The Essence of Water

Dopo la mostra del 2012 ‘Il sogno dell’acqua’ a Palazzo Lascaris a Torino e ‘The Touch of Water’ del 2016 al Castello di Rapallo e alle Monterosa Terme di Champoluc, il gruppo ArtMoleto torna a proporre il tema dell’acqua nella veste di ‘The Essence of Water.
Comunicato stampa
Dopo la mostra del 2012 ‘Il sogno dell’acqua’ a Palazzo Lascaris a Torino e ‘The Touch of
Water’ del 2016 al Castello di Rapallo e alle Monterosa Terme di Champoluc, il gruppo
ArtMoleto torna a proporre il tema dell’acqua nella veste di ‘The Essence of Water’
Partecipano gli artisti: Giò Bonardi, Ilenio Celoria, Anne Conway, Piero Ferroglia, Roberto
Goffi, Michelle Hold, Joy Moore, Olav Nietzer, Nina Schipoff, Gabriela Schweizer, Giovanni
Tamburelli, Bona Tolotti e Alexandra Winterberg.
Federica Mingozzi scrive :
“Dalla terra nasce l’acqua/dall’acqua nasce l’anima.../è fiume, è mare, è lago, stagno,/
ghiaccio e quant’altro..../è dolce, salata, salmastra,/è luogo presso cui ci si ferma e/su cui
si viaggia,/è piacere e paura,/nemica ed amica,/è confine ed infinito,/è cambiamento e
immutabilità,/ricordo ed oblio”.
Con questi versi Eraclito, filosofo vissuto tra il VI e il V secolo a.C. ad Efeso, parla nei
suoi Frammenti dell’acqua, elemento fondamentale per la vita umana. Punto di partenza
del suo omaggio all’elemento naturale è la consapevolezza che l’uomo dipenda
dall’acqua, da cui “nasce l’anima”. Nell’antichità l’anima non era da intendersi in senso
religioso, quanto piuttosto come principio vitale che permetteva l’esistenza; l’acqua,
dunque, era considerata creatrice del mondo.
Tenendo saldo questo presupposto gli artisti di ArtMoleto hanno condotto una riflessione
su questa tematica, partendo da un titolo di evidente suggestione: The Essence of Water.
Il percorso che li ha visti impegnati ha richiesto un’avveduta ricerca da parte di ognuno di
loro, nella consapevolezza che esiste un’oggettiva difficoltà nel rappresentare visivamente
ciò che è essenza: per sua natura, questo concetto rimanda a qualcosa di immateriale e,
unito all’idea di acqua, diviene ancora più indefinito. Nonostante questo, però, sono riusciti
a far emergere nelle loro opere quanto insito nel titolo mantenendo una spiccata
individualità, segno delle differenze che li accomunano nella reciprocità di contenuti.
È così che l’acqua, la terra, la natura si fanno immagine, grazie agli artisti di ArtMoleto,
che paiono farsi portavoce delle parole di Lao Tzé che, nel VI secolo a.C., ha
detto “Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli, essa scorre. Trova una diga, allora si
ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno
tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al
mondo di più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente
può essere più forte di lei” ed è questa la lezione che da loro dobbiamo apprendere.
“ArtMoleto, un gruppo eterogeneo di artisti che, anche in questa occasione, ha saputo
guardare all’altro in virtù di una necessità impellente: dare risposte all’essere umano in
questo momento di estrema difficoltà, nel quale la tendenza è nascondere la fragilità. Loro
invece ci insegnano a non temerla, anzi a conoscerla, per farla diventare parte di quel
processo di umanità che ci è proprio”