Essenza Invisibile

Informazioni Evento

Luogo
LARGO COLONNA TERRAVECCHIA
Largo Terravecchia, San Nicandro Garganico FG, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

21, 23, 26, 27, 28, 29, 30 dicembre 2025

Vernissage
21/12/2025

ore 17

Curatori
Dalia Cendamo
Generi
arte contemporanea, collettiva

Un viaggio attraverso la memoria popolare e il racconto interiore.

Comunicato stampa

ESSENZA INVISIBILE
Un viaggio attraverso la memoria popolare e il racconto interiore
Mostra collettiva
dal 21 dicembre 2025
presso
Largo Colonna Terravecchia
San Nicandro Garganico (FG)
Domenica 21 dicembre 2025, dalle 17:00 alle 21:00, inaugura a Largo Colonna Terravecchia, a San Nicandro Garganico (FG), ESSENZA INVISIBILE, mostra collettiva a cura di Dalia Cendamo, che firma anche il testo critico, nata con l’intento di valorizzare il territorio attraverso l’arte contemporanea di chi il Gargano lo vive e lo attraversa. La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di San Nicandro Garganico e con il supporto della sezione locale dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA).
Espongono: Annarchy, Maria Caruso (L’ognettara), Nunzia D’Effremo (Purple), Annalisa Di Tullio, Martina Nardella, Filo Rizzi, Benedetta Saggese, Anna Maria Santucci.
Il progetto espositivo presenta una duplice traiettoria: da un lato opere che raccontano alcune delle tradizioni locali più celebri, dall’altro lavori di natura introspettiva, orientati a indagare il legame con il passato tradizionale e con la propria interiorità.
Le artiste coinvolte, tutte appartenenti al territorio garganico, portano in mostra inclinazioni artistiche differenti, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla grafica alla body art, in un dialogo aperto tra linguaggi, memorie e visioni personali.
La mostra è accompagnata da un testo critico a cura di Dalia Cendamo:
Essenza Invisibile è unione tra passato e presente, è riflessione sul tempo interiore, una mostra collettiva immersa nella location storica che fu dimora di Federico II di Svevia.
Il legame con il passato permane attraverso i siti storici come il Castello, ma anche attraverso l’aria che sembra colma di un profumo che sa di misteri e magia: i racconti e le leggende ne sono spesso la causa. Quei racconti narrati in dialetto dalle nonne sono in grado di legarci ad una dimensione temporale che non possiamo vedere, la suggestione che ne deriva è come un filo conduttore indivisibile che ci unisce a volti e a parole dette da qualcun altro in un tempo distante, ma che un po’ ci somigliano.
La diversità di stili e codici espressivi valorizza le essenze invisibili delle artiste in cui il recupero del primordiale e di una memoria che unisce sono fonte d’ispirazione in grado di rendere eterne le tracce del tempo. L’esposizione ha il fine di narrare non solo la memoria che abbiamo verso la tradizione popolare che spesso permane nel sottostrato invisibile, ma ha anche l’intenzione di riflettere sull’invisibilità degli enigmi interiori. Ogni opera che si presenta è sogno, stato d’animo, paura e riflessione intima, ognuna di esse è un impulso che si lega all’altro, portando alla luce il sentimento misterioso dell’arte. L’essenza invisibile diventa tangibile attraverso il racconto visivo, senza svelarsi mai del tutto.