lamonea e promossa dal Polo Biblio-Museale di Lecce e dal Museo Castromediano, la suggestiva opera video “When winds in monsoon play, the white peacock will sweep away”, realizzata da Zeneli principalmente in Bangladesh e in collaborazione con cinque artisti del luogo. In mostra anche la scultura di cartapesta della serie “Short fairy tales for adults” che raffigura uno struzzo, il personaggio principale delle favole di Zeneli, e l’opera video “Those who tried to put the rainbow back in the sky” (2012).
Lecce//fino al 7 gennaio 2026
Driant Zeneli – Falling
Complesso dell’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa – Lecce

Pistoletto, il Mediterraneo di pace al Museo Castromediano di Lecce
Michelangelo Pistoletto torna nel Salento, uno dei luoghi con cui maestro dell’Arte Povera ha intessuto un profondo legame, e che ospita una delle sedi del Terzo Paradiso, la celebre opera diffusa a livello globale, emblema del connubio tra arte partecipata e rigenerazione culturale, ma anche della visione mitica di una nuova fase dell’umanità in equilibrio tra artificio e natura. Il grande artista è protagonista della mostra Love difference. Michelangelo Pistoletto, nel labirinto delle differenze, allestita negli spazi del Museo Castromediano di Lecce. L’esposizione, a cura di Raffaella Zizzari e organizzata da Orione srl, propone due opere fondamentali del percorso artistico di Pistoletto: l’installazione “Love Difference – Mar Mediterraneo” (2003 – 2005), il tavolo specchiante attorniato dalle sedie che rappresentano i Paesi del Mediterraneo, ed il “Labirinto”, realizzato site-specific per il Museo Castromediano con un’olla del V secolo a.C. posta al centro, simbolo del connubio tra arte contemporanea e archeologia.
Lecce// Fino al 9 marzo 2026
Love Difference, Michelangelo Pistoletto nel labirinto delle differenze
Museo Castromediano
Optimis Omnia, l’arte contemporanea pugliese in mostra a Trani
Una panoramica sull’arte contemporanea in Puglia e uno sguardo sulla poiesis di alcuni tra gli artisti pugliesi più rappresentativi della scena attuale. E’ questo Optimis Omnia, mostra collettiva in corso a Trani, nelle sale di Palazzo Beltrani. L’esposizione, a cura di Dario Agrimi, artista e docente alla sua prima esperienza curatoriale, riunisce 22 artisti rigorosamente di origine pugliese, che si confrontano attraverso poetiche, visioni e linguaggi espressivi differenti, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alle installazioni. Gli artisti in mostra sono: Giovanni Albore, Pietro Capogrosso, David Cesaria, Pierluca Cetera, Giuseppe Ciracì, Paolo De Santoli, Vincenzo De Sario, Pietro De Scisciolo, Silvana Di Blasi, Francesco Rocco Ferruccio, Fabrizio Fontana, Nicola Genco, Gods in Love (Alessandro Suzzi), Iginio Iurilli, Nunzio Lobasso, Cristina Mangini, Mauro Antonio Mezzina, Massimo Nardi, Irene Petrafesa, Margherita Ragno, Carlo Michele Schirinzi, Federica Claudia Soldani.
Trani// Fino al 31 gennaio 2026
Optimis Omnia
Palazzo Beltrani

La biografia critica di Pino Pascali in una mostra alla Fondazione di Polignano a Mare
La Fondazione Pascali dedica, al “seduttore dell’Arte povera”, la mostra Pino Pascali. Dal 1965 ad oggi, in occasione del suo 90° compleanno. L’esposizione, allestita nel piano seminterrato del museo, racconta la vita e l’opera di Pascali attraverso dei focus sulle tappe fondamentali del suo percorso. E’ un’“esposizione dinamica”, destinata a mutare nel tempo e a divenire sempre più articolata. Si parte dalla ricostruzione dello studio di Pascali negli anni romani, poi spostato in Largo Boccea. Ecco, dunque, gli strumenti di lavoro, i libri d’arte ed i primi lavori realizzati. Presenti anche altre opere che ripercorrono gli studi in Accademia con il maestro Toti Scialoja, gli esordi nel mondo della televisione come scenografo per la RAI, la collaborazione con Sandro Lodolo, titolare della Lodolo Film, e con il disegnatore Niso Ramponi, in arte Kremos. In mostra anche i celebri scatti di Claudio Abate, che narrano la capacità di Pascali di “performare la scultura” e documenti sulle mostre alla galleria di Alexander Jolas nel 1967 a Parigi e a La Tartaruga nel 1965.
