Caterina Arcuri – Ragnatele di tempo fossile

Informazioni Evento

Luogo
MAC GUARCINO
Guarcino, FR, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà visitabile fino al 27 dicembre 2025, dal martedì al sabato, su prenotazione telefonando al 3281353083, dalle ore 16.30 alle 19.00 (altri orari su richiesta).

Vernissage
26/11/2025

ore 17

Artisti
Caterina Arcuri
Curatori
Stefano Taccone
Generi
arte contemporanea, personale

Il MAC Guarcino – Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato presenta Ragnatele di tempo fossile, mostra personale di Caterina Arcuri a cura di Stefano Taccone.

Comunicato stampa

Il MAC Guarcino – Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato presenta Ragnatele di tempo fossile, mostra personale di Caterina Arcuri a cura di Stefano Taccone, che inaugura mercoledì 26 novembre 2025 alle ore 17.00 nella Sala Polivalente del museo.
In esposizione un nucleo di disegni, sculture e piccole installazioni che esplorano il rapporto tra materia, memoria e tempo.
Nel testo critico che accompagna la mostra, il curatore scrive:
“Le opere di Arcuri, piene di ombre, accensioni, trasparenze e sfocature, sfidano la ‘dittatura del nitido’, risuonando nei moti invisibili della nostra anima. Presenze discrete ma irriducibili, esse indicano un tempo altro, quello della memoria e della meditazione, della sospensione e della non attesa, affrancato dall’ansia del dopo. È il regno del sembrare, più che dell’essere; delle caleidoscopiche possibilità, più che della monosemia.”
Ragnatele di tempo fossile invita il visitatore a un’esperienza di introspezione e sospensione, in uno spazio che si sottrae alla misura e alla definizione, per aprirsi alla dimensione poetica del tempo interiore.
La mostra sarà visitabile fino al 27 dicembre 2025, dal martedì al sabato, su prenotazione telefonando al 3281353083, dalle ore 16.30 alle 19.00 (altri orari su richiesta).
Informazioni: Comune di Guarcino tel. 0775.46007
[email protected] - [email protected]. http://www.macguarcino.it

Nota biografica
Caterina Arcuri opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva ed espone dagli anni Novanta. Le sue multiformi esperienze si sono concretizzate in video, fotografia, performance e, più recentemente, in disegno, scultura e installazione sempre improntati al concettuale.
Il tempo e le sue stratificazioni, la memoria e l’indefinito, risultano direttrici della sua poetica. Dal punto di vista formale la sua ricerca risulta Essenzialista, “… a volte, l’opera nasce sottraendole quello che il tempo le toglierebbe, quello che, se fosse un essere umano, perderebbe o lascerebbe lungo il cammino.” La ricerca di Arcuri spazia all’interno di una rigorosa monocromia, in dialogo con l’architettura e il luogo. Le installazioni sono elementi scultorei multimateriale, ceramiche, acciaio inox specchiante, legno smaltato, disposti in modo da supportarsi e interagire. Elementi eterogenei, dotati di pesi e forme diverse, innescano e risolvono relazioni mentre mutano, arretrano, riemergono. Ambienti poliedrici e di transito, veicoli transtemporali e macchine sensitive provocano visioni, migrazioni e fughe che, infine, preludano al cambiamento ed alla crescita delle singole coscienze. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ed ha esposto in diverse, prestigiose sedi. È docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.