Il medium volubile: l’eclettismo come pratica critica

Informazioni Evento

Luogo
TRIENNALE - PALAZZO DELL'ARTE
Viale Emilio Alemagna 6, Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
10/02/2015

ore 18.30

Contatti
Email: rsvp@triennale.org
Biglietti

L'incontro è a ingresso libero. La visita guidata è inclusa nel prezzo del biglietto delle mostre. Il biglietto ha un costo di 8,00 euro e consente l’accesso alle due mostre. Per partecipare è necessario inviare una mail a [email protected].

Artisti
Angela Vettese, Gianluigi Ricuperati, Marco Sammicheli
Curatori
Alessandro Rabottini
Generi
incontro - conferenza
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Il tema della conversazione sarà il seguente: “Sia Gianfranco Baruchello che John Latham hanno espresso un’instancabile attitudine sperimentale testando i limiti formali e concettuali di differenti mezzi e i linguaggi. Nel lavoro di entrambi questa forma di multimedialità non soltanto mette in discussione lo specifico di ciascun medium ma, soprattutto, analizza criticamente i sistemi di conoscenza ­ siano essi filosofici, politici o scientifici ­ smascherando l’apparato ideologico che presiede all’idea di una conoscenza sistematica e unitaria. Quale rapporto può esistere tra un atteggiamento sperimentale e una visione scettica e analitica nei confronti della realtà?”

Comunicato stampa

In occasione delle mostre "Gianfranco Baruchello: Cold Cinema. Film, video e opere 1960-1999" e "John Latham: Great Noit. Opere 1955-1998" La Triennale di Milano propone un ciclo di incontri sulle tematiche che accomunano le due mostre.
Questo primo incontro vedrà la partecipazione di:
Gianluigi Ricuperati, scrittore e Direttore Creativo, Domus Academy, Milano
Marco Sammicheli, design curator, Abitare
Angela Vettese, critica d’arte e Direttrice, Corso Magistrale di Arte Visiva, Università IUAV, Venezia
In conversazione con Alessandro Rabottini, curatore di entrambe le mostre e Curator at Large al Museo Madre di Napoli sul tema "Il medium volubile: l’eclettismo come pratica critica".
Sia Gianfranco Baruchello che John Latham hanno espresso un’instancabile attitudine sperimentale testando i limiti formali e concettuali di differenti mezzi e i linguaggi. Nel lavoro di entrambi questa forma di multimedialità non soltanto mette in discussione lo specifico di ciascun medium ma, soprattutto, analizza criticamente i sistemi di conoscenza ­ siano essi filosofici, politici o scientifici ­ smascherando l’apparato ideologico che presiede all’idea di una conoscenza sistematica e unitaria. Quale rapporto può esistere tra un atteggiamento sperimentale e una visione scettica e analitica nei confronti della realtà?