Interior Art

Informazioni Evento

Luogo
MANUEL ZOIA GALLERY
Via Maroncelli, 7 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mer - sab 15:00 - 19:00

Vernissage
02/12/2025

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Manuel Zoia partecipa alla tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, una zona dinamica e creativa situata nell’area tra Porta Nuova, piazza Gae Aulenti e il Cimitero Monumentale.

Comunicato stampa

Inaugura martedì 2 Dicembre 2025 la tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, una zona dinamica e creativa situata nell’area tra Porta Nuova, piazza Gae Aulenti e il Cimitero Monumentale. Negli ultimi anni si è affermato come un polo di tendenza milanese dedicato all’arte, al design, alla moda e alla gastronomia, tanto da essere stato paragonato dal Financial Times alla “Soho” londinese. Questo quartiere si estende nel quadrilatero formato da via Maroncelli, via Tito Speri, via Quadrio, via Enrico Tazzoli, via Farini, Viale Pasubio, dove gallerie di design, arte contemporanea, modernariato, negozi di moda e ristoranti creano un ambiente stimolante e culturale, con spazi espositivi, showrooms e installazioni temporanee di artisti e designer affermati.

Per l’occasione Manuel Zoia Gallery presenta la mostra ”INTERIOR ART”, una collettiva che esplora il doppio significato dell’interno: da un lato lo spazio fisico, domestico, o architettonico, dall’altro la dimensione intima e psicologica. Le opere dialogano tra ambiente, materiale, forma e percezione, trasformando l’idea di interno in un territorio sospeso tra realtà e introspezione.

Matteo Casali Caramello è nato nel 1994, diplomato in informatica e successivamente in pittura all’Accademia di Venezia, attualmente vive, studia e lavora a Venezia. È un artista visivo che esplora la pittura come linguaggio in continua evoluzione, un processo infinito di tentativi, bozzetti e frammenti che, nel loro insieme, costituiscono un unico flusso espressivo. Le sue opere si concentrano sulla tensione tra l’essere e il divenire, studiate attraverso ciò che egli chiama “abbau iconico”, metodo di sintesi segnica tratto da Heidegger, con figure che emergono come presenze sospese, frammenti di una realtà in costante trasformazione. Attraverso una pratica che include sia il medium tradizionale che la sperimentazione digitale, come la realtà virtuale e gli NFT, Casali crea opere che interrogano il confine tra il visibile e l’invisibile, il tangibile e l’immateriale. Questa ricerca riflette la sua visione della pittura come un tentativo continuo di dare forma all’invisibile, una resistenza al tempo e alla dissoluzione, un modo per esplorare ciò che persiste nella frizione e nel cambiamento. Ha esposto in contesti internazionali come ART TAIPEI in Taiwan e Rea! Art Fair a Milano.
Roberta Cavallari nata a Ferrara ha iniziato la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Durante una residenza a Berlino alla fine degli anni ’90 rimane colpita dai contrasti dinamici della città: gli spazi industriali abbandonati, l’architettura d’avanguardia e gli interni post-industriali che diventeranno elementi ricorrenti nel suo lavoro. Anche l’ascesa della cultura cyberpunk e di Internet ha avuto un ruolo cruciale, influenzando profondamente i temi e l’estetica della sua ricerca, insieme a un interesse crescente per atmosfere e costruzioni visive vicine alla neo-metafisica. I suoi dipinti e disegni combinano forme astratte con elementi realistici, affrontando temi come l’alienazione, le questioni sociali e la memoria storica. Nel tempo, la sua pratica si è ampliata fino a includere performance, video e fotografia. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale, in particolare alla 54ª Biennale di Venezia.
