A Philadelphia spunta un parco dedicato al grande artista Alexander Calder: apre a settembre

Si tratta dei Calder Gardens e nascono dalla collaborazione tra lo studio di architettura Herzog & de Meuron e il paesaggista olandese Piet Oudolf. L'inaugurazione è attesa per settembre 

Uno spazio dove arte, architettura e natura convivono: così potremmo descrivere i Calder Gardens, il primo sito interamente dedicato all’arte di Alexander Calder (Lawnton, 1898 – New York, 1976) che inaugurerà il 21 settembre a Philadelphia, sulla Benjamin Franlin Parkway. Il progetto vede la collaborazione dello studio di architetti Herzog & de Meuron (vincitore del prestigioso Premio Pritzker nel 2001) e il paesaggista olandese Piet Oudolf, dove le opere dell’artista statunitense ospitate dialogheranno con la natura e l’architettura. 

I Calder Gardens a Philadelphia 

Realizzato appositamente per la celebrazione delle opere di Alexander Calder, i Calder Gardens intendono accompagnare il pubblico in una intima e contemplativa, distaccandosi dalla frenesia metropolitana. Lo spazio espositivo (di oltre 1600 mq) porta la firma degli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron ed è contraddistinto da un rivestimento metallico che mette in dialogo la struttura architettonica con l’ambiente esterno. Le gallerie interne ospiteranno a rotazione le opere dell’artista provenienti dalla Calder Foundation di New York.  L’esterno, invece, curato dal paesaggista Piet Oudolf, sarà abitato da piante e fiori autoctoni che entreranno in dialogo con l’edificio e le opere di Alexander Calder. 

Le attività dei Calder Gardens a Philadelphia 

Una serie attiva animeranno i Calder Gardens con concerti, conferenze, proiezioni, spettacoli, letture e altre attività, tutte curate da Juana Berrio (già consulente curatoriale per la sostenibilità presso il Whitney Museum of American Art a New York), nominata Marsha Perelman Senior Director of Programs. 

Calder Gardens: un’istituzione culturale dedicata all’introspezione

“Calder Gardens è un tipo completamente nuovo d’istituzione culturale incentrata sull’introspezione e sulla crescita personale attraverso l’arte e le idee di mio nonno, uno degli artisti più influenti dell’era moderna”, così si è espresso Alexander S. C. Rower, nipote dell’artista, presidente della Calder Foundation e membro del comitato curatoriale di Calder Gardens. “La competenza e l’ampia esperienza interdisciplinare di Juana Berrío, modellata da apertura, compassione e curiosità, la rendono ideale per questo ruolo essenziale a Calder Gardens. Non vediamo l’ora di essere ispirati dalla sua programmazione dinamica e inaspettata”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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