Disorientarsi nell’esistenza. Maurizio Nazzaretto a Genova

Palazzo Ducale, Genova – fino al 28 agosto 2016. Una sua scultura monumentale segnerà il porto antico di Genova: dopo "Ulisse e la Nave Cavallo", Palazzo Ducale dedica a Maurizio Nazzaretto una mostra che ripercorre i recenti lavori di un artista che, fin dagli Anni Novanta, riflette – non senza metafore ironiche – sulla condizione umana.

Le diciotto installazioni sono disseminate negli spazi della Sala del Maggior Consiglio, tra decorazioni settecentesche e lampadari di cristallo. La sontuosità contrasta con un allestimento basato sull’uso dei tubi da cantiere per inquadrare le opere – dalle quali traspaiono echi dell’Arte Povera – nell’intento di rendere il concetto di “mappa urbana” ricorrente nei primi bassorilievi di Maurizio Nazzaretto (Genova, 1950), che si incontrano dopo aver varcato la soglia.
Il lavoro dell’artista genovese ruota attorno all’esistenza in un contesto urbano ostile e claustrofobico, dove non esistono vie di fuga – nemmeno quelle della religione, dell’amore o della ricchezza di Compro oro – e dove gli unici esseri viventi sono piccoli insetti, mosche o locuste che vogliono rappresentare una metafora del consumo; o ancora un Bambino, ma denutrito e con le sneaker ai piedi. Nessuna consolazione, ma un senso di straniamento e un viaggio interiore tra vita e morte, fino all’uscita di scena, spegnendo tutte le luci.

Marta Santacatterina

Genova // fino al 28 agosto 2016
Maurizio Nazzaretto – L’ultimo spenga la luce
a cura di Sandra Solimano
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti 9
010 8171600
[email protected]
www.palazzoducale.genova.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/55779/maurizio-nazzaretto-lultimo-spenga-la-luce/

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Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte, collabora con varie testate dei settori arte e food, ricoprendo anche mansioni di caporedattrice. Scrive per “Artribune” fin dalla prima uscita della rivista, nel 2011. Lavora tanto, troppo, eppure trova sempre…

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