Collezioni in Collezione
Il MAMbo si fa luogo di incontro con il collezionismo privato tra opere e storia, per celebrare l’arte come spazio di relazione e condivisione
Comunicato stampa
Prosegue al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici del Comune di Bologna il progetto Collezioni in Collezione, un ciclo di appuntamenti, ad ingresso libero, dedicato all’incontro tra la dimensione pubblica del museo e il mondo delle collezioni private, che nasce dal desiderio di valorizzare le relazioni con collezionisti e collezioniste vicini al territorio e di offrire al pubblico l’opportunità di accedere a opere raramente visibili, spesso custodite in ambiti privati, ma profondamente coerenti con le linee di ricerca e i temi affrontati dal museo.
Dopo il primo incontro, che ha visto come protagonista Francesco Carone (Siena, 1975) con l'opera Ybris (2015), e il secondo con Margherita Moscardini (Donoratico, 1981) con al centro del dibattito il lavoro Grand Hotel Majestic (2017-2018), il terzo appuntamento coinvolgerà Cristian Chironi (Nuoro, 1974) con Table (Berlin Drive Version) (2020) e FIAT 127 Special (Camaleonte) - Apt. 258 UH Berlin version, Berlino (2020). L’appuntamento, in programma giovedì 11 dicembre 2025 alle ore 18.00, nella Biblioteca MAMbo | Museo Morandi, vedrà in dialogo l’artista con Caterina Molteni, curatrice del MAMbo, e i collezionisti Anna Grazia Stefani e Francesco Tampieri.
Le due opere presentate rientrano in Drive nell'ambito del progetto My house is a Le Corbusier che ha inizio nel 2015 e si concretizza nelle esperienze dell’artista nell’abitare le architetture di Le Corbusier nel mondo.
Con Drive Chironi ripercorre le traiettorie di Le Corbusier nel mondo con la sua Fiat 127 Special, fermandosi in alcune città per invitare il pubblico a salire in macchina e a esplorarle con lui.
La Fiat 127 “Camaleonte” è ripensata e riverniciata a ogni viaggio, ispirandosi e seguendo le “tastiere di colori” create dall’architetto nel 1931, contenenti 43 combinazioni di tonalità che riproducono effetti atmosferici precisi.
La scelta dell’auto è legata alla storia dell’artista Costantino Nivola, originario, come Chironi, del villaggio di Orani, e amico e collaboratore di Le Corbusier. All’inizio degli anni Ottanta Nivola, malato, scrisse da Boston una lettera al nipote Daniele per chiedergli di recarsi nella sua casa in Toscana e riportare la sua collezione a Orani. Daniele seguì le indicazioni e tornò al villaggio in Sardegna con l’auto di Nivola, una Fiat 127, piena di opere d’arte. Tuttavia, non c’era abbastanza spazio nell’auto e Daniele partì sapendo di aver potuto recuperare solo una piccola parte del patrimonio culturale di Nivola. In realtà, la Fiat 127 ha riportato a Orani anche un’eredità immateriale: un invito a partire e a sentirsi cittadino del mondo. Così, molti anni dopo, Chironi riutilizza lo stesso modello di auto per iniziare un viaggio fatto di partenze e ritorni a Orani, di incontri, visioni e riflessioni sui temi del viaggio, della mobilità, dell’attraversamento delle frontiere, dell’abitare e delle trasformazioni sociali.
Il celebre slogan di Le Corbusier «una casa è una macchina per abitare» si riveste così di nuovi significati, mentre attorno a questa casa su quattro ruote si sviluppa un ambiente mobile capace di condensare i segni di viaggio e transito in un imperdibile remix di storie, traiettorie e valori.
L'opera Table (Berlin Drive Version) consiste fondamentalmente nel cofano della 127 Special Camaleonte con i colori della versione di Berlino.
In realtà il viaggio si è interrotto poco dopo lo sbarco in Toscana, provenendo dalla Sardegna, dove viene realizzata la colorazione di ogni versione, e quindi non è mai arrivata a destinazione.
L'opera dunque testimonia un viaggio fatto nonostante la défaillance del Camaleonte, e aggiunge una nota "memento mori" alla incredibile sequenza delle sue imprese.