Fino al 31 dicembre 2025 // Polignano a Mare (Ba)
Pino Pascali. Dal 1956 ad oggi
Fondazione Pascali
La prima mostra di Pietro Fortuna in Puglia, al Crac di Taranto
Il Crac Puglia – Centro di ricerca arte contemporanea di Taranto, ospita L’habitude, la prima mostra pugliese di Pietro Fortuna (Padova, 1950), artista romano d’adozione che ha fondato, a Villanova di Orvieto, il suo atelier e archivio Operanova, concepito anche come un grande spazio artistico aperto a tutti. Questo progetto è frutto dell’esperienza maturata con Opera Paese, altro spazio fondato dall’artista a Roma nel 1997 e attivo fino al 2004. L’esposizione tarantina, a cura di Aldo Iori, si snoda in 32 opere appartenenti al periodo più recente della produzione di Fortuna, tra disegni, collage, fotografie ed il modellino “Weekend”, che rappresenta un’auto rossa in bilico su una roccia. I lavori testimoniano una riflessione sul paradosso e sul concetto di abitudine, insito nel processo di creazione dell’opera d’arte e costituiscono un aspetto significativo dell’articolata poetica di Fortuna, avviata con studi di architettura e filosofia, ma anche con importanti scenografie per il teatro San Carlo di Napoli, La Scala di Milano e la Fenice di Venezia.
Fino al 30 gennaio 2026// Taranto
Pietro Fortuna – L’habitude
Crac Puglia
I paesaggi salentini di Vincenzo Ciardo in mostra a Lecce
La visione del paesaggio ed i suoi mutamenti, che contrassegnano la poetica pittorica di Vincenzo Ciardo tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, sono al centro della mostra in corso alla galleria Artpoetry di Lecce, diretta da Salvatore Luperto. Tra il lirismo dei panorami della campagna salentina immersa in un silenzio surreale, scorci urbani e suggestivi orizzonti marini, le opere di Ciardo presentano peculiari sfumature cromatiche, illuminate da una luce chiara ed impalpabile. L’esposizione Vincenzo Ciardo – interprete del paesaggio dagli anni ‘20 agli anni ’60 documenta il percorso del pittore salentino, originario di Gagliano del Capo, inizialmente influenzato dal Verismo e dal naturalismo della Scuola di Posillipo. Vincenzo Ciardo aderirà al Gruppo Flegreo (1927) e al Novecento napoletano, giungendo, infine, ad uno stile personale di matrice post-impressionista, che confluisce in una sintesi armonica tra tradizione e modernità.
Lecce// Fino al 10 gennaio 2026
Vincenzo Ciardo – interprete del paesaggio dagli anni ‘20 agli anni ‘60
Artpoetry – Lecce

Le sperimentazioni ludiche di Piero Di Terlizzi alla Nuova Era – Bari
La libertà della dimensione ludica, scevra da legami troppo stretti con la prevedibilità, costituisce il fulcro tematico della mostra di Piero Di Terlizzi, Il vento non sa leggere, in corso al Museo Nuova Era di Bari e a cura di Giusy Caroppo. L’artista pugliese, che ha avviato la sua ricerca attraverso il linguaggio pittorico, si è formato fin dagli anni Settanta con maestri del calibro di Raffaele Spizzico e Mimmo Conenna, mentre nei primi anni Ottanta è stato assistente di Alighiero Boetti a Roma. La sua poetica si è successivamente sviluppata attraverso il dialogo tra scultura, ceramica e design. Infatti, per la mostra barese – allestita nella galleria diretta da Rosemarie Sansonetti – Di Terlizzi propone opere appartenenti alla sua produzione più recente, che testimoniano la linea sottile tra arte e design da lui percorsa. Ecco, dunque, le sculture in ceramica che formano grovigli inestricabili, ma anche nivee strutture ordinate e gli oggetti smaltati dalle cromie vivaci, simili alle famose “costruzioni” dei bambini degli anni Ottanta.
