Jacob Hashimoto – Never comes tomorrow

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO LA CITTA' TEMPORARY SPACE
via Pestalozzi, 4 , Milano, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
06/04/2016

ore 18

Contatti
Telefono: +39 045597549
Email: ufficiostampa@studiolacitta.it
Sito web: http://www.studiolacitta.it
Artisti
Jacob Hashimoto
Generi
arte contemporanea, personale
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In occasione di Miart e in concomitanza con il Salone del Mobile, Studio la Città si trasferisce nel temporary space milanese di DOUBLETROUBLE95 per proporre l’installazione di Jacob Hashimoto: Never Comes Tomorrow.

Comunicato stampa

In occasione di Miart e in concomitanza con il Salone del Mobile, Studio la Città si trasferisce nel temporary space milanese di DOUBLETROUBLE95 per proporre l'installazione di Jacob Hashimoto: Never Comes Tomorrow, esposta negli spazi della galleria a Verona con grande successo. L’allestimento metterà nuovamente alla prova il maniacale interesse di Hashimoto per l’architettura, lo spazio e il tempo, le dinamiche astrali legate ai pianeti e alle costellazioni. Proporzioni, relazioni, superfici saranno strettamente correlate con l’edificio che ospiterà la grande installazione, concretizzando così il sogno di DOUBLETROUBLE95: accogliere nella propria sede l’opera site-specific di un importante artista internazionale.

Ispirata da una precedente installazione del 2012, super-elastic collisions and distant derivations, rivela quello che l’artista definisce un “oggetto spaziale feticizzato che, perlomeno a me, parla di ottimismo fantascientifico, magia, idealizzazione, e inesattezza”. L’installazione della struttura a buco nero, filigranata con acciaio curvo ai margini prima di restringersi in quadrati di vetro piombato lungo l’imbuto, rivela tracce evidenti del periodo Arts and Crafts, una fantasmatica collisione tra telescopia digitale del XXI secolo e artigianato tardo ottocentesco. Lo spettatore viene immediatamente trasportato in un universo verniano di macchine volanti, cupole cristalline e pianeti rossi. Quest’uso dell’anacronismo estetico, che ricorre in molte opere precedenti di Hashimoto, evidenzia il suo approccio cauto alla crescente digitalizzazione contemporanea dell’atmosfera, che vede la poetica dello spazio sostituita dalla scienza dello spazio.