Paesi Miei. Storie e gesti di Una Boccata d’Arte

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ELPIS
Via A. Lamarmora 26, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra è aperta dal mercoledì alla domenica con i seguenti orari:
mercoledì 15.00–22.00
giovedì e venerdì 15.00–20.00
sabato e domenica 12.00–20.00
lunedì e martedì chiuso

Vernissage
05/11/2025

ore 18.30

Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea

Una mostra di Fondazione Elpis in collaborazione con Toast Project.

Comunicato stampa

Fondazione Elpis presenta in collaborazione con Toast Project la mostra collettiva Paesi miei. Storie e gesti da Una Boccata d’Arte. Realizzata con il supporto di Manifattura Tabacchi che la ospita presso i suoi spazi a Firenze la mostra è visitabile gratuitamente dal 6 novembre al 21 dicembre 2025.
La mostra racconta l’esperienza di Una Boccata d’Arte, progetto diffuso di arte contemporanea che dal 2020 invita ogni anno venti artisti a lavorare in altrettanti borghi italiani, uno per ciascuna regione. Il percorso si sviluppa attraverso una selezione di opere prodotte nel corso della sesta edizione, conclusasi lo scorso settembre.

Paesi miei porta per la prima volta fuori dalla sede di Fondazione Elpis, nel cuore della città di Milano, il grande patrimonio raccolto nel corso di queste sei edizioni e, in coerenza con lo spirito che anima Una Boccata d’Arte, nasce grazie a una rete di collaborazioni con altre realtà vocate al contemporaneo, all’interno di un nuovo paesaggio relazionale. Si tratta della prima tappa di una progettualità che intende espandere il racconto decentrato e situato realizzato da Una Boccata d’Arte all’interno di nuovi scenari cittadini e non solo.

Il progetto espositivo trasferisce negli spazi recentemente ristrutturati dell’Edificio B12 le opere, originariamente concepite per piazze, strade e caratteristiche architetture disseminate lungo il paesaggio italiano, da alcuni degli artisti che hanno preso parte alla sesta edizione: Giuseppe Abate, Roberto Casti, Adele Dipasquale, Gabriele Ermini, Bibi Manavi, Qeu Meparishvili e Aiko Shimotsuma. A questa selezione si affianca l’intervento-archivio di Atelier Tatanka che mappa i sei anni del progetto.

Nel passaggio allo scenario urbano e allo spazio espositivo, Paesi miei osserva come questi interventi, nati in stretto dialogo con le comunità locali e frutto di un periodo di residenza dell’artista sul territorio, mantengono una memoria relazionale. Le voci del lavoro collettivo, l’odore del paesaggio e le energie della vita quotidiana persistono nei materiali, nelle storie e nei gesti. Trasferite in mostra, le esperienze conservano tracce dei luoghi da cui provengono e le rilanciano verso un orizzonte futuro: quello di un Paese inteso come rete di economie, gesti e sentimenti.

La mostra si articola per variazioni di scala: dal dettaglio al paesaggio, dall’immagine alla presenza fisica. L’allestimento fa scorrere produzioni e documentazioni sullo stesso piano, come parti di un unico processo d’azione. Ne emergono specifici patrimoni emotivi e culturali. Reperti ceramici, incisioni lignee, icone metalliche, brocche conviviali, suoni e luci rivelano la contemporaneità delle opere e dei territori attraverso gesti e ritualità possibili.

Lungo tutta la sua durata, Paesi miei è animata da due forme di attivazione: la prima consiste nel public program Storie di Una Boccata d’Arte, che coinvolge gli artisti e i curatori. Ogni mercoledì il progetto ospita infatti un incontro che offre esperienze e ricordi con comunità specifiche, quali studenti, futuri operatori culturali, residenti. In programma per giovedì 4 dicembre, l’appuntamento dal titolo Voices – A Più Voci a cura di Threes - collaboratore storico di Fondazione Elpis per la realizzazione di interventi legati al suono nell’ambito di Una Boccata d’Arte - che porta in mostra le performance di Sara Persico e del duo Babau. A questi appuntamenti, si aggiunge poi un palinsesto quotidiano di materiali audiovisivi: film d’artista, video e documentari tratti dalle diverse edizioni del progetto che, proiettati secondo un calendario, restituiscono la dimensione temporale e narrativa propria di Una Boccata d’Arte.

