I Martedì Critici – Giuseppe Pietroniro

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
26/05/2015

ore 17.30

Contatti
Email: info@imartedicritici.it
Sito web: http://www.imartedicritici.it
Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Artisti
Giuseppe Pietroniro
Curatori
Alberto Dambruoso, Guglielmo Gigliotti
Generi
incontro - conferenza
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Il terzo appuntamento de “I Martedì Critici” al MACRO, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prevede la partecipazione di Giuseppe Pietroniro (Toronto, 1968). L’artista ha in corso una mostra personale presso il MACRO.

Comunicato stampa

Il terzo appuntamento de “I Martedì Critici” al MACRO, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prevede la partecipazione di Giuseppe Pietroniro (Toronto, 1968). L’artista ha in corso una mostra personale presso il MACRO.

L’incontro, che seguirà l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, si svolgerà presso la Sala Cinema del Macro.

La ricerca artistica di Giuseppe Pietroniro sviluppa una profonda riflessione sullo spazio e sulla sua percezione, declinata in diversi linguaggi, che vanno dalla fotografia al disegno, dalla scultura all’installazione. Gli interventi dell’artista sono spesso minimi e agiscono sull’ambiente arrivando a mettere in discussione la nostra comprensione di uno spazio, anche se familiare. La fotografia di una sala vuota riproduce in scala ridotta la stessa sala in cui è allestita, creando un effetto spiazzante di mise en abyme. Nelle installazioni il ricorso a materiali riflettenti, come specchi, vetri e metalli, enfatizza questa impressione che ha come scopo non soltanto una perdita di orientamento a livello percettivo, ma mette in dubbio ciò che si tende a dare per scontato. I segni, come le linee, diventano tridimensionali, le fotografie fuoriescono dalla loro cornice o qualche ostacolo impedisce la loro visione per intero, tutte alterazioni che tendono a puntare l’attenzione sulla natura ambivalente delle immagini, che spesso non riescono a essere contenute e definite dai loro margini, (Smarginazione è il titolo di una sua mostra). Uno dei temi portanti della produzione di Pietroniro è proprio la riflessione sulla natura ambigua della circolazione delle informazioni nel mondo contemporaneo e insieme un appello alla capacità critica di ciascuno.

Tra le principali mostre personali di Pietroniro ricordiamo: la partecipazione alla rassegna Private, ciclo complessivo di otto mostre da lui stesso ideato, presso lo Studio Geddes a Roma, 2014; Risonanza 2011, Fondazione Merz, Torino, 2011; Smarginazione, Galleria Cardi Black Box, Milano, 2009, a cura di Ilaria Bonacossa; Lo scandalo del vuoto, Spazio Gerra, Reggio Emilia, 2009, a cura di Adriana Polveroni; Perluciditas, Galleria Maze, Torino, 2007, a cura di Francesco di Stocchi; Il soggetto di fronte a un’assenza, Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 2006.
Tra le principali mostre collettive: There is no place like home, grande mostra svolta in un cantiere edile sulla Via Aurelia, ideata dallo stesso Pietroniro assieme ad altri artisti; Xtraciel, Museo Marino Marini, Firenze, 2011; Meteorite in giardino, Fondazione Merz, Torino, 2011; Home sweet Home?, John Cabot University, Roma 2011; When in Rome, IIC, Hammer Museum, Los Angeles, 2011; La collezione e i nuovi arrivi, MACRO Roma, 2011; Progetto ITALIA, Phillips de Pury & Company, Londra, 2010; The belly of an architect, in occasione della 12a Biennale di Architettura di Venezia, Spazio JARACH, Venezia, 2010; Usine de Rêve, 26cc Spazio per l’Arte Contemporanea, Roma, 2009; Cui Prodest?,a cura di Francesco Stocchi, New Gallery De France, Parigi, 2009; The Buffer Zone, The American Academy in Rome, Roma, 2009; Speculazioni d'artista-Quattro generazioni a confronto, Museo Carlo Bilotti, Roma, 2009; Triennale di Torino T2, 50 Lune di Saturno, a cura di Daniel Birnbaum,Torino, 2008.