Tensioni Strutturali #3

Informazioni Evento

Luogo
EDUARDO SECCI FIRENZE
Piazza Goldoni, 2 , Firenze, Italia
Date
Dal al

Date della Mostra / 23.09.2017 - 23.12.2017
Orari d’apertura / Lunedì – Sabato 10.00/13.30 – 14.30/19.00

Vernissage
23/09/2017

ore 18

Artisti
Daniel Canogar, Zimoun, Baptiste Debombourg, Levi Van Veluw
Curatori
Angel Moya Garcia
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La trilogia Tensioni strutturali è stata articolata come un progetto organico suddiviso in tre mostre, indipendenti ma interconnesse tra di loro, che sono state presentate gradualmente negli spazi della galleria. In quest’occasione viene presentata la mostra che chiude la trilogia in cui le installazioni site specific di Daniel Canogar, Baptiste Debombourg, Levi Van Veluw e Zimoun si interrogano sui processi entropici dell’ambiente quotidiano.

Comunicato stampa

La Galleria Eduardo Secci è lieta di inaugurare, sabato 23 settembre 2017 alle ore 18.00, nella sede espositiva di Piazza Carlo Goldoni di Firenze, la mostra collettiva Tensioni strutturali #3 a cura di Angel Moya Garcia.

La trilogia Tensioni strutturali è stata articolata come un progetto organico suddiviso in tre mostre, indipendenti ma interconnesse tra di loro, che sono state presentate gradualmente negli spazi della galleria. In quest’occasione viene presentata la mostra che chiude la trilogia in cui le installazioni site specific di Daniel Canogar, Baptiste Debombourg, Levi Van Veluw e Zimoun si interrogano sui processi entropici dell’ambiente quotidiano.

L’ultima parte della trilogia viene sviluppata dai quattro artisti invitati come un’analisi dei processi entropici che sovrastano la nostra quotidianità e dei possibili tentativi di instaurare un ordine, elaborando una tassonomia dei componenti della realtà per suggerire una possibilità di assetto stabile o, in ultima analisi, per trascurare consapevolmente questo intento. Dai fenomeni naturali e atmosferici agli stati emotivi e psicologici, dai processi storici sulla simbologia di determinate forme agli studi sui ritmi meccanici e funzionali, la mostra si articola come un momento di verifica per misurare il grado di disordine presente, le possibilità di trovare un equilibrio e l’accettazione, attraverso la constatazione empirica, del fatto che le configurazioni "disordinate" sono le più probabili. Una serie di lavori, infine, che si interrogano, in modalità nettamente contrastanti, sulle possibilità di costruire una narrazione stabile e solida, ma che allo stesso tempo ci chiedono fino a che punto dovremmo proseguire quella ricerca invece di lasciarci andare nell’inesorabile fallibilità delle nostre sicurezze.

Si ringraziano gli nostri sponsor:
Ad Arte Contemporanea Srl / Casale del Giglio / Doctor Glass Prato

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Daniel Canogar è nato a Madrid nel 1964. Vive e lavora tra Madrid e New York. Daniel ha conseguito un M.A. presso la NYU e l'International Center for Photography nel 1990. Canogar ha realizzato numerose opere pubbliche, tra cui si annoverano: Waves, uno schermo LED scultoreo permanente esposto nell'atrio di 2 Houston Center, Houston; Travesías, uno schermo LED scultoreo commissionato per l'atrio del Consiglio dell'Unione Europea a Bruxelles durante la presidenza spagnola dell'Unione Europea nel 2010; e Constelaciones, il più grande foto-mosaico in Europa, realizzato per due ponti pedonali che attraversano il fiume Manzanares. Alcune sue opere più recenti includono; Storming Times Square, proiettato su 47 degli schermi LED presenti a Times Square, New York; "Small Data", un'esibizione personale presso la bitforms Gallery a New York e alla Max Estrella Gallery a Madrid; "Quadratura", un'esibizione personale esposta presso l'Espacio Fundación Telefónica a Lima. Ha inoltre realizzato esposizioni presso: il Museo di Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid; il Palacio Velázquez, Madrid; la Max Estrella Gallery, Madrid; la bitforms Gallery, New York; la Galleria Filomena Soares, Lisbona; la Galleria Guy Bärtschi, Ginevra; Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano; il Centro d'Arte Santa Mónica, Barcellona; l'Alejandro Otero Museum, Caracas; il Wexner Center for the Arts, Ohio; il Offenes Kulturhaus Center for Contemporary Art, Linz; il Kunstsammlung Nordrhein Westfallen, Düsseldorf; l'Hamburger Banhof Museum, Berlino; il Borusan Contemporary Museum, Istanbul; l'American Museum of Natural History, New York; l'Andy Warhol Museum, Pittsburgh e il Mattress Factory Museum, Pittsburgh.