Come il progetto che racconta, Paesi miei si fonda su un’idea di arte situata, radicata nei processi e nei contesti, dove le nuove comunità artistiche s’intrecciano con chi abita i luoghi. Questa dimensione accomuna Fondazione Elpis e Toast Project, entrambe impegnate su diversi livelli a promuovere la pratica artistica come attività necessaria nel tessuto sociale dell’Italia di oggi, e Manifattura Tabacchi stessa, che ospita regolarmente mostre ed esibizioni, offrendo un palinsesto di arte contemporanea volto a favorire la produzione d’arte, attraverso l’incontro e la collaborazione tra artisti e curatori.

FONDAZIONE ELPIS
Fondata nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista, Fondazione Elpis ha come missione il sostegno ai giovani artisti attraverso un programma articolato di mostre, residenze, incontri, laboratori, performance e progetti diffusi e radicati su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo di esplorare aree e scenari al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte contemporanea, Fondazione Elpis mette in dialogo mondi solo apparentemente distanti, intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. Ha sede a Milano, all’interno di un’antica casa di riposo nel quartiere di Porta Romana, oggi spazio dedicato alla sperimentazione artistica e alla ricerca, che promuove modelli di partecipazione e fruizione di pubblici diversi. La sua identità è profondamente legata a Una Boccata d’Arte, progetto attivo dal 2020 in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Un’iniziativa diffusa che ogni anno coinvolge 20 artisti e artiste nella creazione di progetti site-specific in 20 borghi italiani - uno per ogni regione - nati dall’incontro diretto con i luoghi e le comunità locali, che valorizzano il patrimonio culturale del territorio.

TOAST PROJECT
Toast Project è un'organizzazione attiva nella produzione culturale contemporanea. Nato nel 2019 come artist run space, si è evoluto in un centro sperimentale. Oggi gestisce uno spazio espositivo e uno studio program negli atelier di Manifattura Tabacchi a Firenze. Toast lavora con artistə emergenti italiani e internazionali, in dialogo con territori e istituzioni. Contribuisce al radicamento di nuove comunità artistiche a Firenze. Toast è finanziato principalmente attraverso bandi pubblici. È curato da Stefano Giuri e Gabriele Tosi.

A PROPOSITO DI MANIFATTURA TABACCHI
Manifattura Tabacchi a Firenze è uno dei principali progetti di rigenerazione urbana in Italia: i sedici edifici dell’ex fabbrica di sigari, che si sviluppano su un masterplan di 110.000 mq, sono in corso di trasformazione per creare un articolato mix funzionale e un nuovo quartiere contemporaneo per Firenze: un centro fuori dal centro storico e ad esso complementare. All’interno della Factory, polo creativo e workplace all’avanguardia inaugurato ad aprile 2023 nel cuore geografico del complesso, sono già operativi spazi direzionali, retail, caffè e ristoranti che attraggono una comunità internazionale di professionisti che scelgono Firenze come luogo dove vivere e lavorare, in un contesto animato da una community vivace e da spazi eco-friendly, tra cultura, moda, arte e design. Il prestigioso istituto fiorentino Polimoda sta realizzando qui il suo secondo polo cittadino e già accoglie 1.500 studenti internazionali in due edifici storici di oltre 10.000 mq. Inoltre, sono già previste nel corso del 2025 le aperture della sede dell’European Research Infrastructure for Heritage Science (E-RIHS), del nuovo Medical Center di SYNLAB (4.000 mq) e dello studentato Aparto (500 posti letto). Le prime abitazioni di Manifattura Tabacchi, tra loft e appartamenti di design, sono state consegnate ai nuovi residenti e un nuovo progetto residenziale denominato Zenit sarà ultimato per marzo 2026. L’heritage storico è preservato dal Caveau, dove sono conservati oggetti tipologici legati al lavoro delle sigaraie, e dalla toponomastica delle vie e piazze, che rende omaggio alle operaie. Il progetto è promosso dalla joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e da PW Real Estate Fund III LP, un fondo gestito da Aermont Capital. Manifattura placemakers è la società di sviluppo e project management che gestisce l’intero processo. Broker: Savills, CBRE Italy, Progenia.