Yuval Avital – Con l’argilla dei nostri corpi
La nuova esposizione è dedicata alla ceramica e all’argilla, elementi presentati sia come materie che come soggetti. La mostra presenta un ampio nucleo di opere inedite.
Comunicato stampa
Dal 6 novembre al 13 dicembre 2025, BUILDING TERZO PIANO presenta Con l’argilla dei nostri corpi, mostra personale dell’artista Yuval Avital, a cura di Cristiano Leone. Rappresentato in esclusiva da BUILDING, Avital torna negli spazi della galleria con la sua seconda monografica, dopo il progetto E T E R E del 2021.
La nuova esposizione è dedicata alla ceramica e all’argilla, elementi presentati sia come materie che come soggetti. La mostra presenta un ampio nucleo di opere inedite, tra cui nuove produzioni scultoree e pittoriche realizzate in collaborazione con maestri artigiani italiani, insieme ad alcune sculture già note dell’artista. Con l’argilla dei nostri corpi esplora la dimensione plastica e simbolica di una materia prima profondamente umana, divenuta centrale nella sua pratica.
Questa mostra segna una nuova tappa del dialogo tra Yuval Avital e Cristiano Leone, un sodalizio nato con Lessico Animale e cresciuto negli anni attraverso un’affinità profonda che si basa su una visione condivisa dell’opera d’arte come organismo vivente, in cui materia e pensiero si riflettono a vicenda, generando spazi di esperienza sensibile che uniscono rigore concettuale e intensità poetica.
Il percorso espositivo si apre con una grande installazione ambientale che accoglie il visitatore in BUILDING TERZO PIANO: un “teatro” a terra, composto da decine di tele e sculture, di piccolo e medio formato, realizzate tra il 2022 e il 2025 con varie tecniche ceramiche, tra cui ceramica smaltata e cristallina, engobbi, argilla polimerizzata e resinata, in dialogo con materiali eterogenei. Le opere sono disposte come una moltitudine silenziosa e ieratica, simile a un popolo di presenze del subconscio, portate su un palcoscenico teatrale. La scelta di collocare le opere direttamente sul pavimento enfatizza la dimensione “terrestre” dell’argilla. L’allestimento inoltre permette una doppia lettura: da un lato, l’impatto corale dell’installazione; dall’altro, l’unicità e la ricchezza espressiva di ciascuna opera, che singolarmente concorre a formare un pubblico immobile, una comunità straordinariamente variegata e viva. Di fronte a questo teatro è esposta una selezione di Maschere sonore di ceramica e gres, realizzate nel 2019, precedentemente esposte in musei e istituzioni europee. Le sculture, allestite come un coro, evocano gli aspetti e le pratiche icono-sonore e rituali proprie della sua ricerca artistica.
Il percorso espositivo comprende anche degli oli su tela della serie Vasi dell’anima (2023), dove il vaso diviene archetipo e simbolo dell’io profondo e metafora della fragilità dell’uomo; e delle opere dalla serie Vasi terrestri (2025), dove l’artista impasta dell’argilla auto-indurente a polvere di argilla, stucco e colla vinilica creando opere bidimensionali ma dall’aspetto fortemente tattile.
Nella mostra Con l’argilla dei nostri corpi l’iconografia dell’artista si sviluppa nella bi e tridimensionalità della pittura e della scultura, dialogando con le qualità plastiche e simboliche della materia per farla convergere nei suoi vettori di ricerca: l’umano, il subconscio, l’istinto e il rito.
L’argilla, materia viva e collettiva, custodisce il corpo e la memoria condivisa.
Nella pratica artistica di Avital, questa materia diventa linguaggio, corpo e rito: segno di un gesto che unisce, eco di un tempo comune. Nel suo silenzio resta la traccia del tocco, fragile e universale.
L’artista
Yuval Avital, nato a Gerusalemme nel 1977 e residente a Milano, è un artista che, attraverso una molteplicità di linguaggi – dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alle installazioni sonore, dalla video-arte alla performance, fino alle composizioni musicali e opere teatrali – crea microcosmi esperienziali contemporanei. I suoi progetti si sviluppano in contesti eterogenei dagli spazi pubblici ai siti archeologici e industriali, dai teatri ai musei mettendo in discussione i confini convenzionali e cristallizzati tra le discipline artistiche.
Nelle sue mostre, installazioni immersive, opere totali, eventi artistici e “rituali” musicali su larga scala, possono trovarsi ballerini, ensemble di musica contemporanea, maestri di antiche culture, individui o comunità, proiezioni video multiple, ambienti tattili e meditativi, strumenti tecnologici avanzati, materiali d’archivio, dati scientifici, sculture sonore, murales site-specific su larga scala e film d’arte.
Le sue opere, presenti in collezioni museali e private, sono state esposte in 26 mostre personali e 13 collettive in musei, fondazioni ed eventi artistici di rilievo, tra cui la Biennale MANIFESTA, la Biennale di Gwangju in Corea, la Biennale Ostrale di Dresda, le Terme di Caracalla a Roma, il LOOP Festival di Barcellona, il Palais de Tokyo, il MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma, la Fondazione La Fabbrica del Cioccolato in Svizzera, il Museo Marino Marini di Firenze, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, il Teatro Regio di Parma, i Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, la Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce e l’Israel Museum di Gerusalemme. Nel 2025 ha presentato due mostre personali in Cina a Pechino e a Gulangyu (Xiamen).
Nel 2022 Avital è stato scelto dal Reggio-Parma Festival per ideare un progetto lungo un anno “Il Bestiario della Terra” composto da quattro mostre monografiche di grandi dimensioni, installazioni e takeover totali dei principali teatri delle due città. L’opera ha coinvolto oltre 500 persone tra istituzioni, associazioni culturali, maestranze artistiche, artigiani, tecnici, danzatori, musicisti e performer.
