Valerio Berruti – Dove il cielo s’attacca alla collina

Informazioni Evento

Luogo
CANTINA BRICCO ROCCHE
Via Monforte 122, Castiglione Falletto, Italia
Date
Dal al

Sabato e domenica: ore 11-18

Vernissage
24/05/2013

ore 17

Contatti
Email: Roberta.ceretto@ceretto.com
Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Valerio Berruti
Curatori
Gail Cochrane
Generi
arte contemporanea, personale
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Ceretto presenta un nuovo progetto artistico e inaugura la mostra
di Valerio Berruti, “Dove il cielo s’attacca alla collina”.

Comunicato stampa

Alba, settembre 2013 * * * Ad unirli l’amore per la loro terra, le Langhe, e l’assoluta dedizione alle loro rispettive vocazioni, vino e arte.

La famiglia Ceretto e Valerio Berruti il 24 maggio hanno inaugurato il primo appuntamento di un progetto che si svilupperà a scadenza biennale tra i vigneti di proprietà della famiglia. Si esordisce con la personale dell’artista albese “Dove il cielo s’attacca alla collina”, curata da Gail Cochrane. In occasione dell’inaugurazione è stato pubblicato il catalogo omonimo, edito da Silvana Editore, con testo critico di Angela Vettese.

La location di questo primo anno è la Cantina Bricco Rocche che si erge su di uno dei Cru più pregiati delle colline del Barolo a Castiglione Falletto: il progetto espositivo di Berruti nasce dal dialogo delle sue opere con questo meraviglioso spazio, che a sua volta è immerso nel più ampio e straordinario paesaggio langarolo.

A grande richiesta, data la grande affluenza di pubblico, si è deciso di prorogare l’apertura della mostra mantenendo le installazioni fino alla fine ottobre.

4 imponenti lastre in ferro alte 2 metri, posizionate nel vigneto in corrispondenza dei punti cardinali, compongono l’opera "Dove il cielo s'attacca alla collina". Il titolo è una frase tratta da “Il Partigiano Johnny” di Beppe Fenoglio, scrittore simbolo delle Langhe, che interpreta la giocosità dell’installazione che, con un escamotage percettivo, unisce cielo e terra. All’interno di ogni stele è ritagliata una figura infantile che dà la possibilità allo spettatore di immergersi, attraverso l’arte, nel panorama delle vigne circostanti. La mostra prosegue all’interno del Cubo di vetro, simbolo della cantina di Bricco Rocche, dove si trovano i 10 grandi affreschi che compongono l’opera “Ognjen” raffiguranti un bambino che voltandosi su stesso interagisce con lo sguardo dello spettatore.

Ceretto e Berruti si sono “scelti” l'anno scorso quando la famiglia albese ha pensato di arricchire con un'opera d'arte, la Cantina Bricco Rocche già nota per la sua originale struttura in cristallo, il Cubo.
Quella che ad un primo sguardo può apparire come una bellissima cancellata, con le sagome essenziali e poetiche dell'arte di Berruti, si rivela un’opera d’arte complessa, costruita sul rapporto tra le figure intagliate che con le loro linee incastonano il paesaggio.
“Ovunque Proteggimi” è una scultura mobile, che può essere attraversata e che rivela prospettive visive differenti a seconda dello sguardo: osservando le sagome dall’esterno si ha l’impressione che stiano rivolgendo lo sguardo alla cantina, mentre spostandosi all’interno della cancellata, li si ritrova nuovamente di spalle, con lo sguardo rivolto al Castello di Serralunga.

Da questo intervento è nato il progetto di arte ambientale per la Cantina Bricco Rocche “Dove il cielo s’attacca alla collina” che è curato da Gail Cochrane, direttrice della Fondazione Spinola Banna per l’Arte.

“Valerio possiede un grande talento artistico e una passione autentica per la sua terra. Non potevamo che inaugurare questo nuovo percorso di promozione dell’arte con un artista come lui, perché ne condividiamo origini e valori. Siamo convinti che una valida opera d’arte e un vino eccellente hanno molto in comune, principalmente sono il frutto di un lento processo di elaborazione che ha anche radici profonde ma si nutre anche di ispirazione e guarda al futuro. Come i personaggi delle sculture di questa mostra” racconta Roberta Ceretto.

Valerio Berruti è nato ad Alba nel 1977. Nel 2009 Berruti ha partecipato alla 53a Biennale di Venezia, dove ha presentato una video animazione, composta da 600 disegni affrescati con la musica di Paolo Conte. Recentemente ha tenuto una mostra personale al Pola Museum di Tokyo dal titolo Kizuna con una colonna sonora appositamente scritta da Ryuichi Sakamoto. Kizuna è diventato un progetto benefico per la ricostruzione del Giappone dopo la sua devastazione dal terremoto. Nel 2012 Berruti ha vinto il premio internazionale Luci d'artista e ha realizzato un’opera permanente di land art alla Nirox Foundation di Johannesburg.