La storia della Galleria Marca Corona a Sassuolo: tre secoli di ceramica tra arte, innovazione e territorio
Attraverso il progetto Marca Corona per l’Arte, oltre all’attività di valorizzazione d’archivio, l’azienda coinvolge ogni anno artisti contemporanei, creando opere collettive che uniscono ricerca artistica e identità aziendale
A Sassuolo la Galleria Marca Corona è un viaggio nella storia della ceramica, delle sue trasformazioni tecniche e artistiche e dell’evoluzione dei gusti e delle abitudini della società italiana. Qui, oltre 250 pezzi tra manufatti, documenti e fotografie raccontano un percorso che parte dal 1741 e arriva fino ai giorni nostri, celebrando il know-how e l’eccellenza del Made in Italy.
La storia della Galleria Marca Corona a Sassuolo
Fondata nel 1741 come “Fabrica della Majolica” dalla borghesia sassolese, la manifattura passò dopo pochi anni nelle mani di Giovanni Maria Dallari, che ottenne dal Duca d’Este l’esclusiva sulla produzione. Con il figlio Giovanni e artisti come Pietro Lei e Leopoldo Finck, la fabbrica divenne rapidamente un punto di riferimento per la qualità e l’originalità della ceramica, consolidando il ruolo di Sassuolo nella geografia delle grandi manifatture italiane. Le vicende economiche e politiche portarono poi a momenti di crisi e cambi di proprietà, fino all’arrivo del conte Giovanni Francesco Ferrari Moreni, che rilanciò l’azienda puntando su impasti innovativi e decori in linea con le tendenze settecentesche inglesi e venete.
La Galleria della Marca Corona tra Ottocento e Novecento
La seconda metà dell’Ottocento segna l’ingresso dei Rubbiani, con Giovanni Maria, il figlio Carlo e il fratello don Antonio, che valorizzarono la dimensione artistica e sociale dell’impresa, migliorando le condizioni dei lavoratori e affermando le ceramiche sassolesi in esposizioni locali, nazionali e internazionali. Furono loro a introdurre tecniche innovative, come la pressatura a secco, che rivoluzionò la produzione e preparò il terreno alla ceramica industriale moderna. Nel Novecento l’entrata in scena di Matteo Olivari segna un periodo di diversificazione e crescita, con l’aggiunta di nuove produzioni e l’aggiornamento stilistico della ceramica. La fondazione della Società Anonima Ceramiche Marca Corona nel 1935 sancisce l’inizio di una fase di consolidamento industriale, nonostante le difficoltà della Seconda Guerra Mondiale, che videro le donne assumere un ruolo centrale nella fabbrica durante l’assenza degli uomini. Dopo il conflitto, l’azienda riprende gradualmente vigore e, negli Anni Settanta, trasferisce la produzione fuori dal centro abitato, integrandosi poi nel Gruppo Concorde negli Anni Ottanta e rafforzando la propria dimensione internazionale.
La Galleria Marca Corona e l’arte contemporanea
Oggi la Galleria Marca Corona racconta anche la storia di persone, talento e creatività che hanno reso possibile l’eccellenza del distretto. Attraverso il progetto Marca Corona per l’Arte, l’azienda coinvolge ogni anno artisti contemporanei, creando opere collettive che uniscono ricerca artistica e identità aziendale, mentre il Premio Marca Corona valorizza i giovani talenti e il futuro della ceramica.
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