Paolo Cavinato vive e lavora a Mantova. Dopo essersi diplomato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera e aver seguito un corso di regia cinematografica a Milano, espone in diverse mostre personali e collettive, nazionali ed internazionali. Nel 2005 partecipa alla mostra Home, curata da C. Esche e V. Kortun, evento della Biennale di Istanbul. Nel 2008 vince il terzo Premio della Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano) e nel 2009 si classifica secondo al Premio Arti Visive San Fedele. È stato membro della Royal British Society of Sculptors (Londra), la quale gli ha dedicato una personale nel 2011. Di recente, è stato in residenza presso lo Swatch Art Peace Hotel (Shanghai) con installazioni site-specific e in Villa Empain, Boghossian Foundation (Bruxelles). Ha esposto in spazi pubblici e privati, tra cui: Royal British Society of Sculptors a Londra, Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, Museo di Palazzo Ducale di Mantova, Collezione Farnesina a Roma, Museo MAN di Nuoro, Museo Mudac di Carrara, Consolato Generale d’Italia a New York.
Paolo Ceribelli nasce nel 1978, vive e lavora a Milano. Autodidatta, inizia il suo percorso artistico sperimentando diverse tecniche pittoriche. In una costante ricerca di equilibrio tra estetica e concetto, nel 2006 la svolta creativa con il ciclo dei Soldatini ha determinato quella che oggi è diventata la sua cifra stilistica, il collage di soldatini di plastica. Attraverso l'uso di soldatini colorati e altri piccoli elementi, ossessivamente allineati sulla tela che formano mappe geografiche, cerchi e schiere e altre installazioni altamente plastiche, ribadisce la presenza geo-storica di un pensiero costante e dominante della guerra, cercando di indebolirne la presenza angosciante con la trasfigurazione fantastica degli elementi legati alla battaglia come soldati e carri armati sapientemente usati come se fossero pennellate di colore.
Nel 2016 con l'installazione urbana Barricades, che pone le basi per un nuovo ciclo espressivo, l'artista indaga il concetto di "limite" e attraverso l'uso di barricate anticarro e colore, inizia un nuovo percorso di dialogo con lo spettatore. Ha partecipato a mostre in musei e gallerie internazionali tra cui Museo della Permanente - Milano, Museo dell'Archivio di Stato - Roma, Logitech Art Project - Los Angeles, Palazzo Te - Mantova, Italcementi Art Project-Bergamo, Apart Festival international d'arte contemporanea - Alpilles Provence, VIII Biennale di Soncino - Cremona, Fondazione Lumar - Bruxelles.
Marco Dalbosco è un artista italiano la cui ricerca si concentra sull'impatto emotivo e intellettuale degli elementi ricorrenti della vita quotidiana, influenzato dalle sue esperienze lavorative precedenti in fabbrica e insegnamento. Dopo aver conseguito una laurea in D.A.M.S. a Bologna, dal 2009 - 2013 si trova a Londra. In quel periodo consegue un Master in Interactive Media al dipartimento di Cultural Studies della Goldsmiths University of London. Dal 2014 al 2019 lo vede a Berlino, dove nel 2019 riceve il premio “Un’opera per l’italiano dell’anno 2018” a Berlino, opera acquistata dall’Ambasciata Italiana a Berlino, tramite concorso da donare all’italiano dell’anno. Dalbosco continua la sua carriera artistica esplorando concetti come il lavoro, i rituali burocratici e religiosi, la malattia e il ruolo dell'artista nella società. Recentemente ha partecipato a due importanti collettive: “Experimentum Crucis”, Ex-Caserma Cassonello, Noto (SR), e SHE DEVIL 13. (S)HE DEVIL allo Studio Miscetti a Roma, che vedeva la partecipazione di Alfredo Jaar.
Sabino De Nichilo è nato a Molfetta nel 1972, si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, città in cui vive e lavora. Utilizza la ceramica come medium principale di una ricerca scultorea che esplora il confine tra organico e inorganico, alla quale si affiancano la pittura, l’installazione e la performance. Le sue ultime sculture sono “Esperimenti di estinzione”, volti a osservare i limiti dei processi evolutivi. Dal 2017 porta avanti il progetto curatoriale Casa Vuota a Roma, insieme a Francesco Paolo Del Re. Tra le mostre più recenti, nel 2024: la personale “Rivelazioni” al Museo archeologico “Ribezzo” di Brindisi a cura di Ilaria Caravaglio, “La lunga estate calda” alla Galleria Nazionale di Roma curata da Claudio Libero Pisano e “Innen und aussen” alla MoMart gallery di Matera curata da Antonello Tolve. Nel 2023 vince il Premio Sparti di Ascoli Piceno come migliore artista e nel 2021 riceve la Menzione d’onore al XXVIII Concorso di Ceramica Contemporanea di Grottaglie.
