La fiera d’arte contemporanea Paris Internationale dopo 10 anni a Parigi arriva anche a Milano

L'importante rassegna che si tiene a Parigi durante Art Basel ad aprile 2026 arriverà a Milano durante miart. "Abbiamo scelto la città perché ha una vita cultura perfetta per il nostro target", spiegano gli organizzatori

Dopo 10 anni a Parigi, la fiera d’arte contemporanea Paris Internationale apre per la prima volta fuori dalla Francia e lo fa in Italia, a Milano: ad aprile 2026 si terrà la prima edizione non parigina di Paris Internationale, a Milano durante l’art week primaverile della città in corrispondenza con la fiera miart
Nata come canonica fiera collaterale per dare spazio a gallerie indipendenti e di ricerca che non avevano avuto possibilità o non avevano voluto accedere alla fiera principale (che all’inizio era la vecchia FIAC, oggi è invece Art Basel), Paris Internationale è diventata anno dopo anno un riferimento per la qualità della proposta, gli allestimenti sfidanti (negli ultimi anni firmati da studi di architettura particolarmente ispirati), la capacità di fare comunità e le location di volta in volta sempre più interessanti. 

Paris internationale 2024 - Parigi. Foto di Massimiliano Tonelli
Paris internationale 2024 – Parigi. Photo Massimiliano Tonelli

L’identità della fiera Paris Internationale

In questi dieci anni infatti Paris Internationale ci ha abituati a esplorare struggenti palazzi storici, vecchie redazioni, studi d’artista, edifici semi abbandonati da recuperare oppure spazi ex industriali in attesa dello sviluppo immobiliare di turno. Per quest’anno la fiera si terrà in 5mila mq sugli Champs Elysées sempre disegnati dallo studio Christ&Gantenbein. Come di consueto ampio spazio a una libreria interna alla fiera, a un caffè e a un public program di talk, incontri e presentazioni. Tutti contenuti che saranno replicati a Milano nella primavera prossima.

La fiera (diretta sin dall’inizio da Silvia Ammon) è stata fondata nel 2015 da tre gallerie: Crèvecoeur, Gregor Staiger e CiacciaLevi. Queste ultime due con sede anche a Milano. “Milano sarà la nostra nuova sede, saremo sempre noi anche se saremo supportati da un team italiano naturalmente” spiega Nerina Ciaccia della galleria CiacciaLevi “e stiamo cercando uno spazio che sia adatto alla nostra identità ma che rifletta anche e soprattutto l’identità di Milano come sempre abbiamo fatto a Parigi. Del resto” continua Ciaccia “siamo qui per restare, non vogliamo fare un’edizione spot ma stabilirci a Milano e creare qui una nostra community di persone che condividono un certo modo di fare mercato e fare fiera”. 

Paris Internationale 2019. Foto dalla fiera a Parigi
Paris Internationale 2019

“Ecco perché abbiamo scelto di portare la nostra fiera a Milano”

La fiera sarà seguita anche da una squadra italiana sovrintesa alla società Artsfor di Camilla Invernizzi e dunque si doterà di un nucleo operativo locale. Resta da capire perché la scelta di Milano e non di uno sbarco magari a Londra, a Berlino o nella ruggente Spagna. “Non ha avuto alcun impatto l’IVA al 5% sulle opere d’arte o il fatto che Milano si stia riempiendo di ricconi grazie alla tasse ridotte per i grandi capitali. Ci ha convinto soprattutto la vita culturale di Milano: la sua capacità di mescolare teatro, musica, design e moda. È il contesto perfetto per una rassegna come la nostra” spiega ancora Nerina Ciaccia. E le dimensioni? Sarà una piccola fiera o già una rassegna grandina come quella di Parigi? “Puntiamo a stare nelle dimensioni di Parigi, in fondo siamo sempre una piccola fiera, non abbiamo mai superato le 70 gallerie e puntiamo a evitare con forza la sensazione di ‘fatica da fiera’ che è molto comune visitando le rassegne da 100, 200 o 300 espositori“.

Paris Internationale arriva a Milano. Le dichiarazioni dell’assessore Sacchi

Fiera Milano, organizzatrice di miart, recepisce l’arrivo di Paris Internationale a Milano come “un’ulteriore conferma del ruolo sempre più centrale che la nostra città sta assumendo nel panorama dell’arte contemporanea europea“. Ma anche l’amministrazione cittadina è ben lieta di commentare il risultato: “Accogliere a Milano durante l’art week una rassegna come Paris Internationale significa confermare un dialogo tra città europee e tra comunità culturali. Ed è una certificazione del lavoro fatto fino ad oggi. Oggi in città contiamo su una filiera solida con attori come gallerie, fondazioni, artisti e istituzioni che lavorano in maniera sinergica e sono entusiasta che Paris Internationale abbia scelto la nostra città, è davvero un segnale di fiducia e di considerazione verso Milano” dice Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Milano, che nei suoi anni di governo (dal 2021 a oggi) ha avuto l’opportunità di gestire una significativa internazionalizzazione della città fatta soprattutto di nuovi imprenditori e galleristi intenzionati a mettere un piedino a Milano. E avanti il prossimo.

Massimiliano Tonelli

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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