È autore della più grande installazione sonora della storia italiana ALMA MATER una “foresta” di 1200 mq composta da 140 altoparlanti, proiezioni e luci (Fabbrica del Vapore, Milano, 2015). Una versione site-specific dell’opera è stata presentata nel 2024 all’Israel Museum di Gerusalemme. HUMAN SIGNS è la sua opera globale partecipativa di danza e voce, concepita durante il COVID-19 a partire da marzo 2020, che ha coinvolto oltre 200 artisti provenienti da più di 50 Paesi. È stata presentata digitalmente alla Biennale MANIFESTA 13 di Marsiglia e in una grande installazione durante LOOP Festival: City Screen 2021 di Barcellona.
L’artista è rappresentato in esclusiva mondiale da BUILDING.
Il curatore
Cristiano Leone (Napoli, 1984) è un manager culturale, direttore artistico e ricercatore. Con una formazione in filologia romanza, storia dell’arte e management culturale, ha sviluppato una metodologia critica e rigorosa che alimenta tanto la sua ricerca accademica quanto la sua pratica curatoriale. Il lavoro di Leone mira costantemente a creare ponti tra la creazione artistica contemporanea e il patrimonio storico.
La sua riflessione teorica ha trovato compimento nell’Atlas of Performing Culture (Rizzoli International, 2023), un volume che ridefinisce il ruolo della performance nella costruzione della memoria culturale. La sua ricerca si è distinta anche in ambito filologico, con l’edizione annotata e la prima traduzione italiana della Disciplina clericalis di Pietro Alfonsi (Salerno Editrice, 2009), così come con la monografia Alphunsus De Arabicis Eventibus (Accademia Nazionale dei Lincei, 2011). Inoltre, ha coordinato e curato numerosi cataloghi di arte contemporanea per Electa Mondadori ed è autore di diversi articoli che spaziano tra filologia e storia dell’arte.
Ha insegnato in alcune delle più prestigiose università europee, tra cui l’Université de Namur, la LUISS Guido Carli di Roma e l’Università Bocconi di Milano, e ha collaborato con Sorbonne Université come project manager. Come direttore artistico, ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche e private: tra le altre, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, il Centre des Monuments Nationaux, la Soprintendenza Speciale di Roma – Terme di Caracalla, il Festival Ō del Museo Nazionale Romano, Hermès International ed Hermès Italia, curando progetti che uniscono performance, arti visive, musica, moda, design e letteratura.
Particolarmente significativa è la lunga collaborazione con l’artista multimediale Yuval Avital, che ha dato vita al progetto Lessico Animale: avviato con la mostra Lessico Animale. Prologo (Parma, Reggio Parma Festival), è culminato nella grande installazione e performance Lessico Animale. Mysterion alle Terme di Caracalla.
Oltre agli incarichi curatoriali e manageriali, Leone è membro di varie fondazioni e istituzioni. È esperto per le arti performative presso la Fondazione Nuovi Mecenati dell’Ambasciata di Francia in Italia e fa parte del consiglio del Francis Kurkdjian Endowment Fund. Dal 2023 è Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala di Siena, uno dei più vasti complessi museali d’Europa. Per questa istituzione ha avviato una strategia di rilancio fondata su un nuovo masterplan architettonico che coinvolge tre architetti di fama internazionale per la riconversione degli spazi già restaurati ma ancora inutilizzati, e ha concepito una programmazione artistica e culturale di respiro internazionale.
A ottobre 2025 vince il Cultural Leadership Award, consegnato a Washington DC, nell’ambito dell’Italian Design Week.
BUILDING è un progetto dedicato all’arte nelle sue più varie forme di espressione situato nel centro di Milano. Nata nel 2017 dalla visione di Moshe Tabibnia, BUILDING è incentrata su una ricerca artistica, storica e contemporanea, volta verso una nuova idea di galleria d’arte, in cui cultura e mercato avanzano paralleli.
BUILDING si presenta come una costellazione composta da diversi spazi e progettualità, in cui giovani protagonisti della scena internazionale, artisti affermati e storicizzati, così come artigiani e designer si incontrano in un’ottica di scambio intergenerazionale e sconfinamento di discipline, mirando ad una costante sperimentazione e creazione di cultura.
BUILDING, collocata in via Monte di Pietà 23, ospita nella sua architettura tre progetti espositivi che durante l’anno presentano tre programmazioni autonome: BUILDING GALLERY, è lo spazio espositivo, inaugurato nel 2017, che abita i primi tre piani dell’architettura che l’accoglie e ospita le mostre principali della programmazione annuale della galleria; BUILDING BOX è il progetto espositivo annuale, inaugurato nel 2018 e situato all’interno di due delle vetrine su strada di BUILDING, fruibile dall’esterno 24 ore su 24, 7 giorni su 7 che ospita a cadenza mensile opere legate tra loro da un fil rouge temporale; BUILDING TERZO PIANO, situato al terzo piano, è uno spazio che nasce nel 2023 dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature e la cui identità si svilupperà nel tempo seguendo una programmazione indipendente.
BUILDING TERZO PIANO
BUILDING TERZO PIANO, collocato al terzo piano di BUILDING, in Via Monte di Pietà 23, è uno spazio che nasce nel 2023 dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature, attraverso modalità inedite non sperimentate in BUILDING GALLERY e BUILDING BOX.
La sua identità, volutamente lasciata sfumata, si svilupperà nel tempo, alimentata da mostre e progetti che seguiranno una programmazione indipendente e una differente periodicità rispetto agli altri piani della galleria.