Occhi sulla Città
ART1307 — istituzione culturale con sedi a Napoli e Los Angeles — ha invitato nella sua Residenza d’Artista, per un lavoro triennale, undici fotografi internazionali provenienti da diversi Paesi, offrendo loro un confronto sincero e non stereotipato con Napoli.
Comunicato stampa
Parafrasando il titolo del film di Francesco Rosi, “Le mani sulla città” (senza alcuna connessione socio-politica con esso), ART1307 — istituzione culturale con sedi a Napoli e Los Angeles — ha invitato nella sua Residenza d’Artista, per un lavoro triennale, undici fotografi internazionali provenienti da diversi Paesi, offrendo loro un confronto sincero e non stereotipato con Napoli. Un viaggio iconico e controcorrente: lo sguardo dello straniero — non coinvolto emotivamente da legami di familiarità con il luogo — può offrire una visione inedita e forse più autentica del suo “locus”. Diverse modalità comunicative e linguistiche inducono a prendere consapevolezza di uno scenario di appartenenza tanto personale quanto collettivo; il progetto utilizza le lenti degli obiettivi come dispositivi di amplificazione dei dettagli, mettendo a nudo difetti e virtù della città e sprigionando il potenziale espressivo della quotidianità, che si trasforma in traccia di espressione universale.
Attraverso gli scatti di Yuri Boyko (Ucraina/USA), Lawrence Fodor (USA), Robert Herman (USA), Linda Kunik (USA), Luigia Martelloni (Italia/USA), Hertha Miessner (Germania), Viviana Rasulo (Italia), Osceola Refetoff (Canada/USA), Claudio Santini (Italia/USA), Pilar Soberón (Spagna) e Jane Szabó (USA), “Occhi sulla Città” dipana la storia contemporanea di Napoli: una riscrittura di un luogo capace di ammaliare o respingere, avviluppare e talvolta soffocare. L’iniziativa, curata da Cynthia Penna, mira a liberare la città dai suoi stereotipi — pericolosità e bellezza, fascino del paesaggio e lato oscuro di violenza — che l’hanno “ingessata” in una cornice di statica persistenza.
Paraphrasing the title of Francesco Rosi’s film Le mani sulla città (without any socio-political connection to it), ART1307 — a cultural institution with venues in Naples and Los Angeles — invited eleven international photographers from different countries to its Artist-in-Residence program for a three-year project, offering them an honest and non-stereotypical dialogue with Naples. An iconic, countercurrent journey: the gaze of the outsider — emotionally unbound by familiar ties to the place — can provide a fresh and perhaps more authentic view of its locus. Various modes of communication and language invite an awareness of a sense of belonging that is both personal and collective; the project uses the lens as a device to amplify details, exposing the city’s flaws and virtues and unleashing the expressive potential of daily life, which becomes a trace of universal expression.
Through the photographs of Yuri Boyko (Ukraine/USA), Lawrence Fodor (USA), Robert Herman (USA), Linda Kunik (USA), Luigia Martelloni (Italy/USA), Hertha Miessner (Germany), Viviana Rasulo (Italy), Osceola Refetoff (Canada/USA), Claudio Santini (Italy/USA), Pilar Soberón (Spain) and Jane Szabo (USA), Eyes on the City unravels the contemporary story of Naples: a reimagining of a place capable of captivating or repelling, entangling and sometimes choking. Curated by Cynthia Penna, the initiative aims to liberate the city from its stereotypes — danger and beauty, landscape charm, and the darker side of violence — which had “frozen” it in a frame of static persistence.