Jacopo Dimastrogiovanni nasce a Livorno nel 1981. Attualmente vive e lavoro a Trento. Attraverso la sua pittura intende svolgere una ricerca sull'uomo, al fine di indagare le cause e gli effetti del disagio che caratterizza e tormenta la natura umana. È profondamente influenzato dai dipinti antichi, in particolare quelli barocchi, che studia e colleziona. Quando realizza un’opera parte da un'immagine figurativa, che poi gradualmente deforma e distrugge. Allo stesso tempo, il suo desiderio di approfondire i soggetti lo spinge a maltrattare fisicamente la superficie pittorica, graffiando la tela con pennelli o raschietti. Ripristina poi parzialmente i tratti e le forme, applicando per lo più sottili strati di carta e colore. In questo modo ricompone la fisionomia, certamente deformata ma anche autentica: questa è infatti quella che considera l'essenza più intima e sincera dell'Uomo. Ha collaborato con gallerie in Italia e all’estero, tra le quali Mondoromulo Arte Contemporanea (Castelvenere - Benevento), Zaion Gallery (Biella), D.Gallery e CRAG (Torino), Isolo17 (Verona), Pugliese Arte (Firenze), Il Castello (Trento), Anywhere Gallery (Napoli), Molesworth Gallery (Dublino). Dopo l’esperienza alla 54° Biennale di Venezia (Padiglione Italia, Torino), nel 2013 è stato invitato ad esporre al Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, nell’ambito della mostra “In risonanza. Istantanee di creatività nel cervello”.
Francesco Fossati nasce nel 1985. È un artista visivo e forager di piante selvatiche. Vive e lavora a Lissone. Nel 2008 ha conseguito la laurea Triennale in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e nel 2010 la Magistrale in Pittura presso la stessa Accademia. La sua ricerca ha come focus il rispetto della natura e dal 2015 realizza opere con il minor impatto ambientale possibile. Tra i progetti realizzati negli ultimi anni ha dato vita a un’artoteca ecostenibile presso il Porto Museo di Tricase (LE), ha partecipato alla mostra Solstice curata da Judy Chicago alla Turner Carrol Gallery di Santa Fe (NM) all’interno del più ampio progetto Create Art for Earth lanciato da Hans Ulrich Obrist. Ha sostenuto la transizione dell’Institute of Contemporary Art di Los Angeles per diventare il primo museo interamente alimentato da energia solare e ha avviato una sperimentazione condivisa di colori a olio naturali di sua produzione.
Giuseppe Gallace nato a Soverato nel 1993, si è laureato presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nonostante la giovane età, Gallace ha partecipato a molte personali e collettive, oltre ad aver vinto importanti premi. La sua ricerca si muove nell’ambito di una pittura evocativa e ambigua tipica del Realismo magico, interrogando lo spazio della visione e della memoria attraverso un linguaggio sensibile e stratificato. I suoi lavori nascono da un equilibrio tra immaginazione, memoria visiva e costruzione progettuale, spesso organizzati in serie ma sempre autonomi nella risoluzione pittorica. L’immagine si sviluppa come evento sospeso, con una forte tensione visiva, senza mai sfociare nella narrazione lineare. I riferimenti al paesaggio, alla figura, all’oggetto e al dettaglio architettonico appaiono e si dissolvono, in una pittura fatta di presenze e assenze, di visibile e di trattenuto, mettendo in tensione superficie e profondità, tattilità e trasparenza. La materia pittorica diventa essa stessa parte del senso: sedimentazione, filtro, ostacolo e rivelazione, al servizio di microcosmi fatti di solitudini, malinconie e tensioni dell’essere umano contemporaneo.
