La Sceicca da un miliardo di dollari (all’anno). È il Qatar il regno mondiale del collezionismo d’arte: tutto nelle mani di Sheika al Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, ecco i numeri

Nuovi ricchi cinesi, magnati russi, tycoons americani, arrembanti imprenditori latinoamericani? Briciole, oggi il collezionismo internazionale top level ha uno ed un solo nome: Qatar. Si sapeva da tempo che la famiglia reale dell’Emirato fosse fra i maggiori investitori del circuito: ma ora il New York Times ha voluto andare a vedere “quanto” lo fosse, giungendo […]

Nuovi ricchi cinesi, magnati russi, tycoons americani, arrembanti imprenditori latinoamericani? Briciole, oggi il collezionismo internazionale top level ha uno ed un solo nome: Qatar. Si sapeva da tempo che la famiglia reale dell’Emirato fosse fra i maggiori investitori del circuito: ma ora il New York Times ha voluto andare a vedere “quanto” lo fosse, giungendo a risultati impressionanti. Solo la Sheika al Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, presidente della Qatar Museums Authority e sorella del nuovo emiro del Qatar, stando a quanto scrive il quotidiano, ha un bilancio per le acquisizioni che gli esperti stimano in 1 miliardo di dollari all’anno.
Alcune delle sue “performance”? Tutti acquisti record, ovviamente: dai 70 milioni di dollari per White Center di Rothko nel 2007, al Pills Cabinet di Damien Hirst per oltre 20 milioni (sempre nel 2007, record per un artista vivente), al fantasmagorico affaire privato – avvolto da un alone di mistero – dei Giocatori di carte di Cézanne si dice pagati nel 2011 250 milioni di verdoni. Che sarebbe di gran lunga il prezzo più alto mai pagato per un dipinto. Delle raccolte farebbero parte anche capolavori moderni e contemporanei di Francis Bacon, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.
Giusto per dare un termine di paragone, Museum of Modern Art di New York, per esempio, ha speso 32 milioni di dollari per acquisizioni nell’anno fiscale che si è concluso nel giugno 2012, il Metropolitan 39 milioni.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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