L’avventura del West

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DI VETRO
Piazza Felice Orsi , Porcari, Italia
Date
Dal al

tutti i giorno dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato dalle 16 alle 19. Chiuso il lunedì.

Vernissage
26/10/2014

ore 11

Contatti
Email: info@fondazionelazzareschi.it
Biglietti

ingresso libero

Generi
documentaria
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Le più importanti collezioni pubbliche e private, grazie a reperti originali, ricostruzioni, plastici, giochi e soldatini, racconteranno la mitica storia del West, che verrà incentrata sui cercatori d’oro, i pionieri, i Nativi americani, la Guerra di Secessione e i Cow-Boys.

Comunicato stampa

Era il 1786 quando Daniel Boone, esploratore americano, giunse nelle grandi pianure dell’ovest, miraggio delle generazioni di quel tempo, attraverso il passo di Cumberland sui monti Appalchi a bordo del “canestoga“, caratteristico carro dalla copertura in tela bianca sorretto da centine in ferro e trainato da cavalli. Esattamente 100 anni dopo, nel 1886, il Congresso Americano annunciò che le frontiere degli Stati Uniti coincidevano con le coste dell'Oceano Pacifico: così nacque il West.

Tutta la sua storia sarà raccontata dal 26 ottobre 2014 al 24 gennaio 2015 nella mostra “L’AVVENTURA DEL WEST” al Palazzo di Vetro della Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari (LU) con la collaborazione scientifica dell'associazione “Il Paese dei Balocchi” di Calenzano (FI). Le più importanti collezioni pubbliche e private, grazie a reperti originali, ricostruzioni, plastici, giochi e soldatini, racconteranno la mitica storia del West, che verrà incentrata sui cercatori d’oro, i pionieri, i Nativi americani, la Guerra di Secessione e i Cow-Boys.

INAUGURAZIONE

L’esposizione aprirà i battenti domenica 26 ottobre dalle ore 11 con una grande giornata “western” in piazza Orsi. La mattina, al taglio del nastro, saranno presenti le autorità e i curatori, mentre il pomeriggio, dalle ore 15.30, a Porcari rivivrà il vecchio West con musiche, balli, cavalli, danze indiane, ma anche gastronomia, birra e tanto altro. Per l’occasione i visitatori avranno anche l’opportunità unica di incontrare Andrea Venturi, disegnatore di punta della Casa Editrice Bonelli e Renzo Calegari decano dei disegnatori Western italiani, che autograferanno su richiesta disegni originali, e le cui tavole saranno esposte nella sezione della mostra dedicata al fumetto, vera “chicca” dell’esposizione. Alla giornata inaugurale interverrà anche l’attore e regista toscano Bruno Santini, esperto di cinema Western, molto conosciuto dal pubblico per aver preso parte a molti dei film di Leonardo Pieraccioni. Tanta la musica country che sarà eseguita dal vivo dalla Spaghetti Grass Band, con le coreografie di Adria Ferrali dell’Alabama River Region Ballet, la scuola di ballo Western Soul Country di Lucca, le danze e le musiche di Edward Bryant (indiano della comunità di Tsimshian sulla costa nord ovest del Canada) e dell’associazione Indian Village. E le animazioni dei Rancheros. Ma non è tutto. In piazza sarà allestito un mercatino western con stand gastronomici, birra artigianale e pasticceria americana.

Per i piccoli indiani e cow-boy il truccabimbi e poi tutti a cavallo con il club ippico “Il nostro West” di Mutigliano (LU) e con l’associazione “Cavalli & Carrozze”.

LA MOSTRA

Sarà proprio la ricostruzione scenografica della facciata di un caratteristico Saloon, meta e ritrovo di avventurieri, sceriffi, fuorilegge e donne di malaffare, ad accogliere i visitatori all'ingresso della rassegna, che continuerà con la ricostruzione di una miniera in cui si potranno trovare i caratteristici strumenti come la “batea“, classica padella del cercatore, o la “culla“, il rudimentale marchingegno che separava i sassi dalle pagliuzze. Non mancheranno vere pepite d'oro e il caratteristico vestiario in Jeans con il quale i cacciatori del prezioso metallo si avventuravano lungo i ruscelli alla ricerca delle preziosissime pagliuzze, fornite dal Museo dell'oro della Bessa di Biella.

Mostra nella mostra, il “West di carta”, settore dedicato al cinema e al fumetto. Manifesti originali di celebri film western e le tavole dei famosi Galeppini, Calegari - che ha dedicato alla rassegna un disegno inedito - e Ticci, disegnatori della Casa Editrice Bonelli, o, ancora, le rare tavole pubblicate con il Corriere dei Piccoli e ritagliate con soldatini, villaggi indiani e saloon provenienti dall’Associazione Internazionale Soldatini di Carta di Catania, che faranno bella mostra di sé nel piano interrato del Palazzo di Vetro. Una piccola sezione sarà invece dedicata al West reso celebre dal piccolo schermo con fumetti e giochi ispirati alle serie televisive più conosciute.

Ed eccoci ai Nativi d'America, comunemente denominati Pellerossa, dei quali verranno esposti oggetti originali provenienti dalle riserve indiane: armi da cerimonia e da guerra, Calumet, le pipe in pietra rossa in catlinite estratta dalla Montagna Sacra di Manitù, l’ascia da battaglia, il Tomahawk, lance, tamburi, mocassini, copricapo in piume di aquila, monili, archi e frecce provenienti dalla raccolta di Sergio Susani. Questo settore sarà arricchito da una rarissima “Borsa Medicina“ in pelle di bisonte e cervo attribuita al capo indiano Toro Seduto, esposta insieme ad una faretra con frecce ed arco provenienti dal Museo di Antropologia dell'Università di Firenze.

Non mancheranno i simbolici animali delle praterie: il Coyote, che arriverà dal prestigioso Museo di Storia Naturale della Specola e il Bisonte, riprodotto in un plastico che ne ritrae la caccia da parte dei Pellerossa. E ancora reperti originali e curiosità legati all’imponente mammifero, provenienti dalla collezione di Wanny Di Filippo di Palazzo Corsini di Firenze. Ma ci saranno anche altre curiosità come le pipe in radica fabbricate artigianalmente per i pionieri e i revolver dei pistoleri e degli sceriffi che hanno fatto tremare interi villaggi. E ancora cappelli, stelle, speroni, selle west, texane, californiane, messicane, provenienti dal Museo della sella di Marradi, che riassumono e testimoniano l'accessorio da cavallo più usato in quel tempo.

Nel racconto di un secolo di storia americana non potrà mancare la Guerra di Secessione fra Nord e Sud: ecco la macchina per scrivere di James Hammond, noto redattore del World Tribune, che per evitare gli errori degli operatori del telegrafo inventò questo nuovo strumento che rivoluzionò il mondo. Sempre in questo settore della mostra si potrà poi ammirare la pistola Derringer ad avancarica a palla che il 14 aprile del 1865 uccise, per mano di John Booth, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America Abramo Lincoln; un telefono west del XIX Secolo e un prezioso fonografo Columbya risalente al 1896.

La rassegna sarà arricchita da un catalogo ricco di immagini dei reperti in mostra e di interventi di esperti del settore, un film-documentario che, attraverso il materiale esposto ripercorre le tappe principali dell’affascinante storia del far west, e conferenze sulle varie tematiche affrontate: i Nativi Americani, la vita frugale dei Pionieri, la corsa all’oro, il cinema e la tv western e il grande regista Sergio Leone.