Jelena Tomašević – Staring at the Sun

L’artista, che ha rappresentato il Montenegro alla 51. e 59. Biennale di Venezia, interpreta gli spazi della galleria attraverso un progetto essenziale di natura installativa e di dichiarata matrice post-concettuale.

Comunicato stampa

Artopia è lieta di inaugurare, giovedì 5 giugno, la mostra personale di Jelena Tomašević (Podgorica, 1974), visitabile fino al 18 luglio. L’artista, che ha rappresentato il Montenegro alla 51. e 59. Biennale di Venezia, interpreta gli spazi della galleria attraverso un progetto essenziale di natura installativa e di dichiarata matrice post-concettuale.

Il lavoro dell’artista, tanto scarno nella presentazione quanto intenso nel contenuto e denso di domande verso lo spettatore, è pervaso da una dimensione onirica, a volte claustrofobica, in cui il sentimento dominante è la sospensione di qualunque giudizio. Il titolo stesso della mostra, Staring at the Sun, suggerisce un’emozione precisa, quell’attimo in cui il tempo si ferma, la vista si acceca e si rimane sospesi in un limbo dove la vita pare consumarsi nell'attesa. “Staring at the Sun è una meditazione silenziosa, l’invocazione di un universo disfatto e re-immaginato. Non un mondo post-apocalittico, ma post-antropocentrico, non un'elegia, ma il mormorio dell’inizio sussurrato tra i detriti della fine. In questo spazio, la fine non è né temuta né vissuta con angoscia: viene osservata, ispirata e lasciata fiorire.” scrive Tomašević.

Jelena Tomašević trasforma lo spazio espositivo in un personale mondo in miniatura, attraverso un inedito corpus di opere che, articolandosi su differenti livelli linguistici, stilistici, formali e di contenuto, agisce come un unico dispositivo. Tre cuscini candidi, nella navata centrale, alludono ad un mondo infantile e sognante. Su di essi l’artista imprime formule ed equazioni matematiche che rappresentano la direzione del vento o la polarizzazione del sole, a ribadire che la fisica e le sue regole possono, sì, misurare i fenomeni naturali, ma sono le loro manifestazioni ad ispirare stupore e poesia. A parete i disegni tridimensionali, sospesi a undici centimetri esatti dalla parete, fluttuano silenziosi, svincolati da ogni funzione o cronologia. Le opere raccolgono i resti di un tempo passato: frammenti di natura e di architettura, reperti anatomici e strumenti dimenticati. Oggetti diversi, con prospettive e funzioni eterogenee, vengono riuniti e utilizzati insieme in uno spazio comune e condiviso, oltre i confini del foglio. Ed ancora afferma Tomašević: “Ogni opera d'arte, realizzata su carta ecologica fatta a mano con semi di piante incorporati, non è semplicemente un oggetto, ma un potenziale. La vita dorme nelle sue fibre. Quando si abbandonano agli elementi naturali – terra e pioggia, tempo e decomposizione – questi delicati manufatti possono dare vita a fiori selvatici, erbe e persino alberi. Qui, la carta non è un semplice supporto ma un polmone vivo.” Ai lati due lenti di ingrandimento prolungano il disegno, una sorta di “terzo braccio”, un'estensione della mano e della vista, un ausilio per ottenere più stabilità e precisione. Nella sala video retrostante due proiezioni simultanee danno vita a scene sospese tra realtà e finzione, un teatro realistico fatto di elementi fantastici e surreali.

La mostra di Tomašević ad Artopia ricostruisce una realtà parallela, un mondo post-umano che, nella tensione tra reale ed onirico, apre ad un nuovo possibile inizio, alla ricomposizione di nuovi spazi dopo la fine di tutto. Staring at the Sun propone un cambio di prospettiva e ci ricorda che l’uomo non è altro che una figura di passaggio.

L’artista sarà presente durante l’opening.