A Venezia da 10 anni c’è un bacaro che fa mostre d’arte di qualità. Intervista alla curatrice

In Fondamenta della Misericordia a Venezia c’è un Vino Vero, un bacaro dove tra cicchetti e vini naturali vengono organizzate tante mostre. Abbiamo parlato con la curatrice e fondatrice Mara Sartore

In Fondamenta della Misericordia esiste il bacaro che non t’aspetti: fondato nel 2014 da Mara Sartore assieme a Matteo Bartoli, Vino Vero è specializzato in vini naturali, cicchetti di ogni genere e adesso anche in mostre d’arte. Abbiamo parlato con la curatrice Mara Sartore che ci ha raccontato tutto del progetto espositivo “Vetrina” realizzato in collaborazione con la società Lightbox.

A Venezia da 10 anni c’è un bacaro che fa mostre d’arte di qualità. Intervista alla curatrice
Vino Vero, Venezia, 2023

Il progetto espositivo di Vino Vero a Venezia

Il progetto espositivo ‘Vetrina’ è nato nel 2021” racconta Mara Sartore ad Artribune, “dove a cadenza trimestrale sono stati presentati lavori site-specific di dieci artisti. Lo spazio è quello della vetrina del wine club, affianco a Vino Vero, dove organizziamo diverse degustazioni ed eventi”. “La sfida”, continua, “è dunque, quella di presentare opere d’arte in uno luogo limitato e a diretto contatto con il pubblico. Il luogo diventa così parte integrante dell’opera artistica in sé e non più solo un luogo espositivo destinato alla vendita”.

Il ciclo di mostre 2021-2023 da Vino Vero

Il primo ciclo è stato inaugurato nel 2021”, continua Sartore, “ed è stato indagato il tema della natura: si tratta di un concetto che ritorna spesso nel nostro lavoro inevitabilmente sempre a contatto con il mondo vitivinicolo naturale. Gli artisti presentati sono stati: Cosima Montavoci, Lorenzo Passi, Marie Denis, Elham M. Aghili, Matilde Sambo, Ignazio Mortellaro, Lilla Tabasso, Lupo Borgonovo, Fabio Roncato e Giorgia Severi. Inoltre, dopo due anni di mostre conclusosi alla fine del 2023, è stato realizzato il catalogo ‘Vetrine’ in collaborazione con Lightbox”. Per il nuovo ciclo inaugurato a febbraio, continua Sartore, “abbiamo deciso di affrontare il tema dell’attivismo ospitando i lavori di tre artiste donne Loredana Longo, Stefania Galegati, attualmente in esposizione fino al 22 settembre 2024 – e Paula Valero che con il loro lavoro hanno sempre dato spazio a una riflessione sul mondo contemporaneo”.

A Venezia da 10 anni c’è un bacaro che fa mostre d’arte di qualità. Intervista alla curatrice
Bea Vita, Venezia, 2024. Ph. Anna Lott Donadel

L’Osteria Bea Vita a Venezia

Ma il progetto non si ferma qui. “A pochi passi da Vino Vero, in Fondamenta degli Ormesini”, continua Sartore, “abbiamo riaperto a maggio l’osteria storica Bea Vita. Si tratta di un ristorante, ma forse potremmo definirlo più come un centro culturale che si apre a diverse contaminazioni: tra musica, con l’organizzazione di eventi con Dj set, tra presentazioni di libri, serate a tema e mostre d’arte. A settembre poi sveleremo un programma ricco d’incontri. A differenza di Vino Vero, in cui la scelta di vini naturali è molto più vasta, abbiamo voluto prendere una direzione differente allargando la nostra offerta con cocktail e una cucina tradizionale che strizza l’occhio alla contemporaneità”. Come primo artista, per inaugurare lo spazio, è stato scelto Michele Bubacco, “con un progetto espositivo intitolato ‘TOHOTTOHOT’, in mostra fino al 21 ottobre 2024, con una selezione di lavori sui temi della convivialità, dello scambio e del dialogo. D’altronde, questa, è l’essenza di Bea Vita”. Nota a margine: sia da Bea Vita che da Vino Vero si beve e si mangia molto bene.

Valentina Poli

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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