Il ROF tra storia e memoria

Informazioni Evento

Luogo
MUSEI CIVICI DI PALAZZO MOSCA
Piazza Toschi Mosca 29 , Pesaro, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica h 10-13 / 16-19 - lunedì chiuso
(10 - 22 agosto in occasione del Rof tutti i giorni anche il lunedì)

Vernissage
22/07/2017

ore 11.30

Biglietti

Ingresso con Card Pesaro Cult (costo Card € 3)

Generi
documentaria
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Il ROF tra storia e memoria ripercorre la lunga avventura, professionale ed umana, dello Studio Amati Bacciardi all’interno del Rossini Opera Festival.

Comunicato stampa

Il ROF tra storia e memoria ripercorre la lunga avventura, professionale ed umana, dello Studio Amati Bacciardi all’interno del Rossini Opera Festival. La mostra, che si terrà a Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici di Pesaro, sarà inaugurata sabato 22 luglio alle 11.30 e si chiuderà sabato 2 settembre. L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro e Sistema Museo, avrà una sua appendice presso Venturi Ottici (Via Cialdini, 37), che assieme all’associazione Venturi Spazio all’Arte sostiene l’iniziativa.
Non si tratta di una semplice mostra fotografica sul ROF e i suoi spettacoli, ma di un percorso, visivo ed emozionale, lungo trenta estati passate da Fulvia Amati, Silvano Bacciardi e i loro collaboratori nella sala macchine del Festival, del quale sono stati prima ragazzi di bottega e poi, via via, i veri e propri cantori di una storia gloriosa da loro vissuta in prima persona come parte integrante del Popolo del ROF nei luoghi dove esso rinasce ogni anno. Le immagini selezionate privilegiano gli spettacoli, cioè la parte visibile a tutti della manifestazione, riproposti secondo un punto di vista privilegiato e profondamente personale, senza troppe preoccupazioni di fedeltà a criteri cronologici o cronachistici.
Così descrivono la mostra Fulvia Amati e Silvano Bacciardi: “L’incontro con il Rossini Opera Festival ha impresso alla nostra vita una svolta decisiva verso la fotografia e il teatro. La possibilità di vivere questa avventura dall’interno, e la libertà di movimento che ci è sempre stata concessa, ci hanno permesso di esplorare, conoscere e sperimentare i limiti della rappresentazione fotografica della scena e definirne una personale interpretazione. Ed è appunto sulla scena che si concentra questo progetto, con fotografie spesso inedite; immagini di concezione inconsueta rispetto ad altre mirate unicamente alla funzione comunicativa del momento. Immagini fissate da punti di vista inusuali, che propongono una lettura personale e che si estende e si amplia attraverso la capacità evocativa e narrativa propria di uno sguardo fotografico ravvicinato, persistente e costantemente coinvolto”.