Fragili Eroi. Storia di una collezione

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CARLO BILOTTI - ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Viale Fiorello La Guardia - 00197 , Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).

Vernissage
10/02/2016

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Promossa da

Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Con la collaborazione di
MasterCard Priceless Rome

Sponsor mostra Hidalgo Associazione culturale per la promozione delle arti visive

Servizi museali
Zètema Progetto Cultura

Editori
PALOMBI
Curatori
Alberto Dambruoso
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Oltre ottanta opere, a partire dalla Scuola di via Cavour, esplorano la sequenza delle varie Scuole romane, dagli anni Trenta fino ai giorni nostri.

Comunicato stampa

Roma, gennaio 2016

La collezione di Roberto Gramiccia, il cui senso è tutto inscritto nel titolo del suo libro, Fragili eroi, edito per i tipi Derive Approdi, si presenta alle ore 18.00 di mercoledì 10 febbraio 2016, per la cura di Alberto Dambruoso, al Museo Carlo Bilotti di Roma. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Fragili eroi. Storia di una collezione è anche il titolo della mostra. Oltre ottanta opere, a partire dalla Scuola di via Cavour, esplorano la sequenza delle varie Scuole romane, dagli anni Trenta fino ai giorni nostri. Questa collezione nasce dall’avidità, perché è questo il motore di ogni pulsione collezionistica. Ma non è di un’avidità legata al possesso che si tratta. Anche il collezionismo, al pari dei fenomeni clinici, e Gramiccia è medico, può avere molteplici etiologie, una di queste può essere il desiderio di conoscenza. Nel nostro caso è proprio questa avidità, intesa come appropriazione di saperi e, in ultima analisi, di tensione alla verità, ad alimentare il progetto della collezione.
Non solo, nell’esperienza di Gramiccia, la disposizione alla comprensione delle cose del mondo si è scontrata inevitabilmente con la scoperta di una sofferenza e di una fragilità diffuse e, dunque, con la ricerca di una sua personale profilassi: nella scienza, e quindi nella determinazione a farsi medico, nella sua personale scelta filosofico-ideologica nonché nella sua prassi; e, da ultimo, nell’arte, per la sua capacità di trasfigurazione del reale, trasformato in un campo aperto di possibilità.
La consapevolezza della necessità di una non separazione di queste tre sensibilità: scienza, pensiero critico e arte, ha informato l’intero percorso umano e professionale di Roberto Gramiccia, che si qualifica come una fonte oltre modo interessante di proposte curatoriali e politico-culturali.
La collezione che oggi si presenta può essere letta, alla resa dei conti, come la geografia di questo percorso.

Il catalogo della mostra, edito da Palombi Editore, è arricchito da testi di Alberto Dambruoso, Alberta Campitelli, Roberto Gramiccia, Lucilla Catania per Hidalgo.

Dida foto in cover:
AUTORE: Tano Festa
TITOLO: Don Chisciotte
ANNO: 1973