Baptiste Debombourg è nato nel 1978 a Lione, Francia. Vive e lavora a Parigi. Ha studiato scultura presso l'Ecole Nationale des Beaux-Arts di Lione e ha conseguito la laurea presso l'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. È uno dei giovani artisti più importanti della sua generazione con numerose installazioni pubbliche in Francia e all'estero tra le quali vale la pena ricordare: La Chaufferie, Galerie de la Hear, Strasburgo o La Maison Rouge, Fondazione Antoine de Galbert, Parigi. Tra le mostre personali recenti ricordiamo: Stellar, Le Voyage à Nantes, Place du Bouffay, Nantes (2015); Matière noire, La Chaufferie, Galerie de la Hear, Strasburgo (2015); Champ d'accélération, il patio, la Maison Rouge, la Fondazione Antoine de Galbert, Parigi e Radiance, Galerie Patricia Dorfmann, Parigi (2015). Tra le mostre collettive recenti ricordiamo: Human Right, curata da Stéphane Chatry, Molodkin, Debombourg, Zevs, Galerie Patricia Dorfmann, Parigi (2015); Avez-vous le goût barbare ?, curata da les commissaires Anonymes e Nicolas Ribou, Poppositions 2015, Bruxelles; Fernelmont Contemporary 2015, curato da Gustavo Urruty, Château de Fernelmont.

Levi van Veluw è nato nel 1985 a Hoevelaken, Olanda e ha studiato presso l'Artez Institute of Arts di Arnhem. Fin dalla sua laurea nel 2007, Levi van Veluw ha realizzato opere multidisciplinari che comprendono fotografie, video, sculture, installazioni e disegni. Il suo variegato lavoro è stato presentato in molte località in tutta Europa e negli Stati Uniti, guadagnandogli un certo numero di candidature e premi. Le sue opere sono state presentate presso la Casa di cultura contemporanea Marres (NL), la Manifesta Foundation Amsterdam, la Maison Particuliere di Bruxelles, il De Hallen Haarlem, il Museo d'Arte e Design, New York, il Museo di suono e immagine, San Paolo, Musée d'Art Contemporain De Montréal, il Museo di Arte Vecchia e Nuova, Australia, La Collezione Phillips, Washington, DC e il Bass Museum of Art, Miami.

Zimoun è nato nel 1977 a Berna, Svizzera. Le sue opere sono state esposte al “Nam June Paik Art Center”, Corea del Sud; al “Kuandu Museum of Fine Arts”, Taipei; al “Ringling Museum of Art”, Sarasota; all’ “Harnett Museum of Art”, Richmond; alla “Bitforms gallery”, New York; alla “Kunsthalle”, Berna; al “SeMA”, Seoul; al “Museum of Art; Kunstmuseum”, Liechtenstein, Vaduz; al “Musée des beaux-arts de Rennes”; alla “Centrale for Contemporary Art”, Bruxelles; alla “Galerie Denise René”, Parigi; al “Museum Les Champs Libres”, Rennes; al “Mnac - Contemporary Art Museum”, Bucarest; al “Beall Center for Art + Technology”, Irvine; al “Museum of Fine Arts”, Berna; al “Msum Museum of Contemporary Art Metelkova”, Lubiana; al “National Art Museum”, Pechino; al Museo d’Arte della Svizzera Italiana”, Lugano. Nel 2016 è stato il primo artista invitato da Sennheiser per il “Future Audio Artist Program”, installando un'opera a Basilea durante Art Basel.