Monica Mazzone, artista visuale, nata nel 1984, vive e lavora tra Milano e New York.Consegue la laurea in Arti Visive-Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e in seguito all’Istituto Europeo del Design. Espone in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, e ha al suo attivo partecipazioni a premi e residenze internazionali e progetti curatoriali. È inoltre membro attivo della rivista d’arte E IL TOPO. Geometria Emotiva, così nomina la sua ricerca, è un percorso di misurazione empirica degli stati emotivi, un metodo per indagare la spiritualità e la consapevolezza mistica con un approccio scientifico, esplorando temi esistenziali come la questione dell'identità e il rapporto tra sé e il mondo. Le recenti mostre personali e collettive includono: MART Rovereto, Stadtgalerie Kiel, NARS Foundation New York, Contemporary Cluster Roma, Studio la Linea Verticale in collaborazione con MAMBO e Fondazione Saffaro Bologna, Dolomiti Contemporanee Casso, Spazio contemporanea Brescia, MASS MoCA North Adams, Museo Temporaneo Navile Bologna, Manuel Zoia Gallery Verona–Milano, Index Art Center Newark, Lac o le Mon Foundation Lecce, Museo di Arte Contemporanea del Sannio Benevento, La rada Foundation per l’Arte Contemporanea Locarno, The Border New York, Palazzo Reale Milano, Studio Maraniello Milano, Mars Milano, Giuseppe Pero Gallery Milano, Arthur Cravan Foundation Milano, Fabbrica del Vapore Milano, Merkur Gallery Istanbul, Fondazione Bandera per l’Arte Contemporanea Busto Arsizio, Palazzo Isimbardi Milano, Palazzo Lombardia Milano, Museo di Arte Contemporanea Lissone, riss(e) Varese , Museo Internazionale della Ceramica Laveno, Villa Contemporanea Monza, Palazzo Re Giulianova, Spazio Thetis Arsenale Venezia, Satzyor Gallery Budapest.
Angelo Demitri Morandini nasce a Caldonazzo, nel 1975. Filosofo, informatico, ricercatore, è un artista multidisciplinare che basa la propria ricerca sul linguaggio, la manipolazione e il loro impatto sulle relazioni sociali. Nel 2025 Morandini vince il Premio Connexxion alla 9a edizione di Arteam Cup. Nel 2024 presenta la personale Mater.IA - La sostanza dell’inconscio artificiale presso la Galleria Contempo di Pergine (TN), prima mostra curata da un’intelligenza artificiale creata dall'artista stesso. Nello stesso anno partecipa al festival d’arte contemporanea di Parma “L'opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale”. Pochi mesi dopo, il Mart di Rovereto richiede Mater.IA per presentarla nella mostra collettiva Intelligenze Emotive presso la Galleria Civica di Trento. Nel 2023 presenta la mostra personale Language Game of Words a cura di Chiara Canali, a Milano. Vince il premio video arte del Laguna Art Prize a Venezia e partecipa all'Art Nova 100 a Pechino, Cina con il video Dante Fluttuante. Nel 2022 presenta la personale Tele sociali, a cura di Gabriele Lorenzoni, al MAG Museo Alto Garda (TN). Nello stesso anno presenta Ex Machina, mostra personale alla Galleria Contempo di Pergine (TN), curata da Gabriele Salvaterra. Sempre nel 2022 partecipa alla OSTEN Biennale internazionale di disegno a Skopje. Nel 2021 è selezionato tra i top 100 artisti internazionali al Social Art Award presso l'IFAI di Berlino per il suo impegno nell'arte relazionale. È presente in collezioni pubbliche in Italia, Portogallo, Germania, Bulgaria e Macedonia del Nord. Rappresentato dalla Galleria Contempo e da Manuel Zoia Gallery.
Nunzio Paci nato a Bologna nel 1977, dove vive e lavora, è un artista visivo che si occupa principalmente di pittura e disegno. Ha sviluppato una pratica artistica incentrata su tematiche scientifiche e ambientali, con particolare attenzione all'anatomia e al rapporto tra uomo e natura. Le sue opere sono state esposte in gallerie private e spazi istituzionali in Europa, Stati Uniti e Asia. Nel 2016 è stato premiato con una residenza artistica presso il Nordic Artists' Center (NKD) a Dale (Norvegia), un programma finanziato dal Ministero della Cultura norvegese. Nello stesso anno è stato incluso nel volume Anatomy Rocks, edito da Cernunnos, un'antologia di oltre 60 artisti internazionali che reinterpretano l'anatomia in arte contemporanea. Nel 2019 è stato Artist-in-Residence alla Lingnan University di Hong Kong, dove ha tenuto un corso semestrale sulle tecniche tradizionali e una conferenza dal titolo “Art and Anatomy in Western Culture”.
