Paolo Consorti – Buono Bello e… Benedetto
Paolo Consorti, affermato artista sanbenedettese, torna nella sua città dopo 25 anni con una mostra ad hoc: “Buono Bello e… Benedetto”, un ciclo di opere creato appositamente per l’occasione, con un protagonista assoluto: San Benedetto Martire, patrono della città.
Comunicato stampa
Paolo Consorti, affermato artista sanbenedettese, torna nella sua città dopo 25 anni con una mostra ad hoc: "Buono Bello e… Benedetto", un ciclo di opere creato appositamente per l’occasione, con un protagonista assoluto: San Benedetto Martire, patrono della città.
La mostra, sostenuta dal Comune di San Benedetto e curata da Gloria Gradassi e Gino Troli con un testo di Cecilia Casadei, verrà inaugurata il 6 agosto e sarà visitabile fino al 19 ottobre, come evento espositivo clou dell’anno. Saranno presenti il Sindaco Antonio Spazzafumo e l’Assessore alla Cultura Lia Sebastiani al Vernissage in Palazzina.
Il Santo appare nell’opera di Consorti come una statua animata, che si muove nello scenario di una San Benedetto i cui simboli sono raccontati con devozione ed ironia.
San Benedetto è rappresentato in primo luogo come patrono dell’accoglienza e della solidarietà. Nell’immagine manifesto della mostra è attorniato da bambini bianchi e neri che lo accompagnano in una traversata gioiosa delle vie cittadine, tra le palme, con i gatti del molo sud e i pesci nella cesta della bici.
Irriverente? No, vero. San Benedetto racconta l’anima del luogo, tra solidarietà, tradizioni, devozione e apertura verso il futuro.
In altre immagini il Santo appare come un’icona moderna in una tempesta psichedelica tra le palme e con la famosa gatta Mamy del molo sud in mano, in un tempo eterno e siderale. Bellezza pop e cristiana insieme, in un equilibrio che non intende dissacrare ma trovare lo spazio del sacro nel presente.
E ancora San Benedetto, bellissimo, che surfa per salvare i bimbi dalle onde del mare, è un invito a riscoprire il sacro nel donarsi all’altro, nella scelta di vivere superando gli egoismi.
Paolo Consorti nelle azioni del Santo, Buono Bello e Benedetto, racconta una storia eterna, che l’agiografia colloca nel 300 d.c., portandola nel presente. E’ la storia di un giovane soldato romano che muore per un’idea e che ancora oggi vive nel ricordo e nella devozione popolare. Un incoraggiamento a credere che siamo anche spirito e ad agire per le cause in cui crediamo superando il limite di noi stessi nella quotidianità delle cose semplici: il lavoro, la pesca, il gioco, il mare, un gatto, una passeggiata, il paesaggio marino. Benedetto ci invita a seguirlo e a riconoscere soprattutto la prossimità di chi ha bisogno di un sorriso per sentirsi accolto o di un aiuto concreto per sopravvivere.
La mostra è una dedica alla città da parte di Paolo Consorti che con una narrativa nuova visualizza l’anima di San Benedetto, tra tradizione e futuro.
Lo fa con una cifra stilistica peculiare, ovvero l’attitudine a rileggere i temi della tradizione in chiave innovativa, in una sorta di processo di ri-generazione che reinterpreta soggetti e storie appartenenti alla cultura collettiva.
La rilettura delle vite dei santi è stata già oggetto del lavoro di Consorti a partire dal 2011, anno in cui Elio delle storie tese ha dato avvio al ciclo consortiano “ Rebellio Patroni” con opere e performance dell’artista alla Biennale di Venezia.
Molteplici sono state poi le tappe del suo tour italiano dei santi che ha toccato diverse città, tra performance e mostre, tra cui Milano, Napoli, Venezia e Bari.
Con Buono Bello e Benedetto Paolo Consorti torna alle sue origini, con un tocco in più di affettività che aggiunge alla sua arte, già celebrata in gallerie e musei italiani e internazionali, una leggerezza inedita ed irripetibile.