Asiatica Film Mediale. Il vento creativo orientale passa per Roma: alla Pelanda anche la videoarte ha gli occhi a mandorla

Nonostante le grandi difficoltà in cui versa la cultura di questi tempi, torna a Roma l’Asiatica Film Mediale, con un programma che grazie alla passione e alla dedizione del direttore artistico Italo Spinelli riesce sempre a rinnovare la curiosità e a stimolare l’immaginazione degli spettatori. Diverso da tutti gli altri appuntamenti cinefili della capitale, raccoglie […]

Nonostante le grandi difficoltà in cui versa la cultura di questi tempi, torna a Roma l’Asiatica Film Mediale, con un programma che grazie alla passione e alla dedizione del direttore artistico Italo Spinelli riesce sempre a rinnovare la curiosità e a stimolare l’immaginazione degli spettatori. Diverso da tutti gli altri appuntamenti cinefili della capitale, raccoglie intorno a sè un numero di aficionados che aspettano ansiosamente l’inaugurazione. Le regioni coinvolte nell’edizione che ptiene banco alla Pelanda di Testaccio fino al 20 sono Afganistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giordania, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Irak, Kazakistan, Mongolia, Pakistan, Singapore, Siria,Taiwan, Thailandia, Turchia. Tutte le pellicole sono inedite e sono frutto della raccolta di un anno solare di ricerche e visioni in tutta l’Asia. Intanto l’apertura è affidata a ”Ragbar” (1971), il primo capolavoro di Bahram Bayzai pioniere, alla fine degli anni sessanta, del nuovo Cinema Iraniano. Il restauro del film, durato oltre 1500 ore di lavoro, è stato realizzato nel 2011 dalla World Cinema Foundation presso il laboratorio L’immagine Ritrovata, e cofinanziato  dal Doha Film Institute. Di questo  film Martin Scorsese ha dichiarato:”Lo stile mi ricorda ciò che amo di più dei film neorealisti italiani e la trama ha la grazia di una favola antica.[…] Oggi tutto il mondo potrà finalmente vedere questo magnifico film”.
La competizione inizierà invece con la proiezione di ”A Fallible Girl di Conrad Clark,una storia di due giovani donne cinesi tra Dubai e Abu Dhabi, alle prese con le complicazioni della globalizzazione. Ci saranno poi Televisiondel bengalese Mostofa Sarwar Farooki, regista destinato a divenire, secondo The Hollywood Reporter, tra i più famosi del sud-est asiatico, mentre Variety lo segnala come ”elemento cruciale del nuovo movimento del cinema del Bangladesh”. Dalla Turchia ”Yozgat Bluesè lastoria di un’amicizia tra un cantante cinquantenne, la cui carriera è andata a rotoli, e una sua giovane allieva, promoter in un supermercato. Payman Maadi ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e attore con Asghar Farhadi. ”Snow on Pines è il suo debutto come regista e mostra una crisi coniugale con le prospettive di vita che si aprono dopo la separazione. Film rivelazione della nuova onda della cinematografia impegnata iraniana. Dalla Corea del Sud, ”The Stonedi Cho Se-raeraccontail rapporto tra il capo di una banda criminale e un giocatore amatoriale di Go, si trasforma in un mix drammatico tra regole del mondo crimine e etica del gioco. Altre opere in programma: il più recente film di Brillante Mendoza, “Possessions”, lo sconvolgente ”Moebius” di Kim Ki-ducke, dal  maestro del cinema indonesiano Garin Nuogro, ”Soegijail diario del primo vescovo cattolico in Indonesia.
Prosegue l’appuntamento con
Archivio a Oriente, un’esperienza nata nel 2011, per la produzione di cortometraggi nell’ambito del festival stesso. Insieme all’Istituto Luce Cinecittà propone a registi asiatici di lavorare su materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce a Roma per creare ex novo dei cortometraggi, secondo la loro libera e personale interpretazione del materiale fornito.Alla musica, legata alle immagini, Asiatica dedicherà uno spazio particolare, con una serie di concerti, sonorizzazioni e performancesonore live di giovani musicisti, allievi del Master SONIC ARTS dell’Università di Roma Tor Vergata. Dei Corti di Animazione Giapponese, creati tra gli anni ’20 e ’30 dai pionieri dell’animazione giapponese, saranno sonorizzati dal vivo. La selezione è in collaborazione con la Cineteca Nazionale,  l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e il National FilmCentre of Tokyo.InsideOut Videoarte – “Audiovisioni d’oriente” (www.insideoutplatform.org), sezione speciale della piattaforma di scambio culturale tra Italia e Cina nata dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult, propone ad Asiatica FilmMediale una selezione sviluppatasi come occasione d’incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, per uno sguardo differenziato sulla storia e l’attualità del fenomeno Cina. La mostra espone una pluralità di tecniche, soluzioni formali, approcci e punti di vista, nel tentativo di costruire una drammaturgia di differenze tale da disegnare uno spazio mentale che possa disporsi a contribuire attivamente alla formazione di una nuova globalità caratterizzata dal dialogo tra le culture. Gli artisti in mostra sono: Piero Chiariello, Igor Imhoff, Zhou Yi, Mario Raoli, Rebecca Ruige Xu, Lino Strangis, Miao Xiaochun, Zhou Xiaohu e Tian Xiaolei. Dulcis in fundo, durante l’opening, il più celebre pianista e compositore iraniano, Peyman Yazdanian, compositore di colonne sonore per Abbas Kiarostami, Jafar Panahi, Asghar Farhadi, Li You e Lou Ye, si esibirà nel concerto per solo piano Picturesque.

– Federica Polidoro

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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