A Roma crolli alla Torre dei Conti: storia e futuro dell’edificio nel Foro Romano che non è antico romano
L’accaduto porta l’attenzione su uno degli edifici più celebri della Roma medievale, costruito nel 1203 da Papa Innocenzo III Conti di Segni per il fratello Riccardo
                            Lunedì 3 novembre 2025 ci sono stati vari pesanti crolli alla Torre dei Conti, monumento romano attualmente in corso di restauro a Largo Corrado Ricci, tra Via dei Fori Imperiali e Via Cavour, a Roma. Dalle impalcature del cantiere – attivo già dal 2022 per il recupero e la messa in sicurezza dell’edificio – si è staccata una consistente quantità di materiale, sollevando una densa nube di polvere che ha avvolto l’intera area. Poche ore dopo, un secondo distacco dal tetto ha provocato un nuovo cedimento e un’altra coltre di detriti. Ci sono state anche conseguenze per alcuni operai che erano a lavoro o impegnati nei soccorsi.
La storia della Torre dei Conti a Roma
Il crollo porta così l’attenzione su uno degli edifici più celebri della Roma medievale, costruito nel 1203 da Papa Innocenzo III Conti di Segni per il fratello Riccardo. La Torre dei Conti, che in origine raggiungeva la ragguardevole altezza di circa 60 metri d’altezza, dominava il paesaggio urbano come una vera e propria cittadella fortificata nel cuore dei Fori, e il rivestimento in travertino, asportato nel Cinquecento per la costruzione di Porta Pia, le valse l’appellativo di Torre Maggiore, per la sua imponenza che colpì anche il Petrarca, che la definì “turris illa toto orbe unica”, ossia unica in tutto il mondo. Tuttavia, negli anni, la Torre conobbe anche secoli di abbandono, preceduti dal terremoto del 1349 che ne compromise gravemente la struttura riducendone l’altezza. Successivamente, tra il Seicento e l’Ottocento subì nuovi danni e modifiche, finché l’apertura di Via Cavour e, in epoca fascista, di Via dei Fori Imperiali, la rese un monumento isolato, tra il traffico e i resti antichi del Foro della Pace.

Il Novecento e la Torre dei Conti
Arrivando alla storia contemporanea, nel 1937 la Torre fu donata da Mussolini alla Federazione Nazionale Arditi d’Italia, che vi stabilì la propria sede. Un anno dopo, gli ambienti sotterranei, ricavati nell’esedra del Foro della Pace, furono trasformati nel mausoleo del generale Alessandro Parisi, presidente della Federazione. Dopo un’altra lunga fase di abbandono, la Torre è tornata nel 2022 al centro di un grande progetto di restauro e rifunzionalizzazione, previsto fino a giugno 2026 con fondi PNRR.
I lavori per il recupero e la messa in sicurezza della Torre dei Conti
L’intervento, coordinato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, prevede il recupero strutturale e conservativo dell’edificio, il consolidamento della parte ipogea e la messa in sicurezza complessiva. L’obiettivo? trasformare la Torre dei Conti in sede museale dedicata alle fasi più recenti dei Fori Imperiali e in Centro Servizi dell’Area Archeologica Centrale, uno spazio capace di connettere la storia millenaria del luogo con una nuova funzione culturale e pubblica. Infatti, per oltre quindici anni, dal 2006, la Torre era rimasta inutilizzata dopo lo sgombero degli uffici pubblici che vi avevano sede. L’assenza di manutenzione aveva aggravato il degrado delle strutture e degli interni, rendendo urgente un intervento complessivo. “Seguiamo gli sviluppi e il lavoro di Ares 118 a seguito del crollo della Torre dei Conti ai Fori imperiali a Roma. A nome mio e della Regione Lazio esprimo la più sentita vicinanza all’operaio gravemente ferito oggi nel cantiere della Torre dei Conti e agli altri lavoratori coinvolti nel crollo. Seguiamo con apprensione gli sviluppi. Ringraziamo i Vigili del Fuoco e gli operatori sanitari per il lavoro che stanno svolgendo in questi minuti”. Scrive il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sul suo profilo Facebook.
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