Carlo Buzzi

Informazioni Evento

Luogo
SURPLACE ART SPACE
via San Pedrino 4, Varese, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/10/2015

ore 18

Artisti
Carlo Buzzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Per la mostra nello spazio di Surplace, Carlo Buzzi presenta l’operazione The Scream, originariamente presentata in otto maxi in affissione nella città di Milano nel Gennaio del 2015, l’operazione consistente in una rilettura dell’Urlo di Edward Munch,, in cui Carlo Buzzi stesso ( di solito è l’attore dei suoi lavori) è ritratto mentre mima il famoso urlo.

Comunicato stampa

Per la mostra nello spazio di Surplace, Carlo Buzzi presenta l'operazione The Scream, originariamente presentata in otto maxi in affissione nella città di Milano nel Gennaio del 2015, l’operazione consistente in una rilettura dell'Urlo di Edward Munch,, in cui Carlo Buzzi stesso ( di solito è l’attore dei suoi lavori) è ritratto mentre mima il famoso urlo. È importante nel suo processo di lavoro anche la fase della successiva formalizzazione e documentazione dell'operazione stessa, procedura realizzata con medoto e rigorosità archivistica. Accanto alla maxi affissione del soggetto replicata al chiuso in galleria, saranno esposte le copie identiche 1, 2 e 3 di una delle fotografie scelte e appunto formalizzate, e un catalogo dell’operazione The Scream, che completa assieme al ricco sito web personale, il sistema operativo e la prassi comunicativa di Buzzi.

Carlo Alberto Buzzi è un artista italiano, conosciuto per i suoi interventi di public art nel contesto urbano. Nelle sue operazioni nel territorio urbano si serve degli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria utilizzando come medium privilegiato il comune poster tipografico. L’affissione è composta di solito da un significativo numero di manifesti con lo stesso soggetto presentati in pubblica affissione, quindi l’operazione è documentata fotograficamente. Il lavoro in seguito è formalizzato con la produzione di un numero limitato di “quadri” composti da riproduzioni fotografiche delle affissioni o dagli stessi manifesti “strappati”.