ArtVerona: ecco i vincitori di tutti i premi e le opere acquisite dal fondo Domus

Francesco Jodice con Capri, The Diefenbach Chronicles 013 vince il Concorso Icona. Il Premio Ottella for GAM, al debutto, sceglie Mauro Fiorese, Gohar Dashti e Giuseppe Teofilo

Nella giornata clou della fiera, la domenica che vede corridoi e stand riempirsi di un pubblico fatto anche di semplici appassionati e collezionisti alle prime esperienze, arrivano le “sentenze” dei molti premi assegnati da ArtVerona, che in questa fattispecie si distingue a livello nazionale per varietà e qualità delle selezioni. La novità di quest’anno era Ottella for GAM – Premio Arte Contemporanea per la Galleria d’Arte Moderna A. Forti di Verona, che con la sua dotazione di 15mila euro è anche il più ricco fra quelli assegnati, sostenuto dall’azienda Ottella di Francesco e Michele Montresor, eccellenza del panorama vitivinicolo italiano, e concepito appunto per valorizzare e integrare la collezione della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona. Le opere scelte dalla commissione come vincitrici sono Treasure Rooms di Mauro Fiorese (Galleria Boxart, Verona), Iran, Untitled di Gohar Dashti (Officine dell’immagine, Milano) e Floating works di Giuseppe Teofilo (Galleria Niccoli, Parma). Novità di questo 2016 anche il Premio Rotary Club Asolo, ideato “per diffondere la conoscenza dell’arte contemporanea e sostenere giovani talenti nel loro percorso artistico”. Vincitore dell’edizione 2016 Nebojša Despotović, con l’opera Senza titolo, 2015 (acrilico, collage e décollage su tela, cm 50 x 60, courtesy Boccanera, Trento).

PER I7 VINCE THE BLANK CONTEMPORARY ART DI BERGAMO
Fra i risultati più attesi c’era quello dell’11ª edizione del Concorso Icona, il premio che seleziona il miglior lavoro tra le 185 opere candidate, che diventerà l’immagine della campagna comunicazione di ArtVerona 2017. A Spuntarla è stato Francesco Jodice con Capri, The Diefenbach Chronicles 013, selezionato dalla Commissione ICONA composta quest’anno da Denis Isaia, curatore del MART di Trento e Rovereto e da Patrizia Nuzzo, responsabile della Direzione Artistica e delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea della Galleria d’Arte Moderna Palazzo della Ragione di Verona. L’opera entrerà nella collezione d’arte contemporanea italiana dello stesso polo museale tridentino, che già annovera diversi Premi Icona in esposizione. Era invece destinato a premiare i due stand più meritevoli e rigorosi della fiera il Premio Display, alla seconda edizione: vincitori le Officine Saffi di Milano (padiglione 12, stand I2) e ArteA Gallery di Milano (padiglione 11, stand A11). Diverso il target Concorso i7, dedicato infatti agli spazi indipendenti presenti nell’omonima sezione della fiera, che alla sua settima edizione incorona The blank contemporary art di Bergamo, “migliore progetto declinato sul tema indicato quest’anno, la sharing art/sharing economy”.

ACQUISIZIONI PER 100MILA EURO
Ovviamente molto attese, specialmente dai galleristi presenti con stand in fiera, le scelte dalla Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea per il Fondo Acquisizioni ArtVerona, rinnovato per il terzo anno. La Commissione selezionatrice – presieduta da Luca Massimo Barbero – ha individuato le opere che saranno acquisite dall’Istituzione e che andranno ad arricchire le Collezioni museali scaligere per un valore complessivo di 100mila euro. Le 14 opere selezionate sono:
Gianni Bertini, Grip, 1965, emulsione e acrilici su tela, cm 187 x 120, courtesy Labs Gallery, Bologna
Umberto Bignardi, Allergeni, 1962, collage, pittura a olio, tecnica mista su tela, cm 160×140, courtesy Galleria Bianconi, Milano
Antonio Catelani, Assenze blu di Prussia, 2016, olio su tela, cm 46 x 21, courtesy Rizzutogallery, Palermo
Vanni Cuoghi, Saluti da Pietrasanta, 2016, acrilico e china su cartoncino, cm 20 x 20, courtesy Giuseppe Pero
Pamela Diamante, Armonia in una crisi di west, 2015, penna su carta vergata Fabriano, cm 84,5 x 67, 5 cad, courtesy Rossmut, Roma
Aldo Grazzi, I colori degli alieni, 1993, china su carta intelaiata, 12 tele da 42,5 x 29,5 cm l’una, courtesy Marignana Arte, Venezia
Paolo Masi, Senza titolo, 1962, olio su tela, cm 120 x 100, courtesy Frittelli Arte Contemporary, Firenze
Ute Müller, Untitled, 2012, tempera all’uovo sul tela, cm 200 x 150, courtesy Collicaligreggi, Catania
Gioberto Noro, Whitehead, 2016, archival pigment print on bottom paper, cm 104 x 152, courtesy Alberto Peola Arte Contemporanea, Torino
Nazzarena Poli Maramotti, Unterwasser III, 2016, tecnica mista su tela, cm 100 x 120, tecnica mista su tela, courtesy AplusB, Brescia
Giovanni Sartori Braido, Strutture in uno spazio danneggiato, 2013, acrilico su tela, cm 90 x 90, courtesy Massimodeluca, Mestre (VE)
Andrea Senoner, Selfportrait, 2015, scultura in legno policromo, cm 45 x 12 x 8, courtesy Doppelganger, Bari
Patrizia Emma Scialpi, Love and Loss, 2016, acrilici su stampa inkjet su carta cotone, cm 100 x 130 incorniciato, courtesy Villa Contemporanea,Monza
Wolfgang Voegele, Untitled (zonk), 2016, olio e lacca su tela, cm 58 x 48, courtesy Annarumma, Napoli

www.artverona.it

 

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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