Ed Atkins – The Sun

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO SOCIALE
Via Vincenzo Bellini, 3, 22100 , Como, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
15/07/2025

ore 19

Artisti
Ed Atkins
Generi
performance - happening

The Sun, una performance di Ed Atkins organizzata da Fondazione Antonio Ratti presso il Teatro Sociale di Como.

Comunicato stampa

In occasione di Low Realisms, la XXIX edizione dello storico programma di residenze CSAV - Artists’ Research Laboratory della Fondazione Antonio Ratti, il Visiting Artist Ed Atkins presenterà la performance The Sun presso il Teatro Sociale di Como, in via Vincenzo Bellini 3, martedì 15 luglio alle 19:30.

In questa performance Ed Atkins recita una poesia di Gilbert Sorrentino, The Morning Roundup (1971), inframmezzandola con delle canzoni. The Morning Roundup è una poesia che esprime la frustrazione per la finitudine di tutte le cose e per la promessa del linguaggio - inevitabilmente disattesa - di offrire conforto o rimedio. La brevità del componimento e la sua ripetizione estremizzano l'esperienza di frustrazione, perché ogni volta che Atkins lo recita si muove sempre più lontano dall'intento - fallito - di comunicare un sentimento: il tempo, l'amore, il passato; ciò che è andato via per sempre. C'è solo la poesia, e poi ci sono le canzoni.

Per Low Realisms, Ed Atkins guiderà lɜ 17 artistɜ partecipanti lungo un programma di laboratori, letture, osservazioni, discussioni e performance attorno al tema del realismo artistico, considerando le sue configurazioni meno battute e più contorte. A partire dal presupposto - sul quale poter discutere - che il realismo colloquiale tende al pessimismo e alla depressione, Atkins e lɜ suɜ ospiti tracceranno un percorso puntuativo attraverso il realismo storico, il naturalismo, la naturalezza e l'esistenzialismo, per poi rivolgersi ai realismi sporchi, banali, anti-illusori, postmoderni, minimalisti e sottrattivi - realismi che sono eccessivamente artificiali, ma che sembrano essere eccezionalmente vicini alla vita, reali, proprio in virtù della loro artificialità.

Il realismo è spesso tendenzialmente pessimista. La dichiarazione di una realtà non idealizzata sembra essere in verità un idealismo pessimista. Che aspetto può avere, allora, un realismo contemporaneo e non idealizzato nell'arte? Che ruolo giocano il pessimismo e l'ottimismo nel determinare quanto sia realistica la rappresentazione della realtà? E le dinamiche di virtuosismo e impoverimento impiegate dall'artista? La profondità corrisponde sempre alla verità? La verità dovrebbe essere presa alla lettera? Gli abiti sono infidi? Questa superficie liscia, che è qui davanti a tutti, è forse meno realistica della copiosa, sconosciuta massa torbida che le sta sotto? Il conflitto è intrinseco al realismo drammatico? La nitidezza è una truffa? Cosa potrebbe comportare una visione espansa del realismo digitale?

-Ed Atkins

Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti su prenotazione obbligatoria.
Per info e prenotazioni: [email protected]

Ed Atkins è un artista inglese che abita a Copenaghen, noto soprattutto per i suoi video realistici generati al computer che espongono e analizzano grazie alla profanità del loro artificio dei sentimenti altrimenti inaccessibili. Ha realizzato mostre personali in spazi, tra gli altri, quali la Tate Britain di Londra, la Kunsthaus di Bregenz, il Martin-Gropius-Bau di Berlino, il Castello di Rivoli di Torino, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e la Serpentine Gallery di Londra. In occasione della mostra antologica alla Tate Britain ha presentato il suo primo lungometraggio, Nurses Come and Go, but None for Me, co-autorato e diretto con Steven Zultanski. Il suo primo libro di non-fiction, Flower, pubblicato lo scorso aprile, ha fatto seguito a due precedenti libri di poesia in prosa, Old Food (2019) e A Primer for Cadavers (2016) tutti editi da Fitzcarraldo Editions.

Ideato e diretto da Annie Ratti dal 1995, lo CSAV - Artists’ Research Laboratory - quest’anno giunto alla XXIX edizione - è uno spazio dedicato alla ricerca e nel campo pratico e teorico delle arti visive. Il progetto mira ad espandere la conoscenza di giovani artistɜ provenienti da tutto il mondo, adottando un approccio sperimentale. Distaccandosi dalle tradizionali metodologie dell’insegnamento, lo CSAV privilegia l’improvvisazione, il dibattito e la crescita personale. Sono circa 20 lɜ giovani artistɜ internazionali che, selezionati da una giuria, risiedono a Como ogni anno a luglio per circa 3/4 settimane. Insieme all’artista ospite, sceltə per guidare il programma, lɜ artistɜ creano e organizzano un workshop con l'obiettivo di approfondire la loro conoscenza nel campo delle arti visive e di agevolare un dialogo tra lɜ partecipanti e l’ambiente circostante. Il corso include numerosi dibattiti, seminari, workshop, conferenze ed incontri con artisti, critici ed esperti di ambiti diversi. Gli artisti invitati dello CSAV sono stati: Joseph Kosuth (1995), John Armleder (1996), Allan Kaprow (1997), Hamish Fulton (1998), Haim Steinbach (1999), Ilya Kabakov (2000), Marina Abramovic (2001), Giulio Paolini (2002), Richard Nonas (2003), Jimmie Durham (2004), Alfredo Jaar (2005), Marjetica Potrč (2006), Joan Jonas (2007), Yona Friedman (2008), Walid Raad (2009), Hans Haacke (2010), Susan HIller (2011), Liliana Moro (2012), Matt Mullican (2013), Tacita Dean (2014), Yvonne Rainer e Andrea Kleine (2015), Renée Green (2016), Hannah Black, Michael Dean, Russell Haswell e Karl Holmqvist (2017), Christina Mackie (2018), Ei Arakawa e Nora Schultz (2019), John Knight (2022), Hilary Lloyd (2023), Ibon Aranberri (2024).