Apriamo al pubblico Villa Pamphilj. Dopo il Quirinale, a Roma parte un appello per valorizzare l’edificio dell’Algardi, oggi della Presidenza del Consiglio

“Potrebbe essere finalmente un primo passo concreto, in vista dell’Anno Santo, che mostri come si possa coniugare cultura, servizio alla città, occasione per i pellegrini e manutenzione di un bene pubblico”. Cosa? L’apertura al pubblico di Villa Pamphilj, stupendo edificio voluto a Roma dal Pontefice Innocenzo X Pamphilj e acquisita dallo Stato tra il 1957 […]

Potrebbe essere finalmente un primo passo concreto, in vista dell’Anno Santo, che mostri come si possa coniugare cultura, servizio alla città, occasione per i pellegrini e manutenzione di un bene pubblico”. Cosa? L’apertura al pubblico di Villa Pamphilj, stupendo edificio voluto a Roma dal Pontefice Innocenzo X Pamphilj e acquisita dallo Stato tra il 1957 e il 1970. O per meglio dire del Casino dell’Algardi, visto che l’area verde della villa è già aperta al pubblico da 40 anni. Con queste parole Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico da sempre vicino alle questioni artistico-culturali e di patrimonio, si fa portavoce a livello politico di una richiesta che circola per la Capitale e sulla stampa, focalizzata ad esempio da Paolo Conti sul Corriere della Sera.
Il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco potrebbe essere l’occasione”, prosegue Anzaldi: “con il Giubileo della misericordia potrebbe essere percorsa la strada delle aperture periodiche, settimanali o mensili, per creare un’occasione per le famiglie dei romani, per i pellegrini e per i turisti. Una sperimentazione che, poi, potrebbe essere confermata o meno. Grazie agli introiti, potrebbero arrivare risorse per la manutenzione della villa”. Oggi Villa Pamphilj, progettata dallo scultore Alessandro Algardi agli inizi del Seicento, è sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio: “La villa è sempre, tristemente chiusa, con i gabbiotti della vigilanza vuoti”, scrive il Corriere. “Come avrà saputo, presidente Renzi, il nuovo capo dello Stato ha affidato a una commissione di studiosi il progetto di apertura continuativa al pubblico del Quirinale. Sarebbe splendido se anche lei decidesse di restituire la villa dell’Algardi ai romani, fermo restando il suo uso nelle oggettivamente rare occasioni pubbliche”.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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