Tutte le mostre dei Giochi Olimpici. L’arte italiana (e non solo) per Rio 2016

Nell’estate delle Olimpiadi a Rio De Janeiro il MAXXI porta le opere della sua collezione. Mentre i principali musei italiani puntano sull’antichità greco-romana

A distanza di 18 mesi dall’inaugurazione dell’Anno dell’Italia in America Latina 2015-2016 – con oltre 600 eventi di arte, musica, cinema e spettacolo, resi possibili anche dalla diretta collaborazione delle Istituzioni latino-americane – la Farnesina ha presentato le ultime due iniziative in Brasile, in occasione dei Giochi Olimpici di Rio 2016.
Innanzitutto quella del MAXXI di Roma, che partecipa con una mostra dedicata alle sue collezioni d’arte e architettura. Art on Stage: Opere della Collezione del MAXXI, questo il titolo della collettiva di opere di 19 artisti e architetti, tra cui Mario Airò, Matthew Barney, Massimiliano e Gianluca De Serio, William Kentridge, Francesco Vezzoli, Aldo Rossi, Carlo Scarpa, Carlo Aymonino, che resteranno al MAM, il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro fino all’11 settembre.

Aldo Rossi, Architettura col Santo

Aldo Rossi, Architettura col Santo

LE COLLEZIONI ITALIANE IN SCENA
Con Art on Stage il MAXXI continua la sua attività di promozione all’estero, come già fatto a marzo 2016 con la prima tappa dell’esposizione alla Fondazione Proa di Buenos Aires (co-curatore dell’attuale mostra) e con le esposizioni di Olivo Barbieri al centro culturale la ‘Recoleta’ di Buenos Aires, Gabriele Basilico all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid,  Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 prima al Bozar di Bruxelles poi al NSU Art Museum di Fort Lauderdale (Florida – Usa), rendendo accessibile a un pubblico sempre più ampio i linguaggi della contemporaneità attraverso solide partnership con le più grandi istituzioni internazionali. Grazie al lavoro della curatrice Anna Mattirolo, l’esposizione consentirà di apprezzare l’ampia e diversificata collezione italiana, incentrata sulla diversità dei linguaggi contemporanei, che spazia dall’arte povera all’uso delle tecnologie. Lungo il percorso espositivo, costruito come uno spazio scenico quasi teatrale e suddiviso in quattro sale, spiccano la monumentale installazione della coppia di artisti Ilya e Emilia Kabakov, le provocazioni a carboncino di Gilbert & George, la perfezione tecnica dei progetti di restauro architettonico di Danilo Guerri, le fotografie di Maurizio Cattelan, Armin Linke e Grazia Toderi, il preludio dell’arte povera di Michelangelo Pistoletto, la scultura “invisibile” di Gino De Dominicis, i dipinti di Yan Pei-Ming e l’emblematico orologio di Luigi Ontani.

ARCHEOLOGIA DELLE OLIMPIADI
A conclusione di tutta la rassegna dell’Anno dell’Italia in America Latina, s’inaugura sempre a Rio de Janeiro, presso il Museo delle Belle Arti il 26 luglio (per terminare il 2 ottobre), la mostra I Giochi in Grecia e a Roma. Un quadro completo della storia delle competizioni sportive in Grecia e a Roma, attraverso una selezione di 60 tra sculture in marmo, mosaici, sarcofagi, urne, vasi a figure nere e rosse, statue di bronzo, ceramiche e oggetti utilizzati nelle competizioni (dischi, giavellotti, pesi) provenienti dai principali musei italiani e greci. A corredo del materiale espositivo sarà allestito un importante apparato multimediale, che servirà a contestualizzare l’ambiente dove i giochi si svolgevano a Roma, attraverso ricostruzioni 3D dello Stadio di Domiziano, del Colosseo (Anfiteatro Flavio) e del Circo Massimo.
Ma è la stessa Rio a proporre una interessante selezione di arte internazionale in occasione dei Giochi: il Museo de Arte do Rio – spazio per vocazione dedicato alla cultura autoctona – ospita fino al 9 ottobre la mostra Body Discourses (The Vertigo of Rio), 800 opere che raccontano l’anima carioca, nell’interpretazione della gestualità e del corpo attraverso i lavori, tra gli altri, di Mario Testino, Candido Portinari, Bruce Weber, Ana Stewart, Evandro Teixeira. L’Instituto Moreira Salles allestisce una selezione di opere di Anri Sala, mentre il Museu de Arte Contemporanea Niteroi, ospitato in un’architettura di Oscar Niemeyer, offre una collezione di artisti locali e internazionali, tra cui: Helio Oiticica, Franz Weissmann, Lygia ClarkArtur BarrioCarlos Vergara. 

http://www.annoitaliaamericalatina.it/

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Redazione

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