Nasce a Firenze la Fondazione Ferragamo. Affianca il museo dedicato al celebre couturier: nella mission occhio ai giovani con premi e borse di studio

Chi si ferma, è perduto. O, per traslato: chi non si fa la sua fondazione, è perduto. Una norma che prende sempre più piede, anche in politica: ma che fra i brand storici del fashion Made in Italy pare sempre più prioritaria. Difficile censirle, queste fondazioni: da Prada a Fendi, a Trussardi, per citare le […]

Chi si ferma, è perduto. O, per traslato: chi non si fa la sua fondazione, è perduto. Una norma che prende sempre più piede, anche in politica: ma che fra i brand storici del fashion Made in Italy pare sempre più prioritaria. Difficile censirle, queste fondazioni: da Prada a Fendi, a Trussardi, per citare le prime che vengono in mente, tutte più o meno attive nella promozione culturale, con inflessioni – più o meno evidenti – sugli aspetti della creatività legata alla moda. A queste si aggiunge ora – è notizia freschissima – la Fondazione Ferragamo, che con la sua sede a Firenze ribadisce quanto il capoluogo toscano, recentemente arricchito anche dal Gucci Museo, sia centrale in queste dinamiche.
Presieduta da Wanda Miletti Ferragamo, la fondazione si prefigge lo scopo di “promuovere e valorizzare l’artigianato e il Made in Italy, rivolgendo la propria attenzione alla moda, al design, ai percorsi e processi creativi e culturali in genere, in linea con i canoni estetici e stilistici concepiti ed espressi nell’opera di Salvatore Ferragamo”. A partire dalla tutela e la valorizzazione dell’archivio storico del celebre couturier, nel quale sono conservati i documenti, i brevetti, i prodotti che testimoniano l’intero arco della sua vita professionale. Il tutto ovviamente in stretta collaborazione con il Museo Salvatore Ferragamo, specie in merito alla realizzazione di mostre, seminari e attività didattiche. Già, perché nella mission del nuovo soggetto ruolo centrale ricoprirà l’offerta ai giovani di opportunità di crescita e di formazione, con premi e borse di studio che permetteranno alle nuove generazioni di “sviluppare progetti creativi, originali e innovativi e intraprendere nuovi campi d’indagine”.
I giovani – sostiene a proposito la presidente Wanda Ferragamo – rappresentano la spinta propulsiva di ogni società, quella in grado di garantire continuità e futuro. Devono però avere la possibilità di dimostrare il loro valore e le loro capacità. Gli adulti, le istituzioni, le aziende hanno il compito di offrire loro queste opportunità e di mettere a disposizione quel know how di artigianalità, creatività e tecnologia e soprattutto voglia di andare avanti, di vincere ogni ostacolo, di cui la vita e il lavoro di mio marito sono testimoni”.

www.museoferragamo.it

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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