Giorgio Pignotti nasce ad Ascoli Piceno nel 1979. Dopo il diploma e dopo aver lavorato qualche anno, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove si diploma in pittura. Le prime partecipazioni e attività artistiche nascono nel 2010 intorno alla Galleria Marconi, con la quale collabora tutt’ora. Nel 2011 prende parte all’esposizione nel Padiglione Accademie della 54°Biennale di Venezia, e nel 2013 partecipa ad un progetto espositivo, curato da Franko B, a Londra, da cui nascerà una stretta collaborazione e una personale, in uno spazio non convenzionale a Macerata. Nel 2014 partecipa come finalista del Premio Combat alla mostra dei finalisti nel Museo Fattori di Livorno, e nella Casa del Mantegna a Mantova come finalista del Premio Cercasi Mantegna. All’interno di ArtVerona 2014, partecipa al progetto 2000 Maniacs curato da Lorenza Boisi e Andrea Bruciati. Nel 2015 partecipa a SetUp Art Fair, rispettivamente con Cosmoart e Yoruba.
Yan Xu è nato in Cina, a Qingdao, nel 1996. Ha studiato arte integrata presso la Sichuan Academy of Fine Arts. Durante il periodo in Cina ha partecipato a mostre accademiche, tra cui la quinta mostra delle borse di studio di Feng Zhengjie nel 2016. Nel 2018, la sua opera di laurea “Ceremony Series” ha ricevuto il premio come eccellenza tra le opere di laurea del gruppo E.land, partecipando contemporaneamente alla prima edizione del “Ten Thousand Green Art Festival”. Nel 2019 arriva in Italia per studiare, proseguendo gli studi nel settore della pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante il periodo in Italia, a partire dal 2023, ha partecipato a mostre d’arte in diverse città e regioni. Nel 2024 ha tenuto una mostra personale “Yan Xu – connessioni impossibili” presso lo spazio d’arte contemporanea A60 a Firenze anche mostra personale “PANTAREI” a Civico23 a salerno. Ha partecipato alla seconda edizione della Biennale di Todi. Attualmente lavora a Milano.
Federica Zianni si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, in Scultura e vi torna nel 2022 con l’incarico di docente di Tecniche di Fonderia. Attualmente porta avanti la sua ricerca di Dottorato in Cultural Heritage and Creativity presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dal 2018 partecipa a contest nazionali e internazionali e le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra queste: la Fondazione Biagi, il Consorzio brianteo di Villa Greppi, ed Extrartis-Artists Residencies for Creative Economy. È tra gli artisti in residenza di VIR Viafarini-in-residence e ad In-edita 2. È finalista al Premio Arte (Cairo Editore). È vincitrice dell’Arte Laguna Prize 16 (sez. Premi Speciali) per cui è stata in residenza artistica alla Fonderia Artistica Versiliese. Nel 2023 partecipa all’Hackaton Re-Use, Role of Visual – Sculpture Art Creation in the Context of Sustainable Behaviour. Nello stesso anno espone per la prima volta al GASC di Milano e partecipa come lecturer all’International Sculpture Camp presso la Huafan University di Taiwan. È vincitrice della call “Note ai margini”, a cura di Ass. Luminanda, per la quale ha realizzato una scultura pubblica per il comune di Tremezzina (CO). Vince IMMAGINA, la prima edizione del premio ideato dal Gruppo MAG. Nel 2025 frequenta Generative Heritage: strumenti e competenze per valorizzare il patrimonio culturale con l’intelligenza artificiale, un progetto promosso da Fondazione Fitzcarraldo e Sineglossa, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo. Nel 2025 è finalista al Premio Nocivelli, partecipa a Da Quassù, residenza d’artista sul Monte Stivo. Infine vince la X edizione del Premio di Scultura Gabbioneta promosso da Trillium Pumps Italy.