Verso il centocinquantenario. Danilo Eccher traccia la road map 2012-2013 della Gam di Torino: con un occhio alle collezioni del museo, e l’altro in direzione Cina

“L’attività di ricerca e approfondimento delle nostre collezioni non basta. Occorre proseguire con attività temporanee, che si indirizzeranno su due filoni: il radicamento sul territorio, come da tradizione della Gam, e lo sguardo internazionale, con scambi e collaborazioni con musei di tutto il mondo”. Con questa parole Danilo Eccher, direttore della Galleria d’Arte Moderna e […]

L’attività di ricerca e approfondimento delle nostre collezioni non basta. Occorre proseguire con attività temporanee, che si indirizzeranno su due filoni: il radicamento sul territorio, come da tradizione della Gam, e lo sguardo internazionale, con scambi e collaborazioni con musei di tutto il mondo”. Con questa parole Danilo Eccher, direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ha presentato alla Commissione Cultura del comune, presieduta da Luca Cassiani, alla presenza dell’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, i programmi per il 2012-2013 del museo da lui diretto. Va bene l’austerity, insomma, ma la Gam non può uscire dal circuito delle grandi mostre, pare di leggere fra le righe: anche se poi Eccher corre a precisare che “anche nel 2013 la spina dorsale della filosofia sarà la tutela, il restauro e la valorizzazione del nostro patrimonio museale”.
Il prossimo 21 giugno, comunque, aprirà – titolo Il precipizio sopra le nuvole – la prima mostra in un museo italiano di Fang Lijun, noto artista cinese, uno dei principali esponenti del Realismo Cinico, organizzata grazie anche al finanziamento del Museo NAMOC (National Art Museum of China) di Pechino e del Museo d’Arte Minsheng di Shangai. A settembre verrà inaugurato un nuovo progetto (che si aggiunge ai due già avviati da Eccher: Wunderkammer e Vitrine) che si chiamerà Surprise: dettagli ancora segreti, ma il direttore spiega che si tratterà di uno spazio dedicato alla ricerca e sperimentazione artistica degli Anni ’60-’70, da riscoprire oggi perché forse troppo frettolosamente dimenticata.
Grande attesa poi per il 2013, anno in cui la Gam, nata come Museo civico d’arte contemporanea per volontà di Casa Savoia, festeggerà i suoi 150 anni, confermandosi come il museo d’arte contemporanea più “antico” d’Italia. Un anniversario celebrato con diversi progetti: innanzitutto, tra febbraio e marzo 2013, verrà completata la riorganizzazione della collezione permanente e nascerà un nuovo spazio dedicato all’enorme patrimonio grafico della Gam (27.000 fogli). Nell’ottica delle celebrazioni, Eccher intende poi consolidare i rapporti con altre istituzioni, come il Politecnico di Torino e il Museo d’Arte Orientale.

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Redazione

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