Thomas Huber
Una personale di Thomas Huber, artista svizzero (Zurigo, 1955) che vive tra Berlino e Cinzago, piccolo borgo sulle sponde italiane del Lago Maggiore.
Comunicato stampa
Monica De Cardenas è lieta di annunciare l’apertura della stagione invernale della sua galleria di Zuoz il 6 dicembre con una personale di Thomas Huber, artista svizzero (Zurigo, 1955) che vive tra Berlino e Cinzago, piccolo borgo sulle sponde italiane del Lago Maggiore.
Proprio le ampie viste sul lago, i panorami che si dispiegano davanti a questo antico villaggio frontaliero sono i soggetti della serie di grandi dipinti e acquarelli che Huber ci presenta in mostra: lo specchio del lago che cambia colore a seconda del tempo e delle ore del giorno, le imponenti montagne che lo circondano, le architetture e le abitazioni, persino le imbarcazioni e i pesci che animano il limpido velo del lago.
“Un’ossessione, una devozione e una passione”: così l’artista descrive i suoi lavori ambientati sul Lago Maggiore, in cui la ciclicità, la ripetizione e la variazione, mostrano le possibilità illimitate della pittura.
Come in un racconto per immagini, le opere di Huber sembrano narrare le metamorfosi senza fine di un medesimo orizzonte perché, in tutti questi quadri, il ritmo delle forme e dei colori, il ripetersi lento dei segni, le diverse cromie e sfumature che esprimono il cambio delle stagioni e la vita aprono spazi infiniti all’immaginazione ma, al tempo stesso, trasformano l’energia originaria del paesaggio in compiuta emozione.
Thomas Huber costruisce un universo pittorico ironico e visionario, tra realtà e immaginazione. Le sue composizioni diventano così scenari di un viaggio simbolico e interiore, dove il sogno si intreccia al dubbio sulle possibilità di rappresentare il reale.
Le opere di questo ciclo segnano un nuovo, importante tassello nella ricerca dell’artista: pur mantenendo i colori vivaci e le forme ben definite tipiche della sua produzione, questi grandi oli su tela rompono, infatti, con il suo mondo pittorico precedente. Gli spazi costruiti e le architetture irreali lasciano posto alla potenza immaginifica e inafferrabile del lago, catturato in un momento e in un luogo specifici. In questo senso, molti dipinti portano il titolo del giorno di creazione e rivelano l’approccio quasi scientifico dell’artista. Nasce così un’indagine che si inserisce tra gli esempi illustri della storia dell’arte che hanno dato vita a cicli specifici che ritraggono lo stesso paesaggio, come Claude Monet, Paul Cézanne o Ferdinand Hodler.
Di origini zurighesi, dal 1977 al 1978 Thomas Huber ha studiato alla Kunstgewerbeschule di Basilea per continuare la sua formazione al Royal College of Art di Londra nel 1979 e alla Staatliche Kunstakademie di Düsseldorf dal 1980 al 1983. Nel 1984, invitato da Kasper König partecipa alla mostra collettiva “Von hier aus” che gli aprirà le porte del riconoscimento internazionale. Da allora le sue opere sono esposte nelle più importanti istituzioni e musei internazionali quali il Centre Pompidou di Parigi (1988), il Kunsthaus di Zurigo (1993), la Fundación Joan Miró di Barcellona (2002), il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam (2004), l’Aargauer Kunsthaus di Aarau (2004), il MAMCO di Ginevra (2012), il Kunstmuseum di Bonn (2016) e il MONA di Hobart in Tasmania (2017). Thomas Huber ha presentato una prima serie di opere che ritraggono il lago nella mostra “Lago Maggiore” che si è tenuta nel 2024 presso il MASI, Museo d’arte della Svizzera Italiana a Lugano.