Bari// Fino al 31 gennaio 2026
Piero Di Terlizzi – “Il vento non sa leggere”
Museo Nuova Era
La mostra immersiva dedicata a Federico II ad Andria
E’ dedicata all’imperatore Federico II di Svevia – figura chiave della storia medievale della Puglia e del Mediterraneo per le sue importanti innovazioni culturali e politiche, soprannominato dai suoi contemporanei “puer Apuliae” e “stupor mundi” – la mostra Exploring Federico – Edizione Natale 2025, in corso nelle ex scuderie del Palazzo Ducale di Andria. Si tratta di una mostra immersiva, un’“esperienza totale” che narra la vita e le imprese di Federico II, ed è costituita da un percorso multisensoriale culminante in una proiezione, frutto del connubio tra documentazione storica e tecnologia. Finalità dell’esposizione – che coinvolge attivamente il fruitore attraverso i cinque sensi, tra paesaggi sonori, fragranze, installazioni, superfici interattive e corner dedicati alle degustazioni – è attualizzare l’eredità culturale di Federico II, celebrando e divulgando la storia del grande sovrano illuminato che instaurò un forte legame con la Puglia, del quale lo splendido Castel del Monte è l’emblema.
Fino al 6 gennaio 2026 //Andria
Exploring Federico
Palazzo Ducale
Tra sacro e profano, le ceramiche di Giovanni Lamorgese a Parabita
Dopo aver organizzato numerose mostre dedicate ad artisti contemporanei italiani e stranieri, Giovanni Lamorgese apre la Cava #01 – il suo “luogo d’arte” in cui vive e lavora, situato a Parabita, nel cuore del Salento – per ospitare la sua mostra Studio Visit/Ceramiche sonore. L’esposizione dell’artista, designer e operatore culturale di origine barese, è a cura di Isabella Battista e comprende diversi lavori in ceramica, in particolare in maiolica smaltata, ma anche in terraglia e terracotta. I lavori formano sculture modulari corrispondenti ad una sequenza di frammenti bianchi e arcuati, simili a denti di animali preistorici. La forma arcuata di questi elementi dalle forme primordiali, disposti in una successione visiva ritmica e armonica, simboleggia il paradosso, l’ironia dissacrante e la dimensione ludica che caratterizzano la poetica di Lamorgese. Ma vi sono anche piccoli fischietti in terracotta, simbolo, nell’antichità, di buon auspicio e fertilità: ceramiche sonore imperfette che sfidano, attraverso il gesto materico, l’imperscrutabilità del sacro.
Fino al 15 gennaio 2026 //Parabita
Giovanni Lamorgese – “Studio Visit/Ceramiche sonore”
Cava #01 – Parabita (Le)
La grande mostra sull’Impressionismo a Mesagne
È stata prorogata fino al 28 febbraio 2026, data la copiosa affluenza di visitatori, la grande mostra Negli anni dell’Impressionismo, da Monet a Boldini. Artisti in cerca di libertà, inaugurata l’estate scorsa al Castello Normanno Svevo di Mesagne. L’esposizione, curata da Isabella Valente, docente nell’Università di Napoli Federico II, celebra il rivoluzionario movimento impressionista, precursore dell’arte moderna principalmente per il nuovo uso della luce e del colore puro. Al centro del percorso espositivo, 153 opere di artisti, molti dei quali veristi – come Gioacchino Toma e Francesco Paolo Michetti, con il suo “realismo magico” – e precursori dell’Impressionismo, primo tra tutti Giuseppe De Nittis. Presenti anche delle piccole sculture e una piccola sezione dedicata al Simbolismo. La mostra è prodotta da Reinassance srl ed è organizzata, in ottemperanza al protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”, da Micexperience Rete di Imprese, in collaborazione con la Regione Puglia ed il Comune di Mesagne.
Fino al 28 febbraio 2026 // Mesagne
“Negli anni dell’Impressionismo, da Monet a Boldini. Artisti in cerca di libertà”
Castello Normanno Svevo – Mesagne

I Macchiaioli al tempo di De Nittis in mostra a Barletta
L’incontro tra Giuseppe De Nittis e il movimento dei Macchiaioli, che segna una tappa fondamentale nella ricerca pittorica del maestro barlettano, è al centro della mostra I Macchiaioli al tempo di De Nittis, in corso a Palazzo della Marra di Barletta. L’esposizione, frutto dell’accordo tra Comune di Barletta, Fondazione Palazzo Blu di Pisa e la società Mondo Mostre di Roma, è curata dal critico Renato Miracco e da Francesca Dini, storica dell’arte esperta dei Macchiaioli e figlia di Piero Dini, che fu autore dell’opera omnia del 1990 sulla produzione artistica di De Nittis. Trentuno le opere in mostra, provenienti da gallerie, collezionisti privati e da prestigiose istituzioni museali e appartenenti ad esponenti di spicco della corrente dei Macchiaioli oltre a De Nittis: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Vito D’Ancona, Adriano Cecioni, Michele Tedesco, Adolfo Tommasi, Giovanni Boldini. Da visitare – sempre a Palazzo della Marra, sede della Pinacoteca De Nittis – anche la mostra Pranzo a Posillipo dedicata a De Nittis.
