Laura Delaney – Prayer to a Fractured Column

Informazioni Evento

Luogo
DINO MORRA ARTE CONTEMPORANEA
Via Alabardieri 1_ 80126, Napoli, Italia
Date
Dal al

Aperti dal martedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00
lunedì e sabato su appuntamento / domenica chiuso
(chiuso il mese di agosto)

Vernissage
22/06/2016

ore 19

Artisti
Laura Delaney
Generi
arte contemporanea, personale
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La galleria Dino Morra è lieta di presentare nello Studio Space la terza mostra di una serie di progetti sulla città di Napoli.

Comunicato stampa

La galleria Dino Morra è lieta di presentare nello Studio Space la terza mostra di una serie di progetti sulla città di Napoli.

Prayer to a Fractured Column è la prima mostra personale di Laura Delaney (Melbourne, AUS, 1984) a Napoli. L’artista presenta nello Studio Space di Dino Morra un nuovo ed inedito corpo di lavoro. Prayer to a Fractured Column è una suite di collage e opere su carta creata da collezioni di immagini e materiali trovati e raccolti a Napoli in un periodo di oltre due anni. I raggruppamenti di opere-collage creano un ritratto allegorico di Napoli, costituito di parti frammentate e sospese che l’artista ha composto durante la fase di transizione del suo trasferimento da Melbourne a Napoli. Nel tentativo di assestare la propria vita ed il proprio lavoro a Napoli, Laura Delaney ha visto la sua posizione di artista “forestiera” come un'opportunità per studiare a fondo e riflettere su Napoli e i suoi abitanti, per comprendere meglio una città così apparentemente impenetrabile e difficile per chi non ci vive. Prayer to a Fractured Column scaturisce dai suoi incontri, dalle sue osservazioni, dalle conversazioni e dalle risposte fisiche a vari aspetti della città.

Nella prima fase del suo trasferimento a Napoli, l’impulso iniziale di Laura Delaney è stato quello di rispondere agli effetti visibili di corruzione politica della città, ma con il tempo la sua attenzione si è rivolta più in profondità verso la ricerca di una migliore comprensione del rapporto tra la corruzione e dei suoi effetti di assorbimento nello stile di vita e nella cultura di Napoli. Ha cominciato così a registrare i modi in cui le persone si muovono e fluiscono in cerca di aperture e possibilità alternative per sopravvivere, “manovrare” e “navigare” attorno alle “buche” (fisiche e metafisiche) di Napoli, i blocchi e gli ostacoli pervasivi che vi si incontrano ad ogni svolta. La frastornante, squilibrante e costante negoziazione che soggiace alla superficie della vorticosa geografia della città sono diventate soggetto di ricerca per Laura Delaney non appena ha cominciato a entrare in sintonia con il flusso della città. Prayer to a Fractured Column si propone di evidenziare l’impercettibile frequenza alla quale Napoli vibra al di sotto dell'apparente caos e che costituisce la base delle sue meditazioni redatte su carta. In questa mostra, le fondamenta crollate della città appaiono interiorizzate dalle figure che sembrano averle assimilate (fisicamente e metaforicamente) su se stesse per trasformarsi nelle fondamenta viventi della città. Prayer to a Fractured Column è una “invocazione visiva” che l'artista ha dedicato a una città che contemporaneamente distrugge e ricostruisce se stessa ogni giorno con una forza di vita e una resilienza uniche. Prayer to a Fractured Column è la fase preliminare di un corpo continuo di ricerca che Laura Delaney continuerà a svolgere a Napoli.

La scelta di rappresentare la propria ricerca attraverso il collage scaturisce dall’intenzione di creare un ritratto astratto e metafisico di Napoli utilizzando gli elementi stessi della città: a Napoli ritrovati e che nel corso tempo ne sono diventati parte del “corpo” e dell’immagine fisica. Le sue “suite” di collage costituiscono inoltre evoluzione d’una tecnica artistica analogica troppo spesso considerata superata, ma che invece negli ultimi anni ha influenzato ogni aspetto della rappresentazione visiva digitale.

Durante la mostra saranno ancora in corso in galleria la mostra di George A Bidmead, “Wild Feats” nel Floor space e la mostra degli Afterall, “just one damn thing after the other” a cura di Chiara Pirozzi nell’Underground Space.

Biografia dell’artista
Laura Delaney (Australia, 1984) è un artista interdisciplinare originaria di Melbourne. Si è trasferita nel 2014 a Napoli dove attualmente vive e lavora.
La sua pratica artistica è prevalentemente site-specific, e risponde - interpretandoli - a luoghi o spazi che sono, o sono stati, socialmente importanti per le comunità locali. La sua è una richiesta d’apertura e di messa in evidenza dello spazio fisico, sociale e politico che le persone occupano. Laura Delaney fonde sempre una pratica di coinvolgimento del pubblico con metodologie di ricerca, spesso in collaborazione con comunità “non artistiche”.
Delaney ha conseguito un Masters of Fine Art by Research nel 2011 e un Bachelor of Fine Art Honours nel 2008, presso Monash University di Melbourne. La sua ricerca per il Masters of FA si è concentrata sulle modalità contemporanee di collage. Nel 2006 e nel 2009 Delaney ha completato un semestre all'estero in Italia presso la Monash University di Prato come parte della sua laurea e di quella specialistica.
Ha esposto in gallerie, spazi pubblici e festival d'arte a Melbourne e nel Regno Unito, tra cui Next Wave Festival (Melbourne 2010, 2012), West Space gallery, (Melbourne, 2014), The Substation gallery (Melbourne, 2014), Fierce Festival live Art (Birmingham, 2014). I suoi principali progetti site-specific e con comunità includono Parting Waters al Moseley Road Baths (Fierce Festival, Birmingham, UK), Piecework per Merchant City (Melbourne, 2014), HULL at The Mission to Seafarers (Next Wave Festival, Melbourne, 2012), I’m Fine all’Orygen Youth Health (Next Wave Festival, Melbourne, 2010). Laura Delaney è stata Artist in Residence presso il Fierce Festival nel 2013 e nel 2014 e per il Forest Fringe (Edinburgh Festival, UK, 2013, Latitude Festival, UK, 2016). È stata insignita di numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il City of Melbourne Docklands Grant, il CAL Creative Industries Career Fund, l’Australian Postgraduate Award, l’Australia Council ArtStart Grant e il City of Melbourne Young Artists Grant. Un suo lavoro è nella collezione del Victorian Department of Education di Melbourne. E’ stata membro consiliare dell’ Artist-Run Initiative SEVENTH Gallery, Melbourne (2011-2012).