L’opera FIAT 127 Special (Camaleonte) - Apt. 258 UH Berlin version mostra la 127 Special Camaleonte nella versione di Berlino nella sua interezza.
Cristian Chironi è un artista multidisciplinare. Usa diversi linguaggi creando interazioni fra di essi e coinvolgendo il contesto, sia esso umano (il pubblico) o ambientale (lo spazio).
Vive e lavora nelle case progettate da grandi architetti nel mondo, in un itinerario multidisciplinare dedicato a “l’arte dell’abitare”. Viaggia su una FIAT 127 Special, soprannominata Camaleonte per la sua capacità di cambiare colore.
Sue mostre personali si sono svolte presso: CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, Torino; MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile, Torino; Italian Cultural Institute, Mexico City; MAN – Museo d’arte della Provincia di Nuoro; MAC - Museo d’Arte Contemporanea, Lissone; Morton Street Partners, Manhattan, New York; Italian Cultural Institute, Montreal, Canada; Villa Jeanneret-Perret, La Chaux-de-Fonds; Museion – Piccolo Museion, Bolzano; Manifesta 13 Les Paralles du Sud, Unitè d’Habitation, Marseille; Apt. 258 Unitè d’Habitation, Berlin; Casa Victoria Ocampo, Bienalsur – Bienal Internacional de Arte Contemporanéo de América del Sur, Buenos Aires; Museo Nivola, Orani; Pierre Jeanneret Museum, Chandigarh; 16a Quadriennale Roma, Palazzo delle Esposizioni; Appartement 50 – Unité d’Habitation, Marseille; Studio-Apartment by Le Corbusier, Paris; Padiglione de l’Esprit Nouveau, Bologna.
Suoi progetti speciali si sono svolti presso: Museo di Palazzo Pretorio, Prato; Magazzino Italian Art, Cold Spring; Musée des beaux-arts La Chaux-de-Fonds; Musée historique et des porcelaines, Nyon.
Si ricordano le performance presso Teatro Grande, Brescia; Magazzino Italian Art, Cold Spring; Centre de Culture ABC and FAR, La Chaux-de-Fonds; Museion, Bolzano; MANIFESTA13 Les Paralles du Sud, Marseille; Triennale Milano Performing Arts; CND – Centre National de la Dance Pantin; Festival Santarcangelo di Romagna; Ambasciata Italiana Berlin; Fondation Suisse, Paris; Netwerk, Aalst; LE FAR° Festival des arts vivants, Nyon; Kaai Studio’s, Brussel; Museo Madre, Napoli; Fondation Cartier, Paris; Les urbaines – Festival des créations émergentes, Lausanne; Trama Fundacao Serralves, Porto; Espace Malraux Chambéry de la Savoie; Akis Davis Theatre, Atene; Muffatwerk, Munchen; Mousonturm, Frankfurt; Xing Raum, Bologna.
Collezioni in Collezione intende essere un ponte tra la dimensione pubblica del museo e il mondo delle collezioni private, un’occasione per riflettere sul ruolo della collezione come atto di cura, selezione e visione critica del presente artistico.
Il progetto ha inaugurato con la collezione di Anna Grazia Stefani e Francesco Tampieri, appassionati collezionisti italiani che da anni sostengono la scena artistica contemporanea dando particolare attenzione alle artiste e agli artisti italiani delle ultime generazioni. Il loro approccio si distingue per l’intensità del rapporto personale instaurato con artiste e artisti: relazioni che, fondate sulla condivisione di idee, sulla partecipazione attiva ai processi creativi e sul sostegno concreto alla produzione delle opere, sono durature nel tempo.
Tra i promotori del progetto online Collection of Collections APS, piattaforma che rende accessibili al pubblico e agli studiosi le opere e le storie dietro numerose collezioni private, i coniugi Tampieri rappresentano un esempio virtuoso di collezionismo inteso come pratica culturale aperta, generosa e profondamente impegnata.
Il racconto del loro percorso proseguirà il 19 marzo 2026 con l'appuntamento dedicato al lavoro di Eugenia Vanni (Siena, 1980) e Arianna Zama (Lugo, 1998), interessanti voci del panorama artistico italiano contemporaneo.