La seduzione delle forme

Informazioni Evento

Luogo
CASA DEI TRE OCI
Fondamenta delle Zitelle, 43 - 30133 Giudecca, Venezia, Italia
Date
Dal al

Lunedì - domenica 10.00 - 18.00
chiuso martedì, 24-25/12 e 31/12
Apertura straordinaria 01/01 dalle 14.00

Vernissage
13/12/2012
Contatti
Sito web: http://www.civitatrevenezie.it
Biglietti

4,00 € intero 3,00 € ridotto - per gruppi superiori alle 15 persone, studenti, over 65 anni, titolari di apposite convenzioni, residenti nel Comune di Venezia. 2,50 € - per titolari tessera Giovani a Teatro. Gratuito - bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, docenti universitari.

Artisti
Mimmo Jodice, Olivo Barbieri, Paolo Ventura, Nino Migliori, Italo Zannier, Giorgia Fiorio
Generi
fotografia, collettiva
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La seduzione delle forme, nuove fotografie dalla collezione della Fondazione di Venezia, si ricollega, con armonia, alle preziose immagini appartenenti al fondo Zannier.

Comunicato stampa

TRE OCI / TRE MOSTRE
GIUDECCA FOTOGRAFIA
Venezia, Casa dei Tre Oci
14 dicembre 2012 > 13 gennaio 2013
La seduzione delle forme
nuove fotografie dalla collezione della Fondazione di Venezia
Flash
mostra sociale del Circolo La Gondola
Emersioni
(some) new photography in Venice
Dopo il grande successo della mostra di Elliott Erwitt (Personal Best), la Casa dei Tre Oci presenta
al pubblico, in occasione del Natale 2012, un progetto espositivo che propone tre differenti
esperienze legate all’eccellenza fotografica veneziana, con il chiaro intento di dare visibilità
ai protagonisti della cultura visiva presenti nella città lagunare.
La prima, intitolata La seduzione delle forme, nuove fotografie dalla collezione della Fondazione
di Venezia, si ricollega, con armonia, alle preziose immagini appartenenti al fondo
Zannier. In parete, le gigantografie di Olivo Barbieri scattate su Piazza San Marco, i paesaggi
assoluti e immacolati di Giorgia Fiorio, le sperimentazioni contemporanee di Paolo Ventura sul
tema della memoria e alcuni preziosi vintage della fotografia italiana più classica come Nino
Migliori, Mimmo Jodice e lo stesso Italo Zannier. Proponendo una scelta, appunto, delle ultime
acquisizioni fotografiche presenti nei suoi archivi - generose donazioni giunte dagli artisti o dai
loro eredi e acquisti mirati qui per la prima volta presentati - la Fondazione intende sottolineare
il proprio impegno culturale verso la Fotografia e offrire ai veneziani l’opportunità di ammirare
le sue collezioni.
La seconda, Flash, mostra sociale del Circolo La Gondola, come ogni anno, il celebre circolo
fotografico presenta le opere dei propri soci. L’argomento prescelto quest’anno è il Flash,
leit motiv di una ricerca visiva collettiva che si interroga sul tema della velocità, sul significato
dell’attimo fuggente, del momento unico e irripetibile. I soci della Gondola, Andrea Avezzù,
Enrico “Gigi” Bacci, Antonio Baldi, Aldo Brandolisio, Fabrizio Brugnaro, Lorenzo Bullo, Paola
Casanova, Carlo Chiapponi, Mirella Doni, Stefania Galluccio, Mirella La Rosa, Matteo Miotto,
Aldo Navoni, Giorgio Nicolini, Stefano Pandiani, Alessandro Rizzardini, David Salvadori, Giorgio
Semenzato, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Giovanni Vio, Emilio Zangiacomi Pompanin,
custodi della tradizione culturale fotografica di Paolo Monti, si confrontano con le suggestioni
di Weegee degli anni cinquanta, fino alle provocazioni contemporanee di Martin Parr. Una mostra
eterogenea, capace di mettere in evidenza la molteplici possibilità creative della macchina
fotografica e di un accessorio considerato sinora marginale come il flash.
L’ ultima, ma non meno importante, Emersioni, (some) new photography in Venice, è la collettiva
a cura di Xframe (studio fotografico attivo proprio sull’isola della Giudecca), che vede la
presenza di numerosi fotografi: Manuel Capurso, Manuel Costantini, Laura Fiorio, Gianmaria
Gava, Diambra Mariani, Nicola Mazzuia, Daniele Sambo, Federico Sutera, Luca Tommasi, Patrick
Tombola. Viene inoltre presentata una sequenza di progetti editoriali connessi alla fotografia
contemporanea, selezionati con il contributo curatoriale di Saul Marcadent. Nelle sale
della Casa dei Tre Oci diversi progetti, divisi per autore, offrono al pubblico un percorso visivo
composto da una serie di opere in cui emerge con tutta evidenza la varietà di stili e linguaggi
differenti. E’ l’energia delle idee. E’ la restituzione della creatività dei giovani, del loro impegno
sul territorio. I racconti fotografici spaziano dalla fotografia di paesaggio a quella artistica, dal
reportage alla fotografia di architettura e narrano storie legate alla città, alla vita contemporanea,
a tematiche sociali, antropologiche o concettuali, dando così un assaggio della giovane
produzione fotografica contemporanea.
Con l’esposizione Tre Oci / Tre Mostre prende corpo una delle ipotesi sulle quali si discusse
all’avvio delle attività culturali nella Casa dei Tre Oci: discutere, produrre e fruire cultura attraverso
il linguaggio della fotografia, non solo con importanti esposizioni rivolte ad un pubblico
vasto ma anche con un’attenzione particolare alle realtà locali “storiche” come il Circolo La
Gondola o emergenti come lo studio Xframe, prendendo atto dello stretto e profondo rapporto
che Venezia ha con la fotografia.
La valorizzazione di questo legame fra la città, che ha in sé tante memorie del passato, e gli
strumenti nuovi della comunicazione per immagini è la sfida che si apre alla Casa dei Tre Oci. La
Fotografia, ormai oggetto primario anche nel patrimonio culturale della Fondazione di Venezia,
ma per molti aspetti minoritario nel percorso della fruizione culturale in Venezia, può trovare
una casa accogliente e scientificamente adeguata.
Lo spazio espositivo della Casa dei Tre Oci, di proprietà di Polymnia, società strumentale della
Fondazione di Venezia, è un progetto di Civita Tre Venezie e Fondazione Forma, in collaborazione
con Veneto Banca.
Immagini per la stampa scaricabili dal link
http://www.civitatrevenezie.it/gestione-mostre-musei-organizzazione/
mostre/tre-oci-tre-mostre
Ufficio Stampa
Valeria Regazzoni
[email protected]