Giulio Squillacciotti – Visto due volte

Informazioni Evento

Luogo
BARRIERA
Via Crescentino 25, Torino, Italia
Date
Dal al

giovedì e venerdì h. 15-19; sabato h. 11-17

Vernissage
26/09/2017

ore 19

Artisti
Giulio Squillacciotti
Curatori
Beatrice Zanelli, Annalisa Pellino
Generi
arte contemporanea, personale
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Visto due volte, mostra personale dell’artista Giulio Squillacciotti invitato da Arteco (Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli) in una residenza che è parte integrante del lavoro di studio e ricerca condotto negli archivi di arte irregolare – storicamente definita come art brut e più di recente outsider art – del progetto Mai Visti.

Comunicato stampa

Martedì 26 settembre 2017 alle ore 19, nello spazio Barriera a Torino, inaugurerà Visto due volte, mostra personale dell’artista Giulio Squillacciotti invitato da Arteco (Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli) in una residenza che è parte integrante del lavoro di studio e ricerca condotto negli archivi di arte irregolare – storicamente definita come art brut e più di recente outsider art – del progetto Mai Visti.

Per realizzare questa mostra è stato richiesto all'artista di condurre una riflessione sul lavoro di archiviazione delle opere d’arte avviato da Arteco nel tentativo di dissodare terreni ancora poco noti della ricerca storico-artistica, a partire dalle sue fonti primarie e rivelandone il potenziale narrativo che nel suo farsi assume declinazioni talvolta inattese e non necessariamente lineari.

Durante la residenza Squillacciotti si è concentrato in modo particolare su tre archivi a cui ha avuto accesso – il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino, quello di opere realizzate nell’ex Ospedale Psichiatrico di Collegno e l’Archivio Mai Visti della Città di Torino – intesi come involucri di un’alterità che tutto contiene e capace di assorbire la stessa presenza umana in un insieme indistinto di micro-storie e valori simbolici, estratti per poi essere ricombinati in maniera del tutto arbitraria e fittizia nelle opere video e negli apparati scenografici presenti in mostra.

Il lavoro di Squillacciotti si focalizza sull’analisi degli apici culturali di certi fenomeni, sulle loro narrazioni e sulla possibile reinvenzione degli stessi in altri contesti, fondendo insieme elementi fittizi e fatti storici. Conduce ricerche che tendono a rivisitare la storia, o le storie, creandone di nuove da prospettive soggettive in cui narrativa e cultura popolare si fondono attraverso un sistema di significati multi-strato, formalmente tradotti in film, documentari, talk e performance.

Artista, film-maker e ricercatore, Giulio Squillacciotti (Roma 1982) vive e lavora a Milano. Studia Storia dell’Arte Medievale a Roma e Barcellona e successivamente arti visive allo IUAV di Venezia. È autore, fra gli altri, di due lungometraggi: RMHC 1989-1999 (Italia 2012) e, con Camilla Insom, di Archipelago. Spirits, Sounds and Zār Rituals in the Persian Gulf (Iran-Italia 2017). Il suo lavoro è stato esposto e proiettato, fra gli altri, a Les Rencontres Internationales del Centre Pompidou e Gayte Lyrique di Parigi, Haus der Kulturen der Welt di Berlino, Manifesta 8 di Murcia, Le Magasin CNAC a Grenoble, Istanbul 2010 Capitale Europea della Cultura, Beirut Art Centre in Libano, New York Photo Festival, Dumbo Video e la Columbia University di New York e al 33 ° Torino Film Festival.
Mai Visti e Altre Storie (www.maivisti.it) è un progetto nato nel 2015 con l’obiettivo di catalogare e far conoscere le opere di arte outsider presenti nelle collezioni piemontesi. Si offre come occasione per riflettere sulla permeabilità dei confini tra arte outsider e pratiche artistiche contemporanee riconosciute. Ciò avviene non solo attraverso il lavoro in archivio, ma anche grazie a mostre e talk, workshop e formazione rivolta a vari target di pubblico, nonché attraverso collaborazioni con enti e realtà attive nel mondo della grafica e dell’editoria indipendente.

Il progetto nasce da un’idea di Tea Taramino (Città di Torino) è curato da Arteco (Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli) in collaborazione con Unito e con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino e con il patrocinio della Regione Piemonte. E’ realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Città di Torino (Direzione Politiche Sociali), con il contributo tecnico di MCL Officine Poligrafiche, Artecno Cartongessi e Barriera.
Elenco completo di enti partner e promotori su www.mavisti.it