Barletta // Fino al 6 aprile 2026
“I Macchiaioli al tempo di De Nittis”
Palazzo della Marra
I paesaggi mediterranei di tre artisti contemporanei al Must di Lecce
Il paesaggio, concepito come risultante di un processo di sedimentazione culturale, più che come elemento naturale del datum fenomenico, costituisce il fulcro tematico della mostra di Mathelda Balatresi, Stefano De Luigi e Fathi Hassan in corso al Must, il Museo storico di Lecce. L’esposizione, intitolata Paesaggi Mediterranei, è a cura di Marco Petroni e Maria Savarese, e si inserisce nell’ambito di Lecce Contemporanea Mediterranea, il nuovo progetto del Must nato su proposta del Comune di Lecce e finalizzato alla valorizzazione della Capitale del Barocco come città contemporanea del Mediterraneo. La mostra si snoda in un racconto corale dei tre artisti, che interpretano il paesaggio mediterraneo in base a stili, linguaggi e tecniche differenti: dall’opera pittorica e scultorea di Mathelda Balatresi, permeata da una riflessione costante sulla condizione femminile, alla poetica di Stefano De Luigi, che esplora la relazione tra fotografia e memoria, fino alla poiesis dell’artista egiziano Fathi Hassan, profondamente intrisa di mediterraneità.
Fino al 31 marzo 2026 // Lecce
“Paesaggi mediterranei”
MUST – Museo storico
La pittura di Pietro Capogrosso al Faro di San Cataldo a Bari
Il Faro di San Cataldo a Bari accoglie Luci d’orizzonte, la mostra di Pietro Capogrosso (Trani, 1967). Al centro dell’esposizione, la poetica pittorica dell’artista pugliese, resa attraverso dipinti dalle diverse datazioni che ritraggono fari non più esistenti. Attraverso la soavità del tratto, la delicatezza della luce e la levità delle cromie pastello di paesaggi e orizzonti marini rarefatti, quasi metafisici, Capogrosso scandaglia lontani sentieri della memoria, trasmettendo un sentimento di sottile e indefinita malinconia. Come ricorda Pietro Marino, all’origine di queste opere vi è il piccolo faro di Trani, dipinto dall’artista negli anni Novanta, durante il suo ritorno in Puglia da Milano. Dall’intensità delle opere in mostra, dunque, si evince il legame simbiotico di Capogrosso con la pittura. In più l’artista sottolinea: “Non potrei e non vorrei essere altro che pittore. Sento di appartenere alla pittura, che considero una condizione mentale e fisica. Sento di assorbire la luce e doverla trasmettere nel mio lavoro”.
Bari// Fino al 28 febbraio 2026
Pietro Capogrosso – “Luci d’orizzonte”
Faro di San Cataldo
Gli artisti italiani e americani della Pop Art in mostra a Foggia
Un viaggio nella Pop Art italiana ed internazionale, attraverso la poetica degli esponenti più rappresentativi di un movimento artistico dirompente che, dalla fine degli anni Cinquanta, ha rivoluzionato il panorama artistico e sociale del XX secolo ribaltando, con dissacrante ironia e appeal comunicativo, la concezione elitaria dell’arte. E’ questo il nucleo tematico di Mondo Pop, la mostra curata da Giuseppe Benvenuto, in corso alla Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia. In esposizione oltre 20 opere di artisti italiani e stranieri: da Andy Warhol a Roy Lichtenstein e Robert Rauschenberg, fino a Valerio Adami, Mimmo Rotella, Emilio Tadini e agli esponenti della Scuola di Piazza del Popolo: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Giosetta Fioroni. Tra i lavori in mostra spiccano “Les Gentlemen” (1975) di Wharol, un’opera di Rauschenberg della serie “Jammers”, “Cielo” (1973) di Schifano, la “Persiana 1963” di Tano Festa (del 1984) e la “Lupa” di Franco Angeli (1980).
Foggia// Fino al 7 gennaio 2026
“Mondo Pop”
Contemporanea Galleria d’Arte –
Cecilia Pavone
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