Plessi: la tecnologia e il medioevo

A Palazzo della Ragione il “flusso della ragione” scorre senza sosta, esattamente quanto il flusso dell’acqua o della lava. Non è un gioco di parole, ma l’ultima trovata del video artista Fabrizio Plessi, in mostra a Padova fino al 24 febbraio.

Monitor, macchine fotocopiatrici, stampanti. No, non siamo in ufficio, ma a Palazzo della Ragione. Il contemporaneo, nelle vesti di Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940; vive a Venezia), azzarda una visita all’edificio simbolo della Padova medievale. A sorpresa però, la videoinstallazione – creata ad hoc per l’occasione – non profana lo storico Palazzo. Nel bel mezzo del Salone una lunga e stretta infilata di monitor – non immediatamente distinguibili ai visitatori che entrano in sala – è disposta all’interno di una struttura in legno. Centinaia di fogli di mano dell’artista sono sistemati in ordine sparso ai lati dei monitor, dove una cascata d’acqua – in un insolito andamento orizzontale – scorre verso le zampe del cavallo ligneo al fondo della stanza. Il suono del suo fragoroso scroscio riecheggia nella volta a carena di nave, anch’essa in legno, come il tavolo, un richiamo probabilmente non casuale. I monitor a poco a poco si fanno scuri e progressivamente compaiono delle fiamme, poi sostituite da un fiume di lava, e infine da un fitto rincorrersi di fulmini carichi d’energia. Tutti sono accompagnati dai loro rispettivi rumori. È il fluire delle forze primigenie, ma anche quello della “ragione”, le cui idee e pensieri vengono per un attimo congelati durante il loro perenne scorrere, per essere poi trasferiti sulla superficie bidimensionale. Con i segni Plessi ferma l’istante, non solo visivo, ma anche mentale. Insufficienti le sole parole; chi vince è il segno, l’immagine che, anche con i suoi errori e ripensamenti, arriva dritta al cuore.

Nascono così i suoi progetti, i diari di bordo dei tanti luoghi vissuti, i lavori di una vita, che per l’occasione l’artista fa uscire dai cassetti dello studio.
La calligrafia “disegnata” di Plessi titola sui vetri i vari progetti (tra gli altri Mare Verticale del 2000 e Tempo Liquido del 1991), molti dei quali è possibile vedere – direttamente in mostra – nella loro realizzazione finale in opera tridimensionale, attraverso la tecnologia del qr-code. Prima di visitare la mostra quindi, preparatevi e scaricate sul vostro smartphone l’app necessaria per leggere il Quick Response Code. Una volta in sala avvicinatevi ai disegni con il codice, inquadratelo, e il gioco è fatto. Un link vi condurrà all’immagine dell’opera terminata, come nel caso di Electronic Waterfall (1998) al Sony Center di Berlino. Potete anche scegliere se stampare o inviare alla vostra posta elettronica il progetto che preferite, utilizzando Ex Machina, una speciale fotocopiatrice realizzata dal Gruppo Pellegrini. A voi la scelta.

Elisabetta Allegro

Padova // fino al 24 febbraio 2013
Fabrizio Plessi – Il Flusso della Ragione
a cura di Annamaria Sandonà
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza delle Erbe
049 2010010
[email protected]
padovacultura.padovanet.it

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Elisabetta Allegro

Elisabetta Allegro

Elisabetta Allegro (Camposampiero, 1985, vive a Padova) è neolaureata in Arti Visive (Laurea Magistrale) all’Università di Bologna. Ha studiato Storia e Tutela dei Beni Culturali presso l’Università di Padova ed ha seguito il Corso di Art Management tenuto dal Centro…

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