Trattiamo la cultura almeno come i grandi elettrodomestici. Federculture non molla la presa: niente ferie, il presidente Grossi a Palazzo Chigi per pressare il governo sulle questioni vitali

Inserire nel “decreto occupazione” una norma a sostegno dello start up di imprese giovanili che ne favorisca l’affidamento in gestione di beni, attività e servizi culturali, attraverso convenzioni con la pubblica amministrazione e nella cornice di un Albo da istituire presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È ormai agosto, Federculture non […]

Inserire nel “decreto occupazione” una norma a sostegno dello start up di imprese giovanili che ne favorisca l’affidamento in gestione di beni, attività e servizi culturali, attraverso convenzioni con la pubblica amministrazione e nella cornice di un Albo da istituire presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È ormai agosto, Federculture non va in ferie? No che non ci va: anzi, il presidente Roberto Grossi – fresco di nomina anche a presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma – ha appena incontrato a Palazzo Chigi Fabrizio Pagani, consigliere del Presidente del Consiglio Enrico Letta, discutere i temi della cultura e le proposte di Federculture per il settore.
Oltre alla sollecitazione che anticipavamo sopra, si è parlato della previsione di una norma fiscale che consenta la detraibilità delle spese per la fruizione di cultura – come già previsto relativamente all’acquisto di beni per la casa come i grandi elettrodomestici – al fine di sostenere i consumi delle famiglie e rilanciare il sistema dell’offerta culturale. Grossi ha infine richiamato l’urgenza di superare una volta per tutte le norme che in base alla “spending review” vincolano l’autonomia e la capacità operativa delle imprese culturali. “Siamo ancora in tempo per risalire la china e recuperare la competitività perduta della nostra produzione artistica, creativa e culturale. Ma occorrono scelte immediate”, ha commentato Grossi.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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