Conxi Sane
Per la sua prima mostra a Napoli, ospitata negli spazi del Rec Club, l’artista multidisciplinare Conxi Sane presenta un insieme di 18 opere, di cui 15 realizzate appositamente per l’occasione. La mostra indaga i pattern, le tensioni e le forze invisibili che modellano il modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo.
Comunicato stampa
Per la sua prima mostra a Napoli, ospitata negli spazi del Rec Club, l’artista multidisciplinare Conxi Sane presenta un insieme di 18 opere, di cui 15 realizzate appositamente per l’occasione. La mostra indaga i pattern, le tensioni e le forze invisibili che modellano il modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo.
L’inaugurazione si terrà sabato 20 dicembre alle ore 21:30 al Rec Club, accompagnata da un live della giovane cantante Alice e, a seguire, dal dj set dell’artista spagnola Sugarfree, in un dialogo diretto tra arte visiva, musica e ricerca sonora.
L’esposizione si configura come un ambiente introspettivo, un invito a rivolgere lo sguardo verso l’interno per osservare i meccanismi silenziosi che guidano le nostre decisioni e il nostro modo di essere. Le opere dell’artista funzionano come soglie percettive: ciascuna apre uno spazio di riflessione e presenza, incoraggiando a riconoscere la propria voce interiore e ad accettare ciò che emerge senza giudizio. La mostra diventa così un viaggio personale attraverso le dinamiche sottili che ci plasmano e che spesso restano sommerse.
Conxi Sane è un’artista spagnola con base tra Berlino e Málaga. La sua ricerca, profondamente influenzata dal Surrealismo e dal Cubismo, utilizza forme astratte per esplorare il subconscio e i paesaggi emotivi dell’esperienza umana. La sua pratica oscilla tra intuizione e costruzione, tra gestualità e struttura, mantenendo un equilibrio ricercato tra complessità e semplicità.
La musica è parte integrante del processo creativo: ritmo, pausa e vibrazione diventano strumenti concettuali che informano le composizioni e la loro energia interna. Il lavoro di Conxi dà forma all’astrazione della mente, dialoghi interiori, conflitti invisibili, alter ego, momenti di crescita. Le opere non raccontano solo il suo percorso personale, ma anche le storie e le emozioni delle persone che incontra, trasformandosi in una riflessione collettiva sull’esperienza umana.
«Non si tratta solo di forme o colori; si tratta di catturare le conversazioni interiori, le lotte e quei momenti in cui ci rendiamo conto di quanto siamo cresciuti», afferma l’artista.
La mostra trova nel Rec Club un contesto ideale e innovativo: uno spazio ibrido che unisce arte contemporanea, clubbing, musica live jazz e ricerca multidisciplinare. L’incontro tra la visione dell’artista e la natura del Rec genera un dialogo fertile tra linguaggio visivo e sperimentazione sonora